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Salto

Dopo quasi due anni Stefan Kraft riporta l’Austria alla vittoria a Zakopane

Nel tardo pomeriggio odierno a Zakopane si è tenuta la gara individuale valevole per la Coppa del Mondo maschile del salto speciale, a conclusione della tormentata tappa polacca. Dopo 22 mesi l’Austria è tornata sul gradino più alto del podio grazie all’uomo che continua a coprire le magagne di un movimento lontano dai fasti di un decennio orsono: Stefan Kraft.
Il dominatore della stagione agonistica 2016-’17 è da diverse settimane che sta progredendo tecnicamente, dunque quello odierno è il naturale epilogo di un percorso di crescita fatto di numerosi podi e qualche clamoroso passaggio a vuoto. Quest’oggi il venticinquenne salisburghese ha costruito la propria fortuna nella prima serie, quando in un momento in cui il trampolino era poco performante è riuscito a trovare un prezioso jolly col meteo, eseguendo al meglio ed atterrando a 133 metri.
In tal modo Kraft si è presentato al salto conclusivo come leader provvisorio con un margine minimo sugli immediati inseguitori, ma questi non erano i rivali più temibili – affossati dal vento nella prima manche. Nel momento clou di giornata l’austriaco ha veleggiato fino a 132.5 metri (seppur senza eseguire al meglio come nella prima performance), riuscendo a difendersi dal ritorno degli avversari e raggiungendo la pietra miliare della quindicesima vittoria in gare di primo livello.
Staccato di 2.6 lunghezze, si è classificato alla piazza d’onore Robert Johansson: anch’esso sempre più in crescita, il plurimedagliato dei Giochi Olimpici di PyeongChang ha raccolto la prima top three stagionale grazie ad un ottima solidità tecnica – tradottasi in un baricentro che si è alzato maggiormente nel take-off, abbinato alla consueta sensibilità unica in volo. I miglioramenti del norvegese sono sotto gli occhi di  tutti,  possibili preludio ad una seconda parte di annata in linea con la scorsa.
Il momento magico del Giappone non è solo fare di Ryoyu Kobayashi: quest’oggi Yukiya Sato ha arpionato con gran merito il primo podio della carriera classificandosi terzo, con una gara fotocopia a quella di Kraft. L’highlight della prova del nipponico è stato il primo salto, inferiore in termini di punti soltanto a quello del vincitore, mentre nella manche decisiva si è difeso al  meglio dalle arrembanti rimonte da lontano dei rivali. Questo risultato è davvero qualcosa di storico per il movimento del Sol Levante, in quanto il trampolino  polacco è storicamente ostico, tant’è che prima del ventitreenne originario dell’isola di Hokkaido il solo Kazuyoshi Funaki aveva conquistato top-three a Zakopane.
Autore di un secondo salto di rara bellezza da 137 metri, ha ottenuto la quarta moneta Johann Andre Forfang: soltanto diciannovesimo a metà competizione, il norge ha trovato una seconda performance in linea con quella della qualificazione di venerdì ed ha mancato l’ingresso nei migliori tre per un solo punto e mezzo. L’ottima giornata per la superpotenza scandinava non si è limitata ai risultati di Johansson e Forfang, ma anche Halvor Egner Granerud si è espresso al meglio, assaporando il podio per metà prova ed infine ottimo quinto, eguagliando il miglior risultato della carriera.
Sesta piazza per il sempre più convincente Daniel Huber, che ha preceduto un trio di atleti a pari merito al settimo posto: il pettorale giallo Ryoyu Kobayashi, il martello di risultati Stephan Leyhe ed il miglior atleta di gran lunga in età juniores Timi Zajc. Il talentuoso nipponico ha avuto una giornata equiparabile a quella di Forfang, con un secondo salto tornato sui livelli di Predazzo gara uno e settimane precedenti.
Alla vigilia Kraft era accreditato come papabile per il successo assieme a due atleti che non hanno rispettato le aspettative: Roman Koudelka (10°) e Dawid Kubacki (12°). Entrambi hanno eseguito due salti non al top del potenziale ed hanno mancato un’occasione ghiotta di fare un risultato di prestigio.
In generale è stata ancora una giornata sottotono per la Polonia, di cui nessun saltatore ha fatto breccia nella top-ten: Piotr Zyla (19°) dopo un primo salto di grande difficoltà si è risollevato parzialmente nel secondo, cosa che non ha potuto fare Kamil Stoch (36°) clamorosamente escluso dal secondo round con una dinamica fotocopia a quella di 12 mesi or sono. I tifosi di casa, come magra consolazione, hanno potuto gioire per il miglior risultato stagionale di Stefan Hula (17°) ed i primi punti della carriera del giovane Pawel Wasek (27°).
Oltre ai polacchi, hanno passato una giornata negativa anche i tedeschi di punta che, al di là di Leyhe, hanno raccolto le briciole con Karl Geiger (24°), Richard Freitag (25°) e Markus Eisenbichler (26°). Difficoltà riscontrate anche da Vladimir Zografski (31°) – che ha visto così concludersi la lunga striscia di competizioni in zona punti -, Manuel Fettner (32°), Anders Fannemel (38°), Anze Semenic (43°) e Simon Ammann (46°), tutti in buona forma nelle ultime settimane.
Nella classifica generale della Coppa del Mondo il leader resta chiaramente Ryoyu Kobayashi, issatosi a 1128 punti. Alle sue spalle i polacchi – Stoch (624), Zyla (603) e Kubacki (554) – cominciano ad essere seriamente minacciati da Kraft (581).
Il massimo circuito maschile del salto speciale si sposta ora in Giappone per la classica trasferta asiatica in quel di Sapporo: venerdì 25 alle ore 10.00 italiane si terrà la qualificazione. Il giorno precedente, invece, alle 17.30 a Lahti andrà in scena la competizione individuale dei Mondiali Juniores.
ZAKOPANE – HS 140
1. KRAFT Stefan (AUT) 278.3
2. JOHANSSON Robert (NOR) 275.7
3. SATO Yukiya (JPN) 273.3
4. FORFANG Johann Andre (NOR) 271.8
5. GRANERUD Halvor Egner (NOR) 270.5
6. HUBER Daniel (AUT) 270.2
7. KOBAYASHI Ryoyu (JPN) 268.5
7. LEYHE Stephan (GER) 268.5
7. ZAJC Timi (SLO) 268.5
10. KOUDELKA  Roman (CZE) 265.6 Clicca qui per i risultati completi.

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