SEEFELD – È stato un altro pomeriggio da sogno per lo sci di fondo italiano – e in questa occasione soprattutto valdostano – che con Francesco De Fabiani e Federico Pellegrino ha vinto la medaglia di bronzo nella team sprint, confermando così la squadra azzurra sul podio per il terzo mondiale consecutivo.
Tanta la soddisfazione dei due azzurri al termine della gara, a cominciare da Federico Pellegrino, che con quella di oggi ha conquistato la sua quinta medaglia mondiale. Il valdostano delle Fiamme Oro ha parlato della gara ai microfono della RAI, partendo dal penultimo scollinamento quando ancora una volta gli atleti si sono tutti fermati: «Ho capito nei giri precedenti che prendere la discesa davanti non portava di certo a un buon risultato, così ho aspettato e mi sono buttato giù appena ho potuto. In discesa le gambe hanno retto un po’, magari avrei potuto dare qualche spinta in più ma la team sprint è una gara lunga e arrivando noi dalla seconda semifinale ho dovuto centellinare le energie per poter arrivare al meglio allo sprint finale e giocarmi la medaglia. È una grandissima soddisfazione».
Federico Pellegrino ha voluto sottolineare quanto questo risultato sia di tutta la squadra azzurra: «Anche oggi gli sci andavano forte grazie all’ottimo lavoro di questi tecnici. È bello perché abbiamo pensato a questa gara per tanto tempo. Per esempio in estate abbiamo lavorato tanto in questo format anche con Diddi (Nöckler, ndr), il mio compagno degli ultimi quattro anni, che non è al Mondiale, e Maicol Rastelli oggi riserva. Sapevamo che in questa gara potevamo conquistare una medaglia, anche se non eravamo i favoriti. Ci siamo riusciti per noi e per tutta la squadra». L’azzurro ha infine descritto la volata: «Quei metri non finiscono più, soprattutto al termine di una team sprint dove accumuli acido turno dopo turno. Ho tenuto la testa bassa per spingere fino alla fine, ho dato tutto, perché fino all’ultimo temevo sbucasse fuori qualcuno. Per fortuna il mio compagno mi aveva dato il cambio in un’ottima posizione».
Prima di andare alla premiazione floreale, ha parlato anche De Fabiani, alla sua prima medaglia: «Quando c’è stato il contatto prima dell’ultima salita, ho temuto per un attimo che Chicco cadesse. È stato bravissimo, si è messo dietro perché sapeva che la gara era ancora lunga e c’era tutto il tempo per passare. È stato formidabile, è uscito all’ultimo momento, ne ha avuto di più e non c’è stata storia».
Fondo – La gioia di Pellegrino e De Fabiani: “Un bronzo per noi e per tutta la squadra”

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