SEEFELD – Ha sognato il podio per alcune ore, dopo aver chiuso con un ottimo quinto posto il segmento di salto. Anche nella prima parte della 10km di fondo Samuel Costa ha provato ad alimentare il suo sogno restando insieme ai primi, ha dato tutto, prima di cedere nel secondo giro fino a chiudere al dodicesimo posto.
L’azzurro era consapevole di doversela vedere con avversari molto forti sugli sci, ma ci ha provato: «Sapevo di vedermela con atleti forti – ha affermato Costa al termine della gara – ma la speranza è sempre l’ultima a morire e io ci credo sempre fino a quando non passo il traguardo. Sono partito con i primi, quindi mi sono detto di provare a restare con loro fino a quando le forze non mi avrebbero abbandonato. Purtroppo questo è accaduto nel secondo giro e a quel punto ho cercato di salvarmi fino al traguardo».
Nel segmento mattutino di salto Costa è finito faccia a terra nel momento in cui si stava fermando. Un errore da “principiante” l’ha definito il gardenese: «Ho fatto un buon salto, nonostante sia stato quello che ha trovato le peggiori condizioni. Avevo tanto vento sfavorevole, al punto che Akito (Watabe, ndr) saltando dieci metri più di me è partito dopo. Quando sono atterrato mi stavo chiedendo perché il salto fosse stato così corto, mi sono distratto, non mi aspettavo una neve tanto molle e ho fatto un errore da principiante, mettendo il peso sullo sci interno anziché l’esterno, come mi hanno insegnato per anni nello sci club. Dopo mezzo secondo mi sono ritrovato faccia a terra e pieno di sangue avendo sbattuto anche il naso».
Un dodicesimo posto mondiale nella stagione del rientro dopo un lungo infortunio è certamente un risultato molto positivo per Costa: «Questo significa che con l’allenamento giusto potrò puntare molto più in alto, bisognerà soltanto continuare a lavorare con pazienza, costanza e fiducia. Mi auguro che il prossimo anno si possa proseguire il lavoro iniziato con Kimmo Savolaien, che ritengo la persona giusta per il nostro team, così come tutti i nostri skiman. Possiamo proseguire il lavoro iniziato quest’anno e vedere dove si arriva».
La testa è adesso rivolta alla staffetta: «Ora recuperiamo le energie il più possibile per la staffetta, nella quale non ci arrenderemo fino all’ultimo metro».
Combinata Nordica – Samuel Costa: “Ci ho provato fino a quando le forze non mi hanno abbandonato”

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