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Salto

Fis Cup – A Szczyrk vincono Tim Fuchs, Claudio Mörth e Spela Rogelj

Dopo l’inizio delle competizioni estive di salto speciale avvenuto venerdì con la Continental Cup a Kranj, un altro circuito minore ha aperto i battenti questo finesettimana. A Szczyrk infatti sono andate in scena due competizioni per genere valevoli per la Fis Cup.
Nella prima gara maschile la vittoria è stata conquistata dal tedesco Tim Fuchs, capace di fare il vuoto nella prima serie, per poi riuscire a difendersi nella seconda nonostante un salto più opaco. Alle sue spalle si è attestato un solido trio austriaco, capitanato da Maximilian Lienher, che si è fermato a 5 decimi dal leader dopo avergli recuperato 11 lunghezze nel momento decisivo. Il tirolese, al contrario del vincitore, è atterrato costantemente in zona HS, aiutato però da vento frontale più sostenuto. Sull’ultimo gradino del podio è salito Maximilian Steiner, precedendo il compagno di squadra Claudio Mörth.
Nella competizione odierna è stato proprio lo stiriano Mörth a dettar legge, andando a vincere nettamente realizzando il miglior punteggio in ambedue i segmenti di gara. È stata così tripletta austriaca, dal momento che il podio è stato completato da Steiner e Lienher. Rispetto a ieri, quest’oggi le condizioni sono state propizie a realizzare misure notevoli, tant’è che sia il vincitore sia il tirolese hanno raggiunto 110.5 m, superando l’HS di ben 6.5 metri.
Ha iniziato la stagione in terra polacca anche lo svizzero Gregor Deschwanden, reduce da una stagione difficile. Il ventottenne elvetico non ha brillato nemmeno in quest’occasione, venendo sempre battuto dalle terze linee rot-weiss-rot e classificandosi 8° e 4°. In gara erano presenti anche quattro azzurri: l’unico ad entrare in zona punti è stato Giovanni Bresadola, giungendo 15° e 22°. Decisamente più attardati invece Francesco Cecon (54° e 67°), Daniel Moroder (56° e 52°) e Mattia Galiani (68° e 60°).
FIS CUP SZCZYRK I – HS 104
1. FUCHS Tim (GER) 242.8
2. LIENHER Maximilian (AUT) 242.3
3. STEINER Maximilian (AUT) 240.0 Clicca qui per i risultati completi.
FIS CUP SZCZYRK II – HS 104
1. MÖRTH Claudio (AUT) 253.5
2. STEINER Maximilian (AUT) 241.3
3. LIENHER Maximilian (AUT) 239.5 Clicca qui per i risultati completi.
In campo femminile erano presenti al via anche una manciata di atlete abituate a frequentare il massimo circuito: proprio queste hanno monopolizzato il podio, che oltretutto è risultato il medesimo in entrambe le gare. La quotata Spela Rogelj ha realizzato una doppietta, vincendo per dispersione sabato, mentre ha dovuto rimontare un paio di posizioni quest’oggi, mentre a sorpresa la ceca Karolina Indrackova è salita per due volte sul secondo gradino del podio.
In  gara uno c’è stata una serie di eventi che ha favorito questo risultato, come la squalifica per tuta irregolare di Daniela Haralambie e di Gyda Westvold Hansen, posizionate ottimamente al termine della prima manche, oltre alla caduta di Yuka Seto. La ventunenne ceca si è però riconfermata nella gara domenicale, impensierendo addirittura Rogelj e chiudendo infine alle sue spalle di appena 1.4 lunghezze. Sono infine arrivati due terzi posti per la nipponica Seto, nonostante la caduta di ieri e un atterraggio molto pasticciato quest’oggi, costatole la vittoria. La norge Westvold Hansen è risultata la combinatista più competitiva tra le presenti concludendo 4^, mentre la rumena Haralambie ha chiuso il weekend con un 6° posto, seppur fosse nel novero delle favorite.
FIS CUP SZCZYRK I – HS 104
1. ROGELJ Spela (SLO) 236.6
2. INDRACKOVA Karolina (CZE) 218.3
3. SETO Yuka (JPN) 202.6 Clicca qui per i risultati completi.
FIS CUP SZCZYRK II – HS 104
1. ROGELJ Spela (SLO) 210.7
2. INDRACKOVA Karolina (CZE) 209.3
3. SETO Yuka (JPN) 197.2 Clicca qui per i risultati completi.
I circuiti cadetti proseguiranno ora con un programma fitto: la località kazaka di Schuchinsk ospiterà infatti un doppio appuntamento. L’11 e 12 luglio si gareggerà per la Fis Cup, mentre il 13 e 14 per la Continental Cup. In entrambi i casi saranno impegnati sia i saltatori che le saltatrici.

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