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Salto

Raw Air: una strepitosa Maren Lundby è profeta in patria a Lillehammer; 10^ Elena Runggaldier!

Questa sera a Lillehammer è stata completata la seconda tappa valevole per il Raw Air Tournament femminile del salto con gli sci: una competizione dai due volti, una prima serie dalle alte velocità di stacco e forte vento frontale (ad eccezione delle migliori) ed una seconda decisamente più selettiva, il tutto sotto una copiosa nevicata.
Per la prima volta della carriera Maren Lundby è finalmente riuscita ad imporsi sul Large Hill casalingo – di casa in quanto atleta originaria di Gjoevik, cittadina distante nemmeno 50 chilometri dalla località che ospitò i Giochi Olimpici del 1994. Per essere precisi la serata della norvegese non è partita propriamente con il verso giusto, poiché nella prima serie ha trovato una prestazione non al top del potenziale da 125.5 metri, che l’ha collocata al quarto posto momentaneo e distante più di 8 punti dalla leader parziale Katharina Althaus.
Nella manche finale, invece, la scandinava è stata autrice di un salto di rara bellezza: con una minima pressione sotto gli sci Lundby ha eseguito una performance basata sulla velocità a discapito della forza, mantenendo un’elevatissima inerzia sui primi metri del volo ed assicurandosi così una misura da 138 metri, sostenuta di certo da materiali con notevole portanza. Ciò è bastato all’idolo dei pochi tifosi presenti in loco per rimontare tutte le rivali e vincere con merito per la venticinquesima volta della carriera in competizioni di primo livello.
Beffata, infine, per sole 4 lunghezze Althaus: la bavarese, fino a questa sera imbattuta sul Lysgaardsbakken, è stata autrice di due salti fotocopia (131.5 e 132 metri) la cui essenza è stata la solidità tecnica, a cui però è mancato il tocco di classe della scandinava. A tre round dal termine della prima edizione del Raw Air femminile, Lundby vanta poco meno di 30 punti di margine sulla storica contendente di Oberstdorf, un margine che dovrebbe consentirle di gestire al meglio la prossima trasferta di Trondheim.
Molto distante dalle prime due il resto del mondo: dopo una miriade di piazzamenti a ridosso della top-three, ha ottenuto il primo podio stagionale l’austriaca Eva Pinkelnig. La trentenne del Vorarlberg è stata protagonista della prestazione più spettacolare della prima manche, atterrando a 139 metri ma da due stanghe superiori a Lundby ed Althaus e soprattutto con buon sostegno del vento frontale. In ogni caso Pinkelnig nel salto clou ha legittimato il ritorno sul podio dopo oltre tre stagioni dopo la prima volta (Nizhny  Tagil nel dicembre 2015).
Tra ieri ed oggi Daniela Iraschko-Stolz, Juliane Seyfarth e Sara Takanashi hanno abbandonato le speranze di vittoria dell’evento multi-stage norge: le veterane austriaca e teutonica hanno conquistato i piazzamenti  a ridosso del podio odierno, rispettivamente quarta e quinta, tuttavia  il divario con la vincitrice è stato pesantissimo (oltre 20 lunghezze); la nipponica, invece, non è andata oltre la quattordicesima moneta, da un lato per colpe sue – primo salto effettuato decisamente in maniera scomposta – e dall’altro per il mancato sostegno di Eolo – soprattutto nella seconda serie.
La serata positiva della Norvegia è continuata con Silje Opseth – settima , eguagliando il miglior risultato della carriera – e Anna Odine Stroem – nona. La più giovane delle due è stata preceduta anche da Nika Kriznar, mentre Yuki Ito ha tenuto alta la bandiera giapponese facendo breccia tra le due padrone di casa.
Lillehammer continua a regalare soddisfazioni all’Italia: dopo gli ottimi risultati degli scorsi anni, quest’oggi Elena Runggaldier e Lara Malsiner (distanti  tra loro appena due decimi di punto) si sono classificate alla decima ed undicesima posizione: la ventottenne ha sfruttato al meglio ottime condizioni nel primo salto per poi difendersi nel secondo, mentre la diciottenne è stata autrice di una buona rimonta proprio sul più  bello.
La Coppa del Mondo femminile del salto speciale si sposta ora a Trondheim, dove già domani sera alle ore 21.00 è in programma la qualificazione alla gara di giovedì. Verosimilmente Lundby non riuscirà a festeggiare in patria la conquista matematica della sfera di cristallo, poiché dovrebbe vincere ed Althaus non marcare punti. Se le prime due piazze della classifica generale del massimo circuito sono già virtualmente assegnate, altrettanto non si può dire per la terza, contesa da Seyfarth e Takanashi – al momento distanti appena 7 punti a favore della tedesca.
LYSGAARDSBAKKEN – HS 140
1. LUNDBY Maren (NOR) 271.7
2. ALTHAUS Katharina (GER) 267.7
3. PINKELING Eva (AUT) 255.9
4. IRASCHKO-STOLZ Daniela (AUT) 248.7
5. SEYFARTH Juliane (GER) 246.0
6. KRIZNAR Nika (SLO) 236.8
7. OPSETH Silje (NOR) 234.4
8. ITO Yuki (JPN) 225.1
9. STROEM Anna Odine (NOR) 207.2
10. RUNGGALDIER Elena (ITA) 205.9 Clicca qui per i risultati completi.

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