La giornata odierna a Lahti è stata quella dedicata alle prove a squadre: in quella del salto femminile c’era una squadra da battere, la Russia. Il pronostico è stato rispettato ampiamente, poiché l’oro russo non è stato mai in discussione, mentre ben più combattuta è stata la contesa per l’argento ed il bronzo, infine andati a Germania ed Austria.
L’unico frangente in cui le russe non sono state le leader è stata la prima rotazione, quando Mariia Iakovkeva è stata di un soffio inferiore (due decimi di punto) alla combinatista tedesca Jenny Nowak. A partire dalla seconda frazionista sino al giro di boa della competizione, la Russia ha progressivamente guadagnato margine su tutte le squadre avversarie grazie ad Aleksandra Barantceva, Anna Shpyneva e Lidiia Iakovleva, vantando al termine della prima serie un vantaggio rassicurante in vista della seconda.
Anche nella manche conclusiva complessivamente le russe hanno fatto segnare il miglior punteggio parziale, seppur le rivali dirette della più navigata delle Iakovleva e di Barantceva hanno rosicchiato qualche punticino nelle rispettive rotazioni. In controtendenza con la competizione individuale di giovedì scorso, la migliore delle rappresentanti della Russia è stata nettamente Lidiia Iakovleva, autrice di gran lunga del miglior punteggio assoluto, mentre la campionessa iridata Shpyneva si è dovuta accontentare di far segnare la seconda performance di giornata.
La medaglia d’oro della Russia, come detto, non è stata sorprendente poiché la crescita degli ultimi mesi avuta dalle giovanissime atlete costituenti il quartetto vincente è stata netta, complice la frequente presenza in Coppa del Mondo. Con le diciassettenni Shpyneva e Iakovleva la Russia potrebbe anche provare ad ambire ad un’altra medaglia nel Mixed Team Event in programma domani, ma tutto dipenderà dal rendimento dei maschi, che comunque hanno dimostrato di essere all’altezza.
Veniamo alla battaglia per le altre due posizioni del podio: per tre quarti di gara il divario tra la Germania (Nowak, Laue, Freitag e Reisch) e l’Austria (Kramer, Hirner, Purker ed Eder) è stato al massimo di 5.3 punti, con continui sorpassi e controsorpassi fra le due squadre; nel frattempo il Giappone (Seto, Mikase, Igarashi ed Oi), dopo una partenza a singhiozzo nelle prime due rotazioni, si è mantenuto a galla e nella seconda serie ha cominciato una lenta risalita in classifica.
Dal penultimo gruppo di salti la medaglia d’argento ha cominciato a prendere la via della Germania, poiché – nel secondo scontro diretto tra la sorella e figlia d’arte Selina Freitag e Claudia Purker – la tedesca ha scavato un divario decisivo sull’austriaca. Nell’ultima rotazione Lisa Eder ha dovuto addirittura difendere il bronzo austriaco dall’assalto della nipponica Shihori Oi, col Giappone avvicinatosi infine a sole 1.3 lunghezze dall’Austria.
Dunque le giapponesi sono rimaste in mano con un’amara medaglia di legno: per quanto visto nella storica prima gara iridata della combinata nordica femminile disputata mercoledì scorso, quest’oggi Ayane Miyazaki avrebbe verosimilmente potuto esprimersi sui livelli di Nowak e Lisa Hirner, con queste ultime due nettamente migliori delle varie Rio Seto, Ren Mikase ed Ayaka Igarashi. Quindi la scelta dei tecnici del Sol Levante di schierare sole specialiste evidentemente non ha pagato i dividendi.
Le deluse odierne sono senza dubbio le atlete del Tricorno: la Slovenia (Mazi, Repinc Zupancic, Komar e Brecl) ha chiuso al quinto posto senza essere mai in linea con la top three. Certamente quello sloveno era un quartetto molto giovane – 2 ragazze classe 2001 ed altrettante classe 2002 -, ma il pronostico per le medaglie antecedente ai salti di allenamento degli scorsi giorni le vedeva protagoniste. L’unica consolazione è il terzo punteggio assoluto realizzato da Jerneja Brecl che lascia ben sperare verso l’imminente prova a squadre mista.
Anche l’Italia (Dejori, Sieff, Tomaselli e Malsiner) ha partecipato alla competizione odierna: le azzurrine – come media d’età le più giovani! – hanno ottenuto la settima moneta alle spalle anche della Francia. Lara Malsiner rispetto alla gara individuale è apparsa con meno margine sulle migliori russe, realizzando il quinto punteggio assoluto a pari merito con la tedesca Agnes Reisch.
Domani volgerà al termine quest’edizione dei Mondiali Juniores: nel salto speciale si concluderà con il Mixed Team Event in programma alle ore 14.00 italiane.
JWSC LAHTI 2019 – TEAM EVENT HS 100
1. RUSSIA (Iakovleva M., Barantceva A., Shpyneva A., Iakovleva L.) 912.2
2. GERMANIA (Nowak J., Laue J., Freitag S., Reisch A.) 845.4
3. AUSTRIA (Kramer M., Hirner L., Purker C., Eder L.) 831.6
4. GIAPPONE (Seto R., Mikase R., Igarashi A., Oi S.) 830.3
5. SLOVENIA (Mazi P., Repinc Zupancic J., Komar K., Brecl J.) 803.7
6. FRANCIA (Pagnier J., Brocard L., Bressand M., Morat L.) 751.7
Clicca qui per i risultati completi.
Trionfo russo nel Team Event femminile dei Mondiali Junior di Lahti
Ti potrebbe interessare
Biathlon – Ecco le classifiche finali della Coppa Italia Fiocchi 2021/22
Con la tappa di Val Martello del 26 e 27 marzo 2022 va in archivio la stagione 2021/22 della Coppa Italia
Sci alpinismo a Milano Cortina 2026, Cavallo (direttore ISMF): “Spetta al comitato organizzatore presentare richiesta ufficiale al CIO”
Il mondo dello sci alpinismo attende con ansia la costituzione effettiva del comitato organizzatore di Milano
Fondo – Giacomo Gabrielli: “Voglio sfruttare al meglio questa occasione”
I tecnici della nazionale hanno dato fiducia al giovane trentino: "Nonostante le difficoltà avute a Santa Caterina,