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Biathlon

La Norvegia domina la staffetta iridata femminile categoria youth. Italia sesta

Ai Mondiali giovanili di Brezno-Osrblie è andata in scena la staffetta femminile categoria youth.
La medaglia d’oro è stata conquistata dalla Norvegia, in testa dal primo all’ultimo metro. Infatti al lancio Maren Bakken (foto) ha subito preso il comando delle operazioni, rivelandosi immediatamente superiore alla concorrenza. La scandinava è andata in fuga, consegnando un vantaggio di 15” sulle inseguitrici dirette a Marte Møller. Quest’ultima ha a sua volta realizzato il miglior tempo di frazione, portando a 37” il margine sull’inseguitrice più vicina. A chiudere Anne De Besche ha gestito egregiamente la leadership, chiudendo senza patemi in trionfo.
Dunque successo della Norvegia, il secondo della storia in questo format dopo quello del 2010, quando a imporsi furono Thekla Brun-Lie, Marion Rønning Huber e Anne-Tine Markset. Tre atlete che poi non sono riuscite a lasciare il segno a livello senior.
La medaglia d’argento è andata alla Germania, la quale ha disputato una prova molto solida nella cui economia ha però pesato il distacco accumulato in prima frazione da Lisa Maria Spark, la quale ha sofferto oltremodo sugli sci, trovando quantomeno lo zero al poligono. A seguire Mareike Braun ha tenuto il passo di Møller, mentre a chiudere Hanna-Michelle Hermann ha ribadito le sue qualità, realizzando il miglior tempo di frazione e portando la propria squadra alla piazza d’onore. Le tedesche tornano sul podio dopo 11 anni, quando vinsero la prova di casa di Ruhpolding 2008 schierando le gemelle Maren e Janin Hammerschmidt, seguite da Nicole Wötzel.
Se prima e seconda piazza si sono di fatto decise già nel segmento intermedio della competizione, vi è stata una lotta decisamente più accesa per la medaglia di bronzo, andata alfine alla Francia.
Al lancio Laura Boucaud ha fatto faville sugli sci stretti, ma al contempo ha pagato dazio al poligono sia in termini di precisione che di rapidità di esecuzione. In seconda frazione Coline Pasteur non ha brillato, consegnando il testimone in sesta piazza a quasi un minuto dal podio. Ci ha pensato Paula Botet a fare faville, mettendosi alle spalle la brutta performance al tiro dell’individuale. La transalpina ha volato sugli sci e si è difesa al poligono, approfittando al meglio delle difficoltà in piazzola delle avversarie che la precedevano. Dunque terza la Francia, tornata sul podio dopo un lustro dall’oro raccolto da Yvonne Mougel, Julia Simon e Lena Arnaud a Presque Isle 2014.
Quarta la Polonia, che ha visto infrangersi proprio all’ultima sessione di sparo il sogno di conquistare una medaglia. Karolina Janko e Daria Gembicka hanno tenuto in quota il proprio team, ma a chiudere Patrycja Stanek nulla ha potuto contro la più quotata transalpina.
Quinta la Slovenia, che ha preceduto l’Italia. Sulla carta le azzurre avrebbero potuto giocarsi una medaglia, tuttavia nessuna tra Hannah Auchentaller, Rebecca Passler e Beatrice Trabucchi ha brillato e di conseguenza non sono arrivati metalli, ma un sesto posto a 2’22” dalla vincitrice e a 1’ dal bronzo.
Delusa di giornata la Russia, che teoricamente avrebbe anche potuto ambire all’oro, ma è di fatto naufragata già nella fase intermedia della competizione, chiudendo settima. Solo dodicesima la Repubblica Ceca, orfana però della sua punta di diamante Tereza Vobornikova. CLICCA QUI PER I RISULTATI COMPLETI Domani sono in programma le staffette juniores (uomini alle ore 11.00, donne alle 14.00). Per quanto riguarda la categoria youth, le prossime gare sono previste per venerdì 1 febbraio, quando si disputeranno le sprint.

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