STORIA STAFFETTA AI MONDIALI
La Staffetta Maschile è inserita nel programma dei mondiali a partire dal 1933. Da quell’edizione si è sempre disputata, sempre con l’attuale formula dei 4 atleti per nazione con chilometraggio fissato a 10 Km. Quella di Seefeld sarà la 44esima medaglia d’oro nella storia di questo format nonostante le gare siano solo 43: ad Oslo 1982 infatti nemmeno il fotofinish fu in grado di stabilire che avesse vinto fra Norvegia e Unione Sovietica, l’oro fu così assegnato ex-aequo ad entrambe le nazioni così come il bronzo, attribuito a Finlandia e Germania Est per quella che è passata alla storia come una delle gare più belle ed incredibili di sempre.
Sono 6 le squadre capaci di vincere almeno una volta la medaglia d’oro in staffetta: in testa al medagliere troviamo la Norvegia, accreditata di 18 Ori, 9 Argenti e 5 Bronzi, seguita dalla Finlandia (9 Ori, 11 Argenti e 6 Bronzi) e dalla Svezia (9 Ori, 7 Argenti e 12 Bronzi). Ha vinto 5 volte anche l’Unione Sovietica, mentre 1 medaglia d’oro è nel medagliere di Germania Est e Austria. Vantano medaglie di metalli meno pregiati anche Germania Unita, Russia, Svizzera, Italia, Cecoslovacchia e Francia.
L’Italia ha conquistato 8 medaglie mondiali nella Staffetta Maschile, 2 Argenti e 6 Bronzi. I due secondi posti risalgono a Seefeld 1985 (Albarello, Vanzetta, De Zolt, Ploner) e a Falun 1993 (De Zolt, Albarello, Vanzetta, Fauner), i bronzi sono stati vinti invece a Chamonix 1937, Zakopane 1939, Oslo 1966, Thunder Bay 1995, Trondheim 1997 e Ramsau 1999.
LE STAFFETTE DI PRIMO LIVELLO DELLA STAGIONE IN CORSO
Nel corso di questa stagione si sono disputate due Staffette in gare di primo livello: a Beitostølen successo della Norvegia (Emil Iversen, Martin Johnsrud Sundby, Sjur Røthe e Finn Hågen Krogh) davanti a Russia e Norvegia II. A Ulricehamn invece storica doppietta della Russia, con la seconda squadra (Evgeniy Belov, Alexander Bessmertnykh, Denis Spitsov e Artem Maltsev) capace di battere la prima, terza la solita Norvegia.
L’Italia ha ottenuto un ottavo ed un dodicesimo posto nelle due staffette stagionali. A Beitostølen la squadra era composta da Maicol Rastelli, Dietmar Nöckler, Mirco Bertolina e Francesco De Fabiani, a Ulricehamn invece da Salvadori, Stefano Gardener, Mirco Bertolina e Claudio Muller.
LE STAFFETTE DI PRIMO LIVELLO A SEEFELD
Una sola, ad oggi, la staffetta di primo livello disputatasi a Seefeld, quella che il 24 gennaio 1985 assegnò il titolo iridato: l’oro andò alla Norvegia (Arild Monsen, Pål Gunnar Mikkelsplass, Tar Hakon Holte e Ove Aunli), l’argento all’Italia (Marco Albarello, Giorgio Vanzetta, Maurilio De Zolt e Giuseppe Ploner) ed il bronzo alla Svezia (Erik Ostlund, Thomas Wassberg, Thomas Eriksson e Gunde Svan).
SEEFELD 2019 – PROGRAMMA E ANALISI QUARTETTI
Sono state da poco rese note le formazioni delle squadre che si contenderanno le medaglie.
Il duello per la medaglia d’oro sembra riservato a due sole squadre, Norvegia e Russia. Gli scandinavi si presentano con Emil Iversen, Martin Johnsrud Sundby, Sjur Røthe e Johannes Høsflot Klæbo; gli ex sovietici rispondono con Andrey Larkov, Alexander Bessmertnykh, Alexander Bolshunov e Sergey Ustiugov. Lo schema di gara dovrebbe prevedere una Russia molto aggressiva nelle frazioni in classico, nella speranza di staccare la Norvegia – soprattutto con un Iversen sicuramente provato dall’aver partecipato a tutte le gare – e di resistere con Bolshunov al ritorno di Røthe. Se Ustiugov dovesse partire con una ventina di secondi di vantaggio su Klæbo, difficilmente il duello si risolverà in volata. È probabilmente questa l’unica chances per i russi, peraltro remota in quanto se anche Iversen dovesse faticare, Sundby ha dimostrato nella 15 Km di ieri di essere il più forte alternista del momento.
Più aperta la lotta per il bronzo, che verrà conteso da diverse formazioni: la Francia, priva di Jean Marc Gaillard ammalato, schiera Adrien Backscheider, Maurice Manificat, Clement Parisse e Richard Jouve; lo sprinter a chiudere a Ulricehamn non aveva dato garanzie, curioso che dunque venga riproposto nell’occasione più importante. La Svezia avrà invece Oskar Svensson, Calle Halfvarsson, Jens Burman e Viktor Thorn, quartetto abbastanza scontato per quanto visto in questi mondiali. Stesso discorso vale per la Finlandia, che si presenta con Ristomatti Hakola, Iivo Niskanen, Matti Heikkinen e Perttu Hyvärinen: il campione olimpico della 50 Km potrebbe spostare gli equilibri della seconda frazione ed eliminare nazioni meno attrezzate nella tecnica classica. Può infine dire la sua la Svizzera, che avrà il quartetto composto da Üli Schnider, Jonas Baumann, Dario Cologna e Toni Livers.
Potrà tentare di dare l’assalto al podio anche l’Italia, che si presenta con il quartetto annunciato (Maicol Rastelli, Federico Pellegrino, Giandomenico Salvadori e Francesco De Fabiani), ma con una distribuzione inedita, con Pellegrino schierato a tecnica classica e De Fabiani a chiudere. Scelta condivisibile alla luce dei valori mostrati dai quattro nel corso di questa stagione, vedremo se pagherà.
La Staffetta 4×10 Km maschile che assegnerà il titolo mondiale 2019 si disputerà venerdì 1 marzo con partenza alle ore 13:00.
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COSÌ A LAHTI 2017
1. NORVEGIA (Tønseth, Dyrhaug, Sundby, Krogh) 1:37:20.1
2. RUSSIA (Larkov, Bessmertnykh, Chervotkin, Ustiugov) +4.6
3. SVEZIA (Rickardsson, Olsson, Hellner, Halfvarsson) +2:31.8
4. SVIZZERA (Rüesch, Baumann, Cologna, Perl) +2:32.0
5. FINLANDIA (Jauhojärvi, Niskanen, Lehtonen, Heikkinen) +2:42.4