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Biathlon , Coppa del Mondo

MONDIALI ÖSTERSUND – Start List e presentazione Sprint Maschile

ATTUALITA’
Gli atleti iscritti sono 104, appartententi a 33 nazioni differenti.
Diversi favoriti partiranno molto vicini tra loro. Johannes Bø avrà il pettorale numero 28, Alexander Loginov il 36, Simon Desthieux il 32, Antonin Guigonnat con il 37 e Arnd Peiffer con il 39.
Pettorali più bassi invece per Tarjei Bø (9) e Quentin Fillon Maillet (17). Al contrario numeri più alti per Martin Fourcade (57) e Benedikt Doll (65).
Tra gli italiani Dominik Windisch partirà con il 18, Lukas Hofer con il 23, Thomas Bormolini con il 35 e Giuseppe Montello con l’89.

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STORIA
La gara, ideata negli anni ’70, rappresenta il primo format individuale alternativo rispetto all’originale venti chilometri, cui si è affiancata nel programma iridato a partire dal 1974.
Dal allora si contano ventidue diversi campioni del mondo, appartenenti a sette differenti Paesi.
Fra di essi spicca il nome di Ole Einar Bjørndalen, a oggi l’unico uomo in grado di conquistare l’oro iridato per 4 volte (2001, 2005, 2007, 2009).
Il norvegese però non ha stabilito il primato di successi consecutivi, detenuto dai tedeschi Frank Ullrich (1979, 1981, 1982) e Mark Kirchner (1990, 1991, 1993), ambedue capaci di realizzare una serie di 3 vittorie di fila.
Sono nove gli uomini in attività ad aver già conquistato una medaglia iridata nella sprint. Quattro di essi hanno già raccolto anche quella del metallo più pregiato. Si tratta di Martin Fourcade (2012, 2016), Arnd Peiffer (2011), Johannes (2015) e Benedikt Doll (2017). A seguire la lista completa degli atleti già saliti sul podio dei Mondiali in questo format.
5 – FOURCADE Martin [FRA] (Oro 2012, 2016; Argento 2011, 2013; Bronzo 2017)
2 – BØ Johannes [NOR] (Oro 2015, Argento 2017)
2 – BØ Tarjei [NOR] (Bronzo 2011, 2015)
1 – PEIFFER Arnd [GER] (Oro 2011)
1 – DOLL Benedikt [GER] (Oro 2017)
1 – SLESINGR Michal [CZE] (Argento 2007)
1 – SMITH Nathan [CAN] (Argento 2015)
1 – FAK Jakov [SLO] (Bronzo 2013)
1 – SEMENOV Sergey [UKR] (Bronzo 2016)
In tema di nazioni, la graduatoria dei successi è guidata dal movimento tedesco, con 12 affermazioni (7 marchiate DDR + 5 post-riunificazione). Segue la Norvegia a quota 9. Hanno vinto 4 volte la defunta Unione Sovietica e la Francia, mentre la Russia si è imposta in 3 occasioni. Abbiamo infine 1 successo per Finlandia e Italia.
Sotto quindici i Paesi ad aver raccolto almeno una medaglia iridata nella sprint. Guardando alle medaglie tout-court è invece la Norvegia a menare le danze, precedendo il movimento tedesco.
27 (09-10-08) – NORVEGIA
26 (12-09-05) – GERMANIA (All-inclusive)
12 (04-03-05) – URSS
08 (04-02-02) – FRANCIA
08 (01-03-04) – ITALIA 
07 (03-03-01) – RUSSIA
02 (01-01-00) – FINLANDIA
02 (00-01-01) – AUSTRIA
02 (00-01-01) – REP.CECA
02 (00-00-02) – SVEZIA
02 (00-00-02) – UCRAINA
01 (00-01-00) – CANADA
01 (00-00-01) – BIELORUSSIA
01 (00-00-01) – LETTONIA
01 (00-00-01) – SLOVENIA
Come si può notare l’Italia si è tolta parecchie soddisfazioni in questo format. A conti fatti solo le quattro storiche superpotenze della disciplina vantano un palmares più ricco di quello azzurro, che nel corso degli anni è stato costruito in questo modo:
Il 31 gennaio 1979 a Ruhpolding Luigi Weiss fu bronzo alle spalle del tedesco dell’Est Frank Ullrich e del norvegese Odd Lirhus.
Il 16 febbraio 1985, sempre a Ruhpolding, Johann Passler fu a sua volta bronzo dietro al tedesco dell’Est Frank-Peter Roetsch e al norvegese Eirik Kvalfoss.
Il 9 febbraio 1996, ancora una volta a Ruhpolding, René Cattarinussi ottenne il bronzo, venendo preceduto dai russi Vladimir Dratchev (oro) e Viktor Maigourov (argento).
Il 1 febbraio 1997 a Brezno Osrblie il biathlon italiano toccò una delle sue vette storiche. Wilfried Pallhuber vinse la medaglia d’oro, precedendo Cattarinussi, argento. Inoltre il bielorusso Oleg Ryzhenkov impedì una clamorosa tripletta, poiché nella stessa gara Patrick Favre chiuse quarto.
Il valdostano si rifece un paio di anni dopo. Infatti il 12 febbraio 1999 a Kontiolahti Favre fu d’argento inserendosi fra il tedesco Frank Luck e il norvegese Frode Andresen.
Il 19 febbraio 2000 a Oslo Cattarinussi tornò sul podio, arpionando il bronzo alle spalle di Frode Andresen e del russo Pavel Rostovtsev.
Infine lo stesso Cattarinussi ottenne la sua quarta medaglia iridata nella sprint il 3 febbraio 2001 a Pokljuka, quando si fregiò dell’argento, superato da Rostovtsev e precedendo il norvegese Halvard Hanevold.
Per quanto riguarda gli azzurri in attività, l’unico a essere andato vicino al podio iridato in questo format è stato Dominik Windisch, classificatosi al posto a Oslo 2016.

