La prima grande sorpresa dei Mondiali di Östersund porta la firma di Dmytro Pidruchnyi. L’ucraino, mai salito sul podio prima di oggi in Coppa del Mondo, ha conquistato il titolo iridato dell’inseguimento, al termine di una gara che, a quattro quinti del suo svolgimento, sembrava già nelle mani di Johannes Thingnes Bø. Il norvegese, in testa con quasi un minuto di vantaggio all’ingresso del quarto poligono, ha gettato al vento un oro che pareva già in tasca, con tre bersagli mancati.
Pidruchnyi, quarto nella sprint di ieri, è stato il solo tra i componenti del gruppetto inseguitore ad approfittare dell’harakiri di Bø, che vede sfumare anche, almeno per il momento, l’aggancio al record di 14 vittorie in Coppa in una sola stagione, detenuto da Martin Fourcade. Mai, prima dell’inseguimento odierno, l’Ucraina aveva festeggiato un titolo iridato in campo maschile.
Bø si è dovuto accontentare della medaglia d’argento, e non avrà nemmeno la consolazione di essere affiancato sul podio dal fratello, Tarjei, che si è visto soffiare il bronzo allo sprint da Quentin Fillon Maillet.
La pioggia di errori in piedi del dominatore della stagione in corso, del resto, non deve forse sorprendere fino in fondo: sin dalle prime tappe le sessioni in piedi delle gare a inseguimento sono state tra i pochi fattori di difficoltà per il norvegese. A Soldier Hollow, ultimo atto di Coppa prima dei Mondiali, Bø aveva poi tenuto percentuali particolarmente deficitarie. Resta dunque vivo il sogno delle sette medaglie in sette gare, ma cade quello del grande slam di titoli.
Il leader della generale aveva avuto la possibilità di gestire la gara a piacimento, forte del margine accumulato nella sprint su Alexander Loginov, il più immediato inseguitore. Al momento dell’ingresso al poligono per la prima serie il gap era di oltre 20’’; all’uscita, dopo lo zero del leader, Loginov era a 46’’, rallentato da un giro di penalità. In seconda piazza si è inserito così Fourcade, mentre, alle spalle del russo, rinvenivano Erik Lesser (pettorale 8), Benjamin Weger (10) e Tarjei Bø (13), tutti forti del 100 per cento al tiro, poco sotto o poco sopra il minuto di ritardo. Pidruchnyi, partito quarto, era settimo a 1’14’’, con due bersagli mancati che sarebbero rimasti gli unici della giornata. Stesso bilancio di Fillon Maillet, decimo a 1’22’’, che avrebbe invece commesso un errore decisivo nell’ultima sessione.
Bø ha sporcato le sue percentuali con due errori distribuiti fra seconda e terza serie, che non sembravano comunque poter compromettere l’oro. Dopo il terzo poligono, infatti, Pidruchnyi, risalito al secondo posto, pagava 48 secondi, saliti a quasi un minuto prima dell’ultima serie. In compagnia dell’ucraino viaggiavano Fillon Maillet, Tarjei Bø e due atleti in grade rimonta: Evgenyi Garanichev e Antonin Guigonnat, rispettivamente 19esimo e 20esimo alla partenza.
La tripla penalità incassata dal favorito ha aperto uno spiraglio agli inseguitori. Il fatto più sorprendente è forse che ad approfittarne, fra tutti, sia stato l’atleta con il palmares più scarno, il meno abituato a sparare con una posta tanto elevata in palio. Pidruchnyi è stato il solo a ripartire senza dover girare, e si è trovato a dover difendere 15’’ su Bø. Come già nella sprint, l’ucraino ha liberato i cavalli nella tornata conclusiva e ha respinto il tentativo di rimonta del norvegese, provato del resto anche dai 450 metri extra appena percorsi. Il divario tra i due è stato, sul traguardo, di 8 secondi.
La lotta per il bronzo si è risolta in una volata che ha ricordato, per intensità, quella vista poche ore prima nella prova femminile, tra Tiril Eckhoff e Laura Dahlmeier, sempre con la medaglia meno pregiata in palio. In campo maschile, la Norvegia è uscita però sconfitta, con Fillon Maillet che, per il secondo giorno consecutivo, ha tenuto la Francia sul podio.
La top five è stata completata da Martin Fourcade. Il catalano ha commesso due errori fatali nella terza serie, che gli hanno impedito di approfittare della sciagurata ultima sessione del rivale numero uno. Alle sue spalle si è piazzato un Andrejs Rastorgujevs capace di un 19/20 al tiro, ma meno brillante di altre volte sugli sci (16esimo tempo). Gli altri due componenti del quintetto che ha sparato per le medaglie, Guigonnat e Garanichev, hanno concluso al settimo e al nono posto. Nel mezzo Weger, rimasto in corsa per il podio per metà gara, prima dei tre errori nelle sessioni in piedi. Decimo Simon Eder, al quale il 20/20, a causa di un modesto 35esimo parziale nel fondo, ha consentito di risalire solo cinque posizioni.
Il migliore degli italiani in gara è stato Dominik Windisch, 17esimo, in grado di recuperare dieci posizioni. A punti anche un Thomas Bormolini puntuale al tiro (90 per cento), 27esimo con il pettorale numero 43. Non è andato invece al di là di un 42esimo posto Lukas Hofer, con 6 bersagli mancati.
La classifica generale di Coppa del Mondo, che riportiamo ormai soltanto per dovere di cronaca, vede naturalmente Bø al comando con 1050 punti. Seguono Loginov (726), Fillon Maillet (692) e un Simon Desthieux (685) crollato oggi dal quinto al 32esimo posto a causa dei 9 errori al tiro.
INSEGUIMENTO MASCHILE ÖSTERSUND – CLASSIFICA FINALE
1. Dmytro PIDRUCHNYI (UKR) [2+0+0+0] 31:54.1
2. Johannes Thingnes BØ (NOR) [0+1+1+3] +8.3
3. Quentin FILLON MAILLET (FRA) [2+0+0+1] +17.7
4. Tarjei BØ (NOR) [0+0+0+1] +18.1
5. Martin FOURCADE (FRA) [0+0+2+0] +27.8
6. Andrejs RASTORGUJEVS (LAT) [0+0+1+0] +40.8
7. Antonin GUIGONNAT (FRA) [0+0+0+2] +47.3
8. Benjamin WEGER (SUI) [0+0+2+1] +47.8
9. Evgenyi GARANICHEV (RUS) [0+0+0+1] +48.3
10. Simon EDER (AUT) [0+0+0+0] +49.3