Aveva raggiunto la Norvegia con il desiderio di disputare un’ottima 30km in classico a Holmenkollen, la gara più importante nella Coppa del Mondo di fondo, per riscattare un Mondiale che non l’ha soddisfatta e dimostrare soprattutto a se stessa di aver ritrovato una buona condizione di forma.
Ci stava riuscendo Caterina Ganz, che ha viaggiato per oltre metà gara attorno alla ventesima posizione, prima di cedere diverse posizioni a causa di una caduta e ritrovarsi così a lottare per la zona punti, mancata poi di poco.
La trentina della Val di Fassa era molto arrabbiata al termine della 30km, perché consapevole di avere nelle gambe i mezzi per ottenere di più: «Mi prendo di buono che mi sentivo bene – ha affermato la trentina a Fondoitalia, contattata domenica pomeriggio dalla nostra redazione – stavo facendo una gara molto regolare, poi sono caduta proprio nel punto più sbagliato, sulla lunga discesa che portava alla salita vicino al trampolino corto e successivamente al transito nello stadio nel giro da otto chilometri. Quando sono finita a terra temevo anche di aver rotto qualcosa perché ho fatto un brutto volo e qui se rompi un bastoncino rischi di perdere tantissimo. Mi è dispiaciuto, ancora non ho capito come abbia fatto a cadere perché lì eravamo in rettilineo. Quando mi sono alzata a metà discesa, sono ripartita da ferma e ho perso il gruppetto in cui mi trovavo, che era già in cima alla salita. Mi dispiace perché mi ero ritrovata in un buon gruppo che stavo riuscendo a tenere, insieme per esempio a Johansen e Belger, ero tranquilla e mi sentivo in buone condizioni. A quel punto sono stata ripresa da Zherebyateva e successivamente dal gruppo di Elisa (Brocard, ndr), sul quale avevo 45” prima della caduta. Al transito ho cambiato gli sci, come avevo previsto perché ormai non tenevo più, ma purtroppo la situazione è peggiorata perché quelli nuovo non erano all’altezza dei precedenti, così nell’ultimo giro ho fatto tanta fatica».
Caterina è tanto amareggiata: «Mi dispiace perché mi serviva un risultato positivo per tirarmi su il morale dopo un Mondiale non positivo. Purtroppo vengo da un mese non troppo positivo e se fossi giunta oggi attorno alla ventesima posizione sarei stata soddisfatta, consapevole di aver fatto una buona gara. Invece l’ho buttata con questa caduta. Quando mi sono rialzata ho ricominciato a spingere a tutta, ma era impensabile riprendere il gruppo davanti, quindi sono rimasta sola e mi hanno ripreso le altre. Mi dispiace perché fino al diciassettesimo chilometro ero molto contenta delle mie sensazioni. So di non essere al cento per cento, ma con il passare dei chilometri mi sembrava di stare sempre meglio e avevo anche tanta fiducia in quanto stavo riuscendo a tenere quel gruppo. Quella caduta mi è costata cara».
A 23 anni Caterina Ganz è consapevole di aver vissuto fin qui una stagione importante per la sua crescita sia nelle cose positive sia in quelle negative: «Non butto via nulla della mia stagione – ha affermato l’atleta della Val di Fassa – nemmeno i risultati negativi come quelli di Seefeld, che potranno essere utili in futuro. Mi dispiace solo che un buon risultato a Holmenkollen mi avrebbe aiutato moralmente, ma prendo di buono che fino al momento della caduta stavo facendo una discreta gara e avevo sensazioni migliori rispetto a Seefeld. Ovviamente non mi arrendo, ora torno ad allenarmi a testa bassa per chiudere al meglio questa stagione che mi sta insegnando tanto. Nonostante la caduta di oggi, torno dalla Norvegia con molta più positività rispetto al Mondiale».
Dalla rabbia per la caduta, è passata al sorriso la giovane azzurra quando ha descritto le emozioni vissute nella sua prima 30km di Holmenkollen, una gara a cui ogni fondista sogna di partecipare: «È stata un’esperienza fantastica, l’atmosfera era bellissima, perché erano presenti tanti tifosi, soprattutto nella zona in fondo al giro da otto chilometri. Inoltre era una bella giornata e il tifo caldo, qualcosa di speciale. Qui avevo già gareggiato da Allieva, ma ovviamente non in un clima magico come quello di oggi».
Un pensiero, infine, Caterina l’ha dedicato anche ad Anna Comarella, con la quale è legata da una bella amicizia: «Voglio fare i complimenti ad Anna, la mia compagna di stanza, che è stata davvero brava».
Fondo – Caterina Ganz amareggiata per la caduta che le ha rovinato la 30km di Holmenkollen
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