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Sci di fondo

Fondo – De Fabiani spiega: “Ho pagato la stanchezza di ieri ma va bene così”

Sognava forse un risultato diverso nella 15km in classico Francesco De Fabiani, soprattutto dopo l’emozionante secondo posto ottenuto ieri nella sprint. Il valdostano, invece, non è riuscito ad andare oltre il 23° posto a 2’14" da Bolshunov pagando la stanchezza della gara di sabato. «Inizialmente puntavo più sulla 15 km in tecnica classica che sulla sprint – ha ammesso De Fabiani al termine della gara – certo che arrivare in finale nella sprint è stato molto bello, ma l’ho pagato: oggi ero un po’ stanco. Ci ho provato, sono partito come avevo fatto ai Campionati Italiani, ma ho capito abbastanza presto che non riuscivo a tenere il ritmo alto e mi addormentavo un po’, avevo le braccia stanche, sicuramente gli sforzi di ieri hanno influito tanto».
Insomma, è valsa comunque la pena sacrificare la gara di oggi per realizzare la fantastica impresa di ieri: «In ogni caso non farei cambio. Il risultato di sabato vale ancora di più di una bella gara oggi – ha spiegato De Fabianiperché era inaspettato, perché abbiamo fatto doppietta, perché siamo a Cogne, perché è appena prima dei Mondiali e quindi vale tantissimo. Quanto accaduto oggi non è proccupante, è solo che sabato è stata dura, infatti tanti di quelli che sono andati bene nella sprint oggi non c’erano».
Insomma nessuna paura in vista del Mondiale, dove De Fabiani a questo punto sarà protagonista già nella sprint: «Ai Mondiali partiamo con la sprint di giovedì; non era la mia gara ma qui a Cogne è andata bene e a questo punto mi tocca farla. Se poi farò la team sprint dovrò saltare lo skiathlon. Considerando che la maggior parte di quelli che fanno la team sprint gareggeranno anche nello skiathlon, potrebbe rivelarsi un vantaggio per noi, perché quando si è in quota tornare in pista il giorno dopo aver già gareggiato è dura. Non è bello saltare una gara, ma potrebbe essere un vantaggio, visto che Klaebo, Iversen, Bolshunov, forse Niskanen, faranno lo skiathlon e un po’ lo pagheranno».

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