L’attesa sta per finire. Lunedì 24 giugno il CIO emetterà il suo verdetto circa l’assegnazione dei Giochi Olimpici Invernali 2026 scegliendo tra Italia, con la candidatura Milano Cortina e Svezia, con Stoccolma Are.
Restano poche ore per giocarsi le ultime carte a livello diplomatico, terreno importante tanto quanto quello organizzativo.
L’Italia arriva compatta all’appuntamento, unendo i mondi della politica, dello sport e della cultura.
Più volte è stato posto l’accento sui risvolti turistici, di grande rilievo per il paese. Ed è nella partita del turismo che vuole scendere in campo anche la Regione Piemonte, forte dell’esperienza di Torino 2006.
"Credo di poter far rientrare il Piemonte nei giochi" – ha affermato il neo presidente Alberto Cirio, che si è detto pronto ad attendere il responso di Losanna per poi, in caso di successo italiano, presentare "un minuto dopo il dossier sugli impianti piemontesi, ancora efficienti e all’avanguardia"
Un’ipotesi, quella di un inserimento del Piemonte, che non convince il sindaco di Milano Giuseppe Sala, freddo circa questa opportunità: "Troppo tardi, bisognava pensarci prima. Se dovesse aggiungersi qualche impianto dovrebbe fargli spazio un altro."