STAGIONE 2018-2019
Nella stagione in corso si sono disputate 7 sprint in cui si sono imposti 3 atleti diversi e sono complessivamente saliti sul podio 12 differenti uomini.
Il protagonista assoluto del corrente inverno è Johannes Bø, capace di raccogliere ben 5 successi (Pokljuka, Hochfilzen, Nove Mesto, Ruhpolding, Anterselva). Nelle rare occasioni in cui il norvegese ha concesso spazio agli altri, le affermazioni sono andate ad Alexander Loginov (Oberhof) e Vetle Sjåtad Christiansen (Soldier Hollow).
Ovviamente Johannes Bø è anche l’atleta con più podi. Sinora ne ha raccolti ben 6 (5-1-0) e nell’unica occasione in cui ha mancato il gotha della classifica, si è comunque attestato al quinto posto! Alla luce di questo rendimento non sorprende che abbia già vinto matematicamente la Coppa di specialità con due prove d’anticipo.
Altri tre atleti possono vantare più di un piazzamento nella top-three. A quota 3 troviamo Alexander Loginov (1-1-1), mentre sono 2 gli ingressi nelle primissime posizioni di Antonin Guigonnat (0-1-1) e Benedikt Doll (0-0-2).
Oltre al successo, Vetle Sjåstad Christiansen non si è mai ripresentato sul podio. Martin Fourcade, Tarjei Bø, Erlend Bjøntegaard e Simon Desthieux hanno ottenuto un secondo posto; mentre Martin Ponsiluoma, Sebastian Samuelsson e Roman Rees si sono attestati una volta in terza piazza.
Dunque sinora sul podio delle sprint hanno sventolato le bandiere di sole cinque diverse nazioni. In base a quanto esposto non stupisce il dominio della scena da parte della Norvegia con 9 (6-3-0). Più del doppio rispetto alla Francia, che ne ha raccolti 4 (0-3-1). Seguono  quota 3 la Russia (1-1-1) e la Germania (0-0-3). Chiude la Svezia a 2 (0-0-2).  
Per quanto riguarda l’Italia, Lukas Hofer si è proposto ben quattro volte nella top-ten, raccogliendo un posto come miglior risultato. Il picco di Dominik Windisch è invece una 10^ piazza. Guardando agli altri azzurri, Thomas Bormolini è stato al massimo 23°, Giuseppe Montello si è issato fino al 27° posto, mentre Thierry Chenal vanta una 31^ posizione come season best.

PALINSESTO TELEVISIVO
La gara sarà trasmessa in diretta da Eurosport a partire dalle ore 16.30.

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