Tutto pronto, o quasi, per le Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Anche se mancano meno di 500 giorni prima della sua cerimonia inaugurale, l’edizione numero ventiquattro dei giochi olimpici invernali è già entrata nella storia di questa competizione. Dopo aver messo in campo oltre 40 miliardi di dollari per l’organizzazione delle Olimpiadi del 2008, il comitato olimpico cinese ha messo sul piatto altri 4 miliardi di dollari per quella che sarà la terza edizione consecutiva dei giochi olimpici invernale che si terrà in Asia (dopo Giappone e Corea del Sud).
Pechino (ed il cluster di Zhangjiakou, dove si terranno le principali gare di sci) diventerà la capitale mondiale degli sport invernali, per la gioia dei tanti appassionati che attendono con ansia la stagione dell’anno fredda per assistere alle prodezze sulla neve e sul ghiaccio dei propri beniamini. Parlando di record, l’edizione 2022 di Pechino vedrà lo svolgimento di ben 109 tornei (suddivisi in 15 discipline e 7 sport complessivi) che i migliori operatori sportivi come il portale www.888sport.it seguiranno giornata dopo giornata.
Uno sguardo ai campi di gara.
Come noto, Pechino è destinata a diventare la prima città ad ospitare sia i giochi olimpici estivi che quelli invernali. La metropoli cinese sfrutterà la ricca eredità lasciata dalle Olimpiadi del 2008, confermando ben 5 delle 7 innovative strutture presenti nell’area metropolitana che furono erette in tempi record in occasione dei giochi di 12 anni fa.
Ciò nonostante, il comitato organizzatore delle Olimpiadi invernali del 2022 ha predisposto un piano di riammodernamento di tutti gli edifici che ospiteranno le gare e gli eventi dei giochi. Si partirà, ovviamente, dallo Stadio nazionale di Pechino, il famoso “Nido d’uccello”, la struttura (progettata sul modello dell’Allianz Arena di Monaco di Baviera e già sede di tre edizioni della finale della Supercoppa italiana) che ha fatto da scenario alle cerimonie di apertura e chiusura dei giochi estivi.
Si tratta del fabbricato simbolo dei primi Giochi Olimpici del paese. Nel 2008, lo show di luci, costumi, danze e fuochi pirotecnici della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi entusiasmò il mondo intero, ponendo definitivamente la città di Pechino e la Cina sotto i riflettori globali. Con buona probabilità, sarà così anche nel 2022. I lavori di ristrutturazione dello Stadio nazionale di Pechino saranno completati nel 2021.
Passiamo al Centro acquatico nazionale di Pechino, altra avveniristica struttura costruita in occasione dei giochi di 12 anni fa e già oggetto di una profonda ristrutturazione in vista del prossimo appuntamento olimpico. Dall’originario “Cubo d’acqua”, questo palazzetto è stato trasformato in un “Cubo di ghiaccio” che ospiterà tutte le gare di curling. La nuova destinazione d’uso della struttura sportiva ha già avuto il suo battesimo, con la disputa dei campionati nazionali cinesi di curling nel dicembre del 2019.
È stato invece completato in tempi record l’ovale che ospiterà le gare di pattinaggio di velocità nel 2022, nato dalle ceneri dell’Olympic Green Hockey Field (smantellato dopo il 2008) e oggi diventato la pista di pattinaggio su ghiaccio più grande del continente asiatico. I lavori di costruzione dell’ovale di Pechino (che hanno visto la sperimentazione di tecniche innovative ed eco-friendly per la refrigerazione dei ghiacci della struttura) sono stati completati il 31 dicembre dello scorso anno.
Veniamo al “ventaglio”, ovvero allo Stadio coperto nazionale, teatro nel 2008 delle gare di ginnastica, trampolino e pallamano, oggi in fase di ristrutturazione e ampliamento. Ospiterà i tornei di hockey sul ghiaccio nel 2022. Lo scorso 25 agosto è stata completata la facciata principale della nuova struttura annessa alla precedente (composta da 863 lastre di vetro), mentre la costruzione del campo di ghiaccio di gara terminerà entro la fine del 2020.
Anche il Wukesong Indoor Stadium è stato oggetto di profondi lavori di riammodernamento. La struttura, nota come il Madison Square Garden di Pechino, è stata costruita nel 2008 per ospitare le gare del torneo di pallacanestro delle prime Olimpiadi di Pechino; successivamente è diventata la “tana” dei Beijing Ducks, i tre volte campioni della Chinese Basketball, e di alcune gare del campionato nazionale cinese di hockey su ghiaccio, nonché teatro dei più grandi concerti al coperto di Pechino. Il nuovo stadio verrà completato entro la fine di quest’anno ed ospiterà le gare di hockey su ghiaccio delle prossime olimpiadi insieme al Capital Indoor Stadium (sede dei tornei di pallavolo nel 2008), altro palazzetto che è stato trasformato per accogliere anche le gare di pattinaggio su pista corta e pattinaggio artistico durante i giochi invernali.
Tra le nuove strutture che saranno inaugurate in occasione delle Olimpiadi del 2022 segnaliamo l’area Big Air di Shougang, parco urbano un tempo sede delle omonime acciaierie. Questa arena è stata la prima arena di nuova costruzione ad essere stata consegnata in tempi record. Situata nell’area industriale di Pechino, di Shougang sarà l’unica sede cittadina “innevata” che ospiterà le competizioni che vedranno impegnati gli atleti nelle specialità dello snowboard e dello sci acrobatico.
Gli altri campi di gara.
A Yanqing, nella periferia di Pechino, in due impianti di nuova costruzione troveranno spazio le competizioni dello sci alpino, del bob, dello skeleton e dello slittino. Nel particolare, presso il Centro Nazionale di Sci Alpino di Xinhua si terranno le gare di discesa, il Super G, lo slalom gigante e la combinata alpina. Una nuova rete di collegamento su ferro, nove teleferiche e moderni impianti di innevamento completeranno un’opera la cui conclusione è prevista per la fine di quest’anno. Oltre al centro di Xinhua, infine, all’esterno dell’area metropolitana di Pechino i vari atleti provenienti da tutto il mondo gareggeranno anche a
Zhangjiakou, nel distretto di Chongli, che sarà la sede di competizione per altre sei discipline (snowboard, sci freestyle, sci di fondo, salto con gli sci, combinata nordica e biathlon).
Giochi olimpici invernali 2022, Pechino è già entrata nella storia
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