Come Ruhpolding, anche Anterselva può essere definita "Classica Monumento" del biathlon. Infatti ha ospitato la Coppa del Mondo maschile in tutte le stagioni eccetto due (1983-’84 e 1988-’89).
Inoltre è stata sovente teatro di recuperi, in alcuni casi anche a ripetizione (come per esempio nell’inverno 2000-’01, quando vi si disputarono ben 4 tappe). Di conseguenza è diventata nel corso degli anni la località dove si è disputato il maggior numero di gare di primo livello. A oggi in campo maschile se ne contano ben 99 individuali (30 venti km, 42 sprint, 16 inseguimenti, 11 mass start).
Inoltre non va dimenticato come queste nevi siano le uniche dove sono già andate in scena 5 edizioni dei Mondiali (1975, 1976, 1983, 1995, 2007), con la sesta in arrivo il prossimo anno.
Sono cinquantadue gli atleti con almeno una vittoria. Il dominatore incontrastato è Ole Einar Bjørndalen, capace di imporsi addirittura in 15 occasioni (compresi 2 ori ai Mondiali 2007). Peraltro il norvegese ha conquistato proprio ad Antholz il primo dei suoi 95 successi. Correva l’anno 1996 e lo scandinavo fece propria l’individuale.
Sono sette gli atleti in attività con affermazioni in Alto Adige. Simon Schempp è stato capace di primeggiare 5 volte. Sono invece 3 le vittorie di Johannes Bø. Decisamente scarno rispetto ad altre località il palmares di Martin Fourcade, impostosi in sole 2 occasioni e appaiato al veterano Daniel Mesotitsch. Hanno infine raccolto 1 successo Fredrik Lindström, Arnd Peiffer e Lukas Hofer.
A essi se ne aggiungono altri undici in grado di calcare un gradino del podio senza essersi però mai issati su quello più alto. Si tratta di Michal Slesingr, Simon Eder, Dominik Landertinger, Evgeny Garanichev, Jakov Fak, Henrik L’Abee-Lund, Maxim Tsvetkov, Tarjei Bø, Sergey Semenov, Quentin Fillon Maillet, Erlend Bjøntegaard.
Guardando alle nazioni, il movimento più vincente in assoluto è quello tedesco, che somma 26 successi. Segue da vicino la Norvegia a 23, mentre il movimento russo è a quota 19. Quarta la Francia, arrivata a 10. Vengono poi Svezia e Austria a 5; l’Italia a 4 e l’Ucraina a 2. Chiudono Bielorussia, Repubblica Ceca, Finlandia e Polonia con 1. Vi è infine una vittoria lituana nascosta. Quella di Algimantas Shalna, all’epoca sovietico, impostosi nella sprint del 1983.
ITALIA – STORIA E ATTUALITA’
L’Italia si è tolta tante soddisfazioni nella tappa di casa. Vanta infatti complessivamente 12 podi, arrivati con 8 diversi atleti.
I primatisti azzurri sono Pier Alberto Carrara e Andreas Zingerle, i quali hanno raccolto 3 top-three a testa.
Il bergamasco li ha ottenuti tutti nel format della sprint, concludendo 1° nel 1993, 2° nel 1994 e 2° nel 1997. L’altoatesino invece si è piazzato 3° nella sprint del 1988, 2° nell’individuale del 1990 e 2° nella sprint del 1991.
Gli altri sei podi sono firmati da altrettanti uomini. Gottlieb Taschler (2° nell’individuale 1986), Johann Passler (1° nell’individuale 1988), Elmar Mutschlechner (3° nell’individuale 1993), Patrick Favre (2° nell’individuale 1994), Renè Cattarinussi (1° nella sprint 1999) e Lukas Hofer (1° nella sprint 2014).
Oltre al successo, che interruppe un digiuno di 344 gare per il movimento italiano maschile, Hofer è entrato nella top-ten anche in un’altra occasione (10° nella sprint 2012). Dominik Windisch ha a sua volta in carniere un piazzamento nei primi 10 (8° nella mass start 2018). Nessuno degli altri azzurri in attività ha invece ancora fatto ingresso in zona punti.
PROGRAMMA MASCHILE (PALINSESTO TELEVISIVO)
Venerdì 25, ore 14.30 – Sprint (Diretta Eurosport)
Sabato 26, ore 15.30 – Inseguimento (Diretta Eurosport)
Domenica 27, ore 15.30 – Mass Start (Diretta Eurosport)