Come per la squadra femminile, anche quella maschile presenterà diverse defezioni nella trasferta di Ulricehamn. In Svezia, della squadra A allenata da Stefano Saracco sono presenti i soli Mirco Bertolina e Giandomenico Salvadori, che gareggeranno insieme a Claudio Muller e Stefano Gardener, del Centro Sportivo Carabinieri, autori di ottime prestazioni quest’anno.
Di questa scelta abbiamo parlato proprio con l’allenatore della squadra italiana, che ha fatto anche il punto della situazione sui suoi atleti a meno di un mese dal Mondiale e sulle probabili scelte per Seefeld soprattutto nelle gare a squadre.
Buon pomeriggio Stefano. Andrete a Ulricehamn senza diversi atleti della Squadra A; come è nata questa scelta?
«Non sapevo se portare Chicco (Pellegrino, ndr) e Defa (De Fabiani, ndr) per fare una sorta di prova con la staffetta in vista del Mondiale. Era decisiva la gara di Otepää, se De Fabiani avesse dimostrato di essersi ripreso dal Tour de Ski, lo avremmo portato in Svezia, invece lui ha notato in Estonia di non essere ancora al cento per cento, così insieme abbiamo deciso di farlo riposare. A quel punto era inutile far fare il viaggio anche a Pellegrino, tanto so che in staffetta può far bene sia in skating sia in classico. Fin qui abbiamo dimostrato di stare bene, quindi ci sembra giusto dedicarci mentalmente al Mondiale».
Come ti è sembrato Pellegrino dopo Dresda? L’impressione è che abbia reagito subito bene.
«Certamente in Estonia è stato molto bravo e ha subito reagito. A Dresda, sinceramente, la decisione dei giudici non mi ha convinto, perché con quel metro di giudizio si squalificherebbero tanti atleti, soprattutto su piste strette. Anche perché Chicco andava al doppio di Gros, ha visto il buco e si è infilato. Un vero peccato. Il risultato del giorno dopo, invece, è stato frutto una serie di casualità, nessuno voleva stare in testa, così anche Pellegrino ha scelto di restare dietro. La sfortuna è che quando ha deciso di uscire, gli altri l’hanno anticipato, così si è allargato all’esterno e proprio in quel momento il francese ha rotto il bastone. Probabilmente se tornasse indietro partirebbe a tutta subito una volta ricevuto il cambio da un ottimo Nöckler, ma non è detto che sarebbe stata la tattica migliore. Peccato perché stava proprio bene. A Otepää è giunto decimo, uscendo per un pelo. Lì però c’erano tutti norvegesi tra i primi, erano fortissimi con degli sci davvero ottimi. Quella di Otepää non la considero per nulla una trasferta negativa, perché si è rivisto anche un buon Rastelli e abbiamo piazzato tre atleti nei trenta in classico in entrambe le gare. Pellegrino ha fatto bene, addirittura nella top quindici nella distance. Poi certo, ogni weekend ci si aspetta sempre il podio di Chicco nella sprint e la top dieci di De Fabiani nella distance».
Come sta Nöckler? A Otepää ha avuto un problema fisico.
«Purtroppo non era al meglio. Già a Dresda aveva avuto i primi sintomi, era un po’ raffreddato riuscendo comunque a disputare una bella team sprint. Poi in settimana la situazione è peggiorata e ha accusato anche un po’ di tosse, così in gara ha fatto fatica a respirare e a un certo punto abbiamo preferito fermarlo. Se tornassi indietro, probabilmente non l’avrei portato in Estonia dopo le difficoltà avute in settimane. Ora comunque con lui e tutti gli altri ci concentriamo sul Mondiale, lavoreremo molto nelle prossime due settimane, facendo nuovamente quell’allenamento di base che è impossibile da svolgere tra una trasferta e l’altra».
A Lahti è prevista una team sprint; hai già scelto chi gareggerà con Pellegrino?
«No, anche se ovviamente in questo momento De Fabiani è quello che ha fatto meglio, quindi se dovessi scegliere oggi sarebbe lui a gareggiare con Chicco sia a Lahti sia al Mondiale. Voglio però tenerli tutti sul pezzo, quindi a Lahti ci presenteremo con due squadre con le presenze di Pellegrino, De Fabiani, Rastelli e Nöckler. Non dimentichiamoci, infatti, che per Defa quella sarà la prima team sprint in carriera, visto che non ha mai gareggiato nemmeno a Primiero. Insomma se tutti staranno bene ci presenteremo con quattro atleti, voglio che siano tutti al meglio in vista del Mondiale».
Prima del Mondiale ci sarà la tappa di Cogne, che per tutti voi è speciale. Porterete anche alcuni giovani?
«Avremo gli occhi puntati addosso, ci saranno tanti appassionati e soprattutto saremo a quattro giorni dal Mondiale. A Cogne quindi tireremo anche le somme alla vigilia del momento clou della stagione e non potremo quindi essere indietro, anche se probabilmente qualcuno potrà ancora essere un po’ bloccato prima del lavoro di rifinitura. Sicuramente ci sarà la possibilità di vedere qualche giovane, perché potremo schierare fino a dieci atleti. Due settimane prima si gareggerà a Cogne per i Campionati Italiani e vedremo tanti Under 23 all’opera proprio con i nazionali. Se faranno una bella gara in quell’occasione e mostreranno qualcosa di importante, non ci faremo alcun problema a portarli con noi, soprattutto in Italia. In quell’occasione guarderò anche gli Junior, soprattutto per la sprint, perché alcuni di loro stanno facendo dei tempi di qualifica buoni, non lontani dai senior. Il tempo di qualificazione è importante, poi ovviamente nelle batterie risentirebbero probabilmente della mancanza di esperienza, ma sarebbe una bella occasione per loro di farla ad alto livello. Insomma, se anche loro faranno vedere qualcosa di buono, non avremo problemi a portarli, ovviamente dopo un confronto con i loro allenatori».
Fondo – Stefano Saracco: “Ecco come ci avvicineremo al Mondiale”
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