Alla fine la Norvegia non avrà poi così tanto da recriminare per quanto successo questa mattina nel segmento di salto a Ramsau am Dachstein. Affossato Jarl Magnus Riiber, ci ha pensato Joergen Graabak a portare a casa il successo per gli scandinavi, mentre sono i tedeschi a doversi leccare le ferite per una tattica di gara controproducente.
Come da copione il leader della competizione dopo il salto, Szczepan Kupczak, ha avuto la testa della corsa per breve tempo: al termine della prima tornata, infatti, gli inseguitori capitanati da Vinzenz Geiger l’hanno riassorbito ed è cominciata una vera e propria sfida ad inseguimento tra due folti plotoni, il primo arrivato a contare stabilmente 9 atleti al suo interno, il secondo composto da tutti coloro che hanno occupato momentaneamente la zona punti.
I tedeschi del gruppo di testa Fabian Riessle, Johannes Rydzek e Terence Weber, oltre al già citato Geiger, hanno menato le danze a turno per i primi 5 chilometri, tenendo un ritmo che ha tolto ogni speranza di rientrare agli inseguitori. Nella seconda parte della prova di fondo i teutonici hanno cominciato ad avere qualche tentennamento, lasciando spazio all’ enfant du pays Franz-Josef Rehrl – sorretto da ottimi materiali.
Tuttavia gli atleti Schwarz-Rot-Gold non hanno fatto i conti con un sornione Graabak che, rientrato nel primo giro con l’ausilio di Akito Watabe, ha potuto rifiatare tranquillamente per la maggior parte della competizione.
Si è giunti quindi nell’ultima tornata: sulla salita più impegnativa della prima parte del tracciato Rehrl ha fatto da ‘tappo’ ai tentativi d’attacco dei rivali, quindi si è capito che la volata sarebbe stato lo scenario più probabile per decidere il successo; sulla seconda e più semplice ascesa il primo combinatista a muoversi per davvero è stato Riessle, a cui hanno risposto dei brillanti Rydzek, Geiger e Graabak; il più giovane tra questi ha purtroppo perso il treno per il podio a causa di un contatto, quindi in tre si sono giocati la vittoria allo sprint.
Rydzek, entrato nel rettilineo conclusivo con un leggero vantaggio sugli altri, si è visto via via saltare dal sopraffino Graabak che, con la miglior tecnica di sciata di cui è dotato, è andato a conquistare il primo hurrà stagionale davanti appunto al bavarese ed all’atleta del Baden Wuerttemberg.
La Germania ha concluso così un primo mese di gare ricco di podi, ma avaro di vittorie individuali: il dato stride ancor più considerando le ultime stagioni, quando i tedeschi sono stati i veri dominatori (soprattutto nel 2016-‘17). Quest’oggi però i teutonici hanno da dire ‘mea culpa’ perché portarsi a spasso Graabak per l’intera gara tenendo un ritmo blando, sperando di batterlo in volata, non è certo la miglior tattica possibile nel loro scacchiere, tanto più che il norge di tanto in tanto soffre i ritmi forsennati.
Ennesimo piazzamento nella top ten nella località stiriana per il detentore della sfera di cristallo Watabe: il giapponese, con il quarto posto odierno davanti a Geiger, quantomeno ha ottenuto il miglior risultato di sempre in quel di Ramsau e tutto sommato il massimo che poteva racimolare dopo quanto visto nel salto. Per il fuoriclasse nipponico manca ancora il primo podio dall’inizio dell’annata, anche questo è un fatto curioso.
Gli altri membri del plotone battistrada sono riusciti abilmente a salvarsi dal ritorno degli indemoniati inseguitori: Espen Bjoernstad, confermando quanto di buono fatto vedere dal Lillehammer Tour in poi, ha chiuso sesto in volata su Weber (settimo) e Seidl (ottavo). Il sassone ha ottenuto il miglior risultato della carriera in un contesto molto qualificato, mentre l’austriaco si è confermato sì tra i migliori ma il rendimento necessario a lottare per la sfera di cristallo gli è ancora distante. Nono un Rehrl crollato nel finale.
Il primo al traguardo del gruppo degli inseguitori è stato un pimpante Alessandro Pittin, che ha così centrato la prima top ten stagionale: il carnico ha fatto segnare il miglior tempo di giornata sugli sci stretti, lasciando buone impressioni per il proseguo della stagione col fatto che nel finale ha lasciato sul posto atleti del calibro di Ilkka Herola (11°), Antoine Gerard (12°), Bernhard Gruber (16°) ed Eric Frenzel (18°), solo per citarne alcuni.
Ha mancato di poco il secondo ingresso in zona punti per questa stagione Raffaele Buzzi (32°), autore comunque di una buona prova di fondo, mentre più distante si è attestato Samuel Costa (40°).
Come era abbastanza prevedibile alla fine Jarl Magnus Riiber ha disertato il segmento sugli sci stretti di quest’oggi. Tuttavia il talento norvegese continua a comandare con ampio margine la classifica generale della Coppa del Mondo dall’alto dei suoi 480 punti: alle sue spalle quest’oggi c’è stato grande movimento, con Rydzek (295) che si è portato in seconda piazza provvisoria e Graabak (267) in terza.
Il massimo circuito della combinata nordica affronta ora una seconda lunga pausa per le festività natalizie: si tornerà in azione venerdì 4 gennaio quando ad Otepää si disputerà il Provisional Competition Round in vista delle due competizioni dei giorni successivi.
RAMSAU – GUNDERSEN HS 98 / 10 KM
1. GRAABAK Joergen (NOR) 23’58’’7
2. RYDZEK Johannes (GER) a 0’’3
3. RIESSLE Fabian (GER) a 1’’0
4. WATABE Akito (JPN) a 4’’5
5. GEIGER Vinzenz (GER) a 8’’7
6. BJOERNSTAD Espen (NOR) a 9’’1
7. WEBER Terence (GER) a 9’’5
8. SEIDL Mario (AUT) a 9’’6
9. REHRL Franz-Josef (AUT) a 17’’9
10. PITTIN Alessandro (ITA) a 29’’7
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Joergen Graabak beffa allo sprint i tedeschi e vince la seconda gara di Ramsau. Alessandro Pittin è 10°!
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