La competizione odierna, disputata in quel di Rena e valevole per la Continental Cup di salto speciale, ha ricordato per molti aspetti la scandalosa gara iridata sul Normal Hill tenutasi pochi giorni fa: quest’oggi una copiosa nevicata ha tenuto banco nella località norvegese, rendendo la vita non semplice alla direzione gara, quantomeno il vento non è stato un fattore. Rispetto alla gestione dei Mondiali di Seefeld, i norvegesi sono riusciti a sfangarla con maggiore onore, anche se le velocità di stacco di alcuni atleti sono state più che dubbie.
Nella prima serie Fredrik Villumstad ha sfruttato al meglio il numero di pettorale basso, quando chiaramente l’in-run era più scorrevole, per realizzare una prestazione di elevata fattura da 129.5 metri che gli ha concesso la leadership a metà prova. Con le canaline meno performanti sono comunque riusciti a difendersi Martin Hamann (2°), Thomas Hofer (4°) e Marius Lindvik (6°), tutti racchiusi in meno di 12 lunghezze dal norvegese all’ultimo anno in categoria Juniores.
Nel round conclusivo chiaramente gli atleti citati hanno trovato condizioni comparabili e tutti coloro che sono risultati attardati dopo il primo salto non sono riusciti ad entrare nella lotta per il podio. Senza fattori relativamente penalizzanti Lindvik si è dimostrato saltatore più in palla del resto della concorrenza, essendosi spinto a 128.5 metri, facendo il vuoto in termini di punteggio nel momento decisivo. Il ventenne di Rælingen è riuscito così a coronare la rimonta dalla sesta piazza fino alla vittoria di giornata, la terza consecutiva nel giro di un paio di week-end che gli permetterà verosimilmente di avere un posto fisso in Coppa del Mondo dal Raw Air fino alle finali di Planica.
Nel salto clou Villumstad è riuscito a difendere egregiamente la piazza d’onore, attestandosi a 2.1 punti dal compagno di squadra e cogliendo il primo podio a livello cadetto della carriera. La terza piazza è stata infine appannaggio del tedesco Hamann, bravo a resistere al ritorno dell’arrembante Robin Pedersen – passato dalla 19^ posizione parziale alla 4^ finale, il cui segreto della rimonta è la velocità di stacco.
Non solo Pedersen è stato autore di una prova altalenante: i generale gli atleti che hanno passato l’intera annata nel massimo circuito, salvo essere “tagliati” nei Mondiali, hanno saltato molto presto nella prima serie, dunque grazie alle migliori condizioni metereologiche si sono trovati in alta classifica al termine della manche iniziale, salvo perdere diverse posizioni nel momento decisivo. Tra questi il migliore è stato Mikhail Nazarov (8°) che ha preceduto il duo a pari merito formato da Maciej Kot ed Anders Fannemel (9i). Nel finale Hofer è anche sprofondato in graduatoria fino alla 21^ moneta.
Il vero motivo di interesse di questa competizione risiedeva nella corsa al terzo pettorale supplementare per la Coppa del Mondo tra Pius Paschke (35°) e Zak Mogel (6°). Lo sloveno aveva bisogno di vincere questa gara, venuto meno questo vincolo la Germania ha potuto festeggiare la quota extra per le prove di marzo. Ricordiamo che già ieri l’Austria e la Norvegia si erano accaparrate i primi due pettorali supplementari.
COC RENA II – HS 139
1. LINDVIK Marius (NOR) 222.8
2. VILLUMSTAD Fredrik (NOR) 220.7
3. HAMANN Martin (GER) 214.8
4. PEDERSEN Robin (NOR) 209.3
5. HOFFMANN Felix (GER) 207.8
6. MOGEL Zak (SLO) 206.9
Clicca qui per i risultati completi.
Continental Cup: Marius Lindvik si scopre dominatore, sua anche la seconda gara di Rena
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