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Sci di fondo

Fondo – Verso la sprint mondiale: le emozioni delle quattro azzurre alla vigilia

"Nel corso del Mondiale mi aspetto delle top quindici e spero anche in una top dieci". Marco Selle ha responsabilizzato la squadra femminile, che ha dato ottimi segnali di crescita nel corso della stagione, chiedendo alle ragazze piazzamenti importanti nel corso del Mondiale. Le azzurre sperano di dargli subito una soddisfazione a partire dalla sprint di domani.
Ecco quanto hanno affermato le quattro azzurre all’ufficio stampa FISI.
Lucia Scardoni: «Rispetto alla bella prestazione di Cogne sarà molto più difficile, la pista è più corta e adatta alle sprinter pure, ma farò di tutto per confermarmi. In un Mondiale l’atmosfera è sempre particolare, sarà durissima sin dalle qualificazioni ma faremo di tutto per andare il più avanti possibile».

Ilaria Debertolis: «E’ stato un inverno abbastanza difficile perchè mi sono ammalata proprio nel momento più importante, durante le feste natalizie. Tra OPA Cup e la tappa di Coppa del mondo a Cogne ho avuto delle risposte incoraggianti. In manifestazioni come queste bisogna avere motivazioni superiori perchè il livello cresce ulteriormente. Forma e fiducia devono viaggiare sugli stessi binari. Occorrerà avere convizione verso l’obiettivo da raggiungere».

Elisa Brocard: «Il tracciato mi piace, non ci sono grandi salite ma diventerà dura perchè bisognerà spingere tanto con le gambe e non ci sono punti dove potere recuperare. Avrò tante gare da disputare, cerco di pensare gara per gara. Il mio obiettivo sarà la 30 km che è l’ultima gara del programma. La condizione non è ancora al top, cercherò di sfruttare le gare precedenti per affinare la forma, concentrandomi su ogni singola prova per dare il mio meglio. In queste settimane sto vivendo emozioni particolari, si prospetta un bellissimo Mondiale, con tanti tifosi e la mia famiglia che verrà a vedermi».

Greta Laurent: «La sprint è naturalmente la gara su cui punto, la mia stagione è nata bene sin dalle prime gare al Nord. Ho avuto continuità nel corso della stagione. A parte il Tour de ski dove ero influenzata, sono sempre arrivata nelle prime venti. Per fare il salto definitivo verso l’alto mi manca forse la scaltrezza in certe occasioni. Spero di continuare a lavorare con il gruppo per migliorare questo aspetto. Non ho particolari riti propiziatori prima di ogni gara, però amo abbastanza ripetere gli stessi gesti per arrivare in partenza con la giusta tranquillità»

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