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Salto

Werner Schuster passa la mano. Dopo 11 anni lascia la guida della Germania

A fine stagione Werner Schuster abbandonerà il ruolo di capo allenatore della squadra maschile di salto. Lo ha annunciato il diretto interessato durante una conferenza stampa tenuta quest’oggi a Oberstdorf, dove da domani si disputeranno le prime gare di volo della stagione.
Il quarantanovenne austriaco aveva assunto la sua attuale posizione addirittura nel lontano 2008. “Gli ultimi undici anni sono stati incredibilmente intensi e pieni di soddisfazioni. Ora però è il momento giusto di passare la mano, perché la squadra è forte e solida. Da parte mia, invece, non credo di avere l’energia per proseguire fino ai Giochi olimpici del 2022”.
La notizia non è certo una sorpresa. La possibilità di un suo addio al termine della stagione in corso era stata ventilata già lo scorso anno, subito dopo i Giochi olimpici di PyeongChang 2018. Il tecnico aveva poi alimentato la voce un mese orsono, poco prima della Tournèe, dichiarando che “ho due figli, uno di quindici e uno di dodici anni. Quest’ultimo durante l’inverno non mi ha mai visto a casa, ma sempre e solo in televisione. Il fatto mi fa riflettere”.
Schuster arrivò alla guida della squadra tedesca in un periodo di profonda crisi dell’intero movimento. Impostando il lavoro in maniera univoca è riuscito a creare un’autentica scuola basata su uno stile di salto, poi sviluppato a seconda degli atleti.
Sotto la sua direzione, la Germania è tornata ai fasti di un tempo. Tra i principali successi raccolti dalla gestione Schuster si ricordano l’oro olimpico nel team event di Sochi 2014, la Coppa del Mondo e l’oro iridato vinti da Severin Freund nel 2014-’15, nonché l’oro olimpico di Andreas Wellinger a PyeongChang 2018.
Ora si apre la corsa alla successione del tecnico che ha risollevato le sorti del salto tedesco.
Stando ai media teutonici il nome più caldo sarebbe quello di un altro austriaco, ovvero Stefan Horngacher, attuale capo allenatore della Polonia. Si tratterebbe di un cavallo di ritorno, poiché il tirolese ha già lavorato con DSV per dieci anni, ricoprendo anche il ruolo di assistente di Schuster dal 2011 al 2016.
Un’altra ipotesi è rappresentata dalla soluzione interna. Nel qual caso il favorito sarebbe il norvegese Roar Ljøkelsøy, uno degli attuali collaboratori di Schuster. Sono emersi anche i nominativi di Ronny Hornschuh, al momento capo allenatore della Svizzera, e Martin Schmitt.
Per quanto riguarda il futuro di Schuster, invece, c’è chi ipotizza un clamoroso cambio di casacca, ovvero un suo passaggio al timone della squadra austriaca. L’eventualità però sarebbe in contraddizione con le dichiarazioni rilasciate dal diretto interessato. Altre opzioni sono quella di continuare a collaborare con DSV, seppur in un altro ruolo, oppure il ritorno in Austria come allenatore di base.

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