Futuro radioso per il Team Futura, reduce da ottimi risultati sia per quanto riguarda i giovani sia per gli atleti più esperti. Alla 49.a prova in tecnica libera dell’austriaca Ganghoferlauf di 42 km al secondo posto si è classificato Julian Brunner, nel pieno di un’ottima stagione, seguito al quarto posto da Patrick Klettenhammer, atleti altoatesini impegnati a portare in alto i colori del team trentino. Dall’Austria ai Mondiali Master di sci di fondo a Beitostoelen, in Norvegia, dove Silvano Berlanda ha stupito ancora tutti (ma non sé stesso) andando a conquistare la medaglia d’oro nella 15 km in classico. Il Team Futura ha tra le proprie file un vero e proprio ironman: “Mi definisco un megalomane dello sport, da sempre mi sono dedicato allo sport come fossi un professionista. A 65 anni sto andando come quando ne avevo 50, ma nessuna sorpresa, allenandosi di più si mantengono alte le prestazioni, ed ora sono in pensione da 4 anni quindi ho più tempo”.
Silvano Berlanda è di Povo come un altro immarcescibile trentino, Silvano Janes, specialista questa volta della bicicletta e detentore di una decina di titoli tra i master. Che la frazione di Trento rappresenti un elisir di lunga vita sportiva? “Parte del merito va allo Sci Club Marzola, da bambini ci avevano ‘reclutato’ per lo sci di fondo, poi Janes è passato alla bicicletta e ci siamo divisi, io in bici nemmeno lo vedo, gli procuro dei buoni sci e lui buone bici”. Berlanda lavorava come responsabile della logistica in un’azienda di trasformatori elettrici, allenandosi sempre nonostante il lavoro, una passione poi ereditata dal figlio Alessio, campione del mondo di skiroll: “Un’eterna lotta in famiglia, nel fondo gli finisco ancora davanti, mentre sugli skiroll non ce n’è, anche se sulle lunghe distanze mi batto bene”. Silvano era invece specializzato nelle ventiquattrore di sci di fondo, contest per veri macinatori di fatica: “Vinsi 9 volte su 11 partecipazioni, le prime si svolsero a Pinzolo, le ultime ad Andalo dove feci il record, si gareggiava in solitaria o in staffetta. Il solitario partiva alle 2 del pomeriggio e tornava alla stessa ora nella giornata successiva. Naturalmente dipendeva da quante soste e quante pause ristoro si facevano, io non mi fermavo mai”.
Protagonista anche delle 12 ore di fondo e 12 ore di skiroll, Silvano Berlanda porta in alto i colori del Team Futura tra i master, ben distinguendosi nel Gran Fondo Master Tour, dedicato a tutti gli italiani che praticano sci di fondo e alle granfondo più prestigiose del belpaese: “è il 37° anno di Team Futura, con momenti esaltanti anche in Visma Ski Classics, ora abbiamo invece un boom di fondisti dell’Alto Adige grazie a Reinhard Kargruber che li ha raggruppati. Portare avanti il movimento non è facile ma ce la mettiamo tutta, nonostante i costi. Il Gran Fondo Master Tour sta andando molto bene, è un’annata positiva nonostante il calo di atleti e le difficoltà con la neve, sono stati rivisti i punteggi rendendoli “da Coppa del Mondo” e questo rende tutto più avvincente. Spiace non si sia fatta la Pustertaler, una delle migliori, mentre la Gran Fondo Val Casies mi è piaciuta molto, è sempre una delle mie preferite e gli organizzatori sono amici e sempre presenti per dare una mano, suggestiva la Moonlight Classic in notturna, mentre nel fine settimana ci sarà il recupero della Base Tuono”.
In bocca al lupo a Silvano Berlanda per il proseguo dei Mondiali Master dunque, pensando già a quelli del prossimo anno quando si disputeranno a Cogne, e un successo in casa coronerebbe una straordinaria carriera. Senza fermarsi però, subito dopo riparte (sempre) una nuova sfida.
Fondo – Team Futura, parla Silvano Berlanda oro ai Mondiali Master: “Sono un megalomane dello sport”
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