Quest’oggi sul trampolino grande di Predazzo, in Val di Fiemme, è andata in scena la competizione conclusiva del weekend di Coppa del Mondo di salto speciale. Non sono mancate le sorprese, dal momento che l’atleta più atteso, il nipponico Ryoyu Kobayashi ieri dominatore incontrastato, ha chiuso in 7^ posizione. Si è così fermato a 6 successi consecutivi, così come in passato era accaduto anche a Janne Ahonen, Matti Hautamäki, Thomas Morgestern e Gregor Schlierenzauer.
Ha invece festeggiato il primo successo della carriera nel massimo circuito invernale il polacco Dawid Kubacki, storicamente uomo da battere in estate dove ha già conquistato 7 vittorie nel Summer Grand Prix. Da anni si attendeva una svolta per l’atleta di Zakopane anche nelle competizioni su neve, dove era riuscito ad archiviare il primo podio in Coppa del Mondo già nel dicembre 2017. Il ventottenne nelle ultime settimane ha nuovamente dimostrato di poter rivaleggiare con i migliori, andando a raccogliere tre podi prima del successo odierno.
Competizione che lo ha visto vincere in maniera schiacciante, archiviando il miglior punteggio in ambedue le serie di gara. Nella prima si è spinto più lontano di tutti andando a toccare 129.5 metri. Non è però riuscito ad ammazzare la gara dal momento che ha avuto una sbavatura durante l’atterraggio, andando così a perdere terreno nella componente stilistica. Nel momento decisivo ha poi retto la tensione andando a realizzare un eccellente salto da 131.5 metri, questa volta guadagnando valutazioni elevatissime.
Piazza d’onore a 13.9 lunghezze dal vincitore per Stefan Kraft, diventato una sentenza in questa fase di stagione, dove ha riacquisito grandissima stabilità tecnica e riesce così a difendersi anche quando il meteo non gli è amico. Il salisburghese ha così trovato due salti molto competitivi da 124.5 e 122.5 metri, nonostante abbia incontrato in entrambe le occasioni forte vento alle spalle, sfortunato soprattutto nella manche decisiva dove Eolo è stato più clemente con tutti gli avversari.
Festa polacca completata dalla terza posizione di Kamil Stoch, autore di una discreta rimonta grazie ad una prestazione da incorniciare da 128.5 m corredata da valutazioni stilistiche da primo della classe, mentre al giro di boa si trovava solamente in 8^ piazza con un salto solamente discreto sul punto K, ottenuto però con vento difficile.
Non è così riuscito a salire sul podio per la seconda volta in stagione il nipponico Ryoyu Kobayashi, che ha comunque flirtato con il successo per metà gara. avendo chiuso la prima manche in seconda posizione ad appena 1.8 lunghezze da Kubacki. Distacco dovuto alla misura più corta di un metro e mezzo e alla compensazione meno favorevole, mentre aveva guadagnato qualcosa grazie ai giudici, pur rimanendo lontano dai livelli di eccellenza che ha già dimostrato di poter raggiungere. Nel momento decisivo però è incappato in una prestazione negativa, andando ad atterrare a 122.5 m nonostante il meteo non fosse così proibitivo ed avendo oltretutto un problema in decelerazione che gli ha portato in dote valutazione basse. Ha così chiuso al 7° posto, uguagliando il peggior risultato stagionale già ottenuto nella prima gara di Engelberg.
Tra coloro che hanno scavalcato il giapponese troviamo Robert Johansson, 4° e protagonista di un buon recupero, e i teutonici David Siegel (5°) e Markus Eisenbichler (6°). Il ventiduenne di Baiersbronn ha così archiviato il miglior risultato della carriera, riuscendo addirittura a precedere tutti i connazionali. Risultato che ha costruito con una prima serie di altissimo livello, uscendo come di consueto altissimo dal dente e riuscendo a mantenere quota fino ad atterrare a 127.5m. Il giovane tedesco avrebbe addirittura potuto impensierire il norvegese se solo non avesse avuto un problema in decelerazione proprio in occasione del primo salto. Il più navigato connazionale invece ha avuto un trend di gara diametralmente opposto, trovando uno dei migliori salti di giornata solo nella seconda manche, veleggiando fino a 133m e riuscendo così a scalare la classifica.
Rimonta anche per Andreas Stjernen (8°), piaciuto oltremodo nella seconda parte di gara così come Simon Ammann, alla prima top ten stagionale con il 9° posto. L’elvetico, la cui crescita è stata evidente già dalle tappe della Vierschanzentournee, ha realizzato la miglior misura di giornata atterrando sull’HS, posto a 135 metri, senza però effettuare la genuflessione. La Svizzera non può che essere soddisfatta per il risultato odierno, dal momento che anche Killian Peier si è nuovamente espresso su livelli notevoli, chiudendo 11°. Tra i due svizzeri si è inserito Piotr Zyla, che si sta ritrovando dopo una Tournée sottotono.
Gara dai due volti per numerosi atleti, che hanno alternato ottime prestazioni ad altre deludenti. Tra questi troviamo il norvegese Halvor Egner Granerud (13°), il ceco Roman Koudelka (14°) e il giapponese Yukiya Sato (20°), autori di buoni salti nella prima manche, mentre lo sloveno Anze Semenic (15°) e Stephan Leyhe (18°) hanno fatto esattamente il contrario. In particolare il tedesco ha quasi rischiato di non accedere alla seconda marche, realizzando soltanto il 29° punteggio con un salto negativo, avendo affrontato il peggior vento (1m/s alle spalle) e incappando in un grave errore in fase di decelerazione, toccando anche la neve con le mani.
In questa competizione aperta a tutti e 59 gli atleti iscritti, dal momento che non si è potuta portare a termine la qualificazione a causa del vento molto incostante, sono rimasti fuori dalla zona punti anche atleti di peso come Daniel Huber (31°), Anders Fannemel (36°) e Peter Prevc (53°). Stessa sorte anche per tutti e cinque gli azzurri impegnati: Alex Insam (41°), Sebastian Colloredo (54°), Federico Cecon (55°) e i fratelli Davide e Giovanni Bresadola (58° e 59° rispettivamente).
La classifica generale vede sempre Ryoyu Kobayashi al comando con 1092 punti, ma è cambiato il suo primo inseguitore, dal momento che Stoch (624) ha superato Zyla (591). Si è issato in quarta posizione il vincitore odierno Kubacki (532), seguito da Kraft (481) mentre la giornata difficile di Leyhe (469) lo ha portato a scivolare indietro fino alla sesta piazza.
I saltatori si sposteranno ora a Zakopane, in Polonia, dove venerdì andrà in scena la qualificazione, seguita da una prova a squadre sabato e da una competizione individuale domenica.
VAL DI FIEMME II – HS 135
1. KUBACKI Dawid (POL) 271.1
2. KRAFT Stefan (AUT) 257.2
3. STOCH Kamil (POL) 256.9
4. JOHANSSON Robert (NOR) 252.6
5. SIEGEL David (GER) 251.9
6. EISENBICHLER Markus (GER) 250.3
7. KOBAYASHI Ryoyu (JPN) 249.2
8. STJERNEN Andreas (NOR) 247.6
9. AMMANN Simon (SUI) 242.9
10. ZYLA Piotr (POL) 241.8
Clicca qui per i risultati completi.
Dawid Kubacki conquista in Val di Fiemme il primo successo su neve della carriera
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