Quest’oggi a Sapporo è andata in scena la prima competizione del weekend della Coppa del Mondo di salto femminile e per la prima volta nella storia di questo circuito si è gareggiato sull’Okurayama. Sul large hill della metropoli nipponica il leitmotiv è stato molto simile a quello visto ventiquattr’ore fa in qualificazione, ovvero la maggior parte delle atlete ha faticato oltremodo ad adattarsi al trampolino, trovando così misure piuttosto deficitarie, tant’è che in appena sei occasioni è stato oltrepassato il punto K, posto a 123 metri.
Il successo è stato infine agguantato dall’austriaca Daniela Iraschko-Stolz, che ha così trascinato il proprio movimento alla prima vittoria stagionale. La stiriana è stata la migliore della prima manche, andando ad atterrare a 127 m con buone valutazioni stilistiche. L’unica atleta capace di tenere il passo è stata la teutonica Juliane Seyfarth, più corta di due metri ma con vento non altrettanto favorevole, distante appena 8 decimi. Nella seconda serie le due hanno nuovamente condotto una gara parallela, andando a toccare rispettivamente 121.5 e 121 metri. La differenza infine stata minima, solamente mezzo punto a favore della veterana austriaca, mentre la ventottenne tedesca si è dovuta accontentare della piazza d’onore. Iraschko-Stolz ha così raggiunto quota 14 successi di Coppa del Mondo, staccando Sarah Hendrickson e Maren Lundby, mentre Seyfarth festeggia il secondo podio della carriera dopo la vittoria nell’Opening di Lillehammer.
Il podio è stato completato dalla norvegese Lundby, che può rammaricarsi per aver affrontato le peggiori condizioni meteo di giornata nella prima serie, essendo stata l’unica a trovare vento alle spalle, mentre tutte le avversarie lo hanno avuto forte frontale. In quell’occasione la detentrice della Sfera di Cristallo è atterrata cortissima a 105 metri, venendo comunque parzialmente aiutata dalla compensazione che le ha permesso di essere 7^ al giro di boa. Nella manche decisiva ha poi dimostrato di poter essere devastante a parità di condizioni, realizzando un impressionante salto da 135 m con il quale ha recuperato addirittura 18 lunghezze alla vincitrice.
Quarta moneta per la leader della classifica Katharina Althaus, distante però quasi 10 punti da Iraschko-Stolz. La bavarese ha realizzato due buone prove, senza però riuscire a mettere in campo qualcosa che potesse fare la differenza come le tre atlete che l’hanno preceduta. Alle sue spalle ha chiuso la convincente Eva Pinkelnig , riuscendo ad avere la meglio sulla prima padrona di casa, a sorpresa Yuki Ito. Ha infatti deluso le attese Sara Takanashi, appena 11^.
Il resto della top ten parla principalmente tedesco, con le teutoniche Ramona Straub e Carina Vogt rispettivamente 7^ e 8^, mentre l’austriaca Chiara Hölzl è stata 10^. Tra queste si è inserita la norge Anna Odine Strøm (9^). Tra queste l’unica a flirtare con il podio è stata Struab, addirittura terza a metà gara, scivolata poi indietro a causa di una seconda prestazione non altrettanto competitiva.
Buon risultato in casa Italia per Elena Runggaldier (12^), le cui caratteristiche si adattano alla perfezione al profilo del trampolino. Lara Malsiner ha invece concluso più indietro in 29^ piazza. Nelle retrovie anche la russa Lidiia Iakovleva (27^), parsa in difficoltà sull’Okurayama.
In classifica generale Althaus mantiene saldamente il pettorale giallo con 450 punti, sempre inseguita da Lundby (338) che oggi ha ridotto un po’ il gap. Seyfarth (296) si è riportata in terza posizione, con subito a seguire Iraschko-Stolz (269) e Iakovleva (266), mentre Takanashi è solo 6^ a più di 200 punti dalla leader.
Nella notte italiana si replicherà con una seconda competizione a Sapporo.
SAPPORO I – HS 137
1. IRASCHKO-STOLZ Daniela (AUT) 200.4
2. SEYFARTH Juliane (GER) 199.9
3. LUNDBY Maren (NOR) 196.2
4. ALTHAUS Katharina (GER) 190.8
5.PINKELNIG Eva (AUT) 183.3
6. ITO Yuki (JPN) 178.2
7. STRAUB Ramona (GER) 174.2
8. VOGT Carina (GER) 173.6
9. STRØM Anna Odine (NOR) 161.0
10. HÖLZL Chiara (AUT) 156.2
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Daniela Iraschko-Stolz conquista il successo nella prima gara di Sapporo
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