Secondo miglior risultato stagionale in una sprint per Lukas Hofer, che ad Anterselva ha chiuso all’ottavo posto con un errore commesso proprio sull’ultimo colpo della seconda serie. Un risultato positivo, anche se l’altoatesino dei Carabinieri non ha avuto le solite buone sensazioni sugli sci, dove ha fatto registrare il dodicesimo tempo.
«Sono sempre soddisfatto quando ottengo una top ten – ha spiegato Hofer dopo la gara – anche se oggi già dal primo metro mi sentivo abbastanza pesante. Non sono contento della mia prestazione sugli sci, ho cercato di gestire bene le energie fino alla fine per salvare la gara e quell’errore al poligono non ha aiutato. Quello che non sono riuscito a fare oggi, dovrò farlo domani».
Fin qui in stagione Lukas Hofer si è sempre comportato bene nell’inseguimento, tanto che in ogni gara fin qui ha sempre recuperato moltissime posizioni (nove a Pokljuka, sette a Hochfilzen, ventidue a Nove Mesto e sette a Oberhof). «Sono fiducioso per l’inseguimento. Ora proverò a recuperare bene le energie per partire forte domani, come in tutte le pursuit disputate in questa stagione. Dovrò guardare avanti, perché c’è poco distacco dal secondo e anche il primo non è troppo lontano. Voglio lottare fino alla fine».
Come al solito la pista di Anterselva non ha permesso agli atleti di risparmiarsi: «Qui bisogna prendersi più tempo al poligono. Venivamo da due settimane di gare a un’altitudine di sei-settecento metri, quindi bisogna abituarsi all’altura e non è facile. È il primo anno che faccio veramente fatica, quindi dovremo cercare un metodo nuovo per avvicinarsi alle gare del prossimo anno e recuperare bene. Vedremo se ci converrà dormire in basso o in alto».
Una nota molto positiva per Hofer è stata la presenza di tanti tifosi italiani: «È bello avere un pubblico così, una spinta in più averli dietro la nostra schiena a darci forza. L’attenzione sta crescendo, grazie soprattutto alle nostre ragazze che stanno lottando per la classifica generale. Fa piacere vedere tanti italiani a seguirci qui ad Anterselva e mi auguro che questa attenzione possa crescere ancora di più».
