Nel pomeriggio odierno in quel di Nove Mesto è successo di tutto nella Sprint femminile di biathlon: una fitta nevicata ha stravolto le carte in tavola, la vittoria è andata meritatamente a Marte Olsbu Røiseland ed i riflettori sono stati tutti attratti dalla rientrante Laura Dahlmeier, capace di sfiorare il successo seppur rallentata da un errore al poligono.
Come detto, uno dei più grandi protagonisti odierni è stato il meteo: la competizione ha preso il via nel corso di una fitta nevicata che ha colpito la località ceca, tuttavia nello svolgimento della prova l’intensità è via via calata sino a cessare del tutto in occasione degli ultimi scampoli di gara.
Partita con un pettorale piuttosto basso, Marte Olsbu Røiseland, è stata autrice di una prova maiuscola – nonostante la pista piuttosto pesante – che le ha permesso di raggiungere il primo successo della carriera in Coppa del Mondo e la prima top three stagionale. La norvegese ha realizzato il sesto tempo di giornata sugli sci stretti e, grazie a due poligoni senza errori di sorta – quando la gran parte delle rivali ha peccato un po’ troppo -, è andata a tagliare il traguardo momentaneamente con il miglior tempo.
Un po’ a sorpresa il risultato finale è stato incerto sino all’ultimo: infatti la rientrante Laura Dahlmeier, scattata nell’ultimo gruppo di atlete, ha fatto vacillare la leadership della scandinava fino all’ultimo metro della sua gara, grazie ad una performance notevolissima considerando la condizione ancora precaria. La tedesca plurititolata ha fatto segnare infine il miglior tempo nel fondo, agevolata anche dal tracciato che è andato via via velocizzandosi, ma un bersaglio mancato nella sessione di tiro in piedi le è stato fatale nel portare a casa il successo, infine sfuggitole per meno di 5’’.
Dunque Dahlmeier si è dovuta accontentare della piazza d’onore, ma quanto fatto vedere quest’oggi deve suonare come un segnale d’allarme per le avversarie: la bavarese, infatti, ha aggiunto al proprio pacchetto tecnico una maggiore velocità al tiro rispetto al passato, tradotto sarà un’impresa riuscire a batterla quando sarà fisicamente al 100%.
Ha completato il podio colei che è sempre più una certezza per le posizioni di vertice, Paulina Fialkova. La slovacca ha realizzato una prova in linea con Olsbu Røiseland, da quale è stata distante di poco più di 6’’, tuttavia il tempo guadagnato nel Range Time non le ha permesso di recuperare quanto perso sugli sci dalla norge.
Ai piedi della top three, ma nemmeno troppo distante dalle prime tre, si è attestata la francese Anais Chevalier – dotata di materiali notevoli – alla quale una figura mancata nella sessione a terra le ha impedito di lottare anche per il successo di giornata. Situazione analoga alla transalpina, ma a poligoni invertiti, per l’elvetica Lena Haecki (quinta) che ha preceduto di un’inezia una folta serie di avversarie.
Prima tra queste è stata la campionessa olimpica nel format dell’individuale Hanna Öberg (sesta) a cui non è bastato uno dei pochi zeri di giornata per poter avvicinare il podio, seguita da Vita Semerenko (settima) — autrice di una prova fotocopia a Dahlmeier ma con un ultimo giro di rango inferiore – e la giovane polacca Kinga Zbylut (ottava) – capace di cogliere con merito il miglior risultato della carriera costruito con una buona solidità in piazzola.
Ai piedi della top three, ma nemmeno troppo distante dalle prime tre, si è attestata la francese Anais Chevalier – dotata di materiali notevoli – alla quale una figura mancata nella sessione a terra le ha impedito di lottare anche per il successo di giornata. Situazione analoga alla transalpina, ma a poligoni invertiti, per l’elvetica Lena Haecki (quinta) che ha preceduto di un’inezia una folta serie di avversarie.
Prima tra queste è stata la campionessa olimpica nel format dell’individuale Hanna Öberg (sesta) a cui non è bastato uno dei pochi zeri di giornata per poter avvicinare il podio, seguita da Vita Semerenko (settima) — autrice di una prova fotocopia a Dahlmeier ma con un ultimo giro di rango inferiore – e la giovane polacca Kinga Zbylut (ottava) – capace di cogliere con merito il miglior risultato della carriera costruito con una buona solidità in piazzola.
A seguire, distanziata di una quarantina di secondi dalla vincitrice, si è attestata la prima azzurra nonché il pettorale giallo Dorothea Wierer (nona): l’altoatesina si è resa protagonista di una performance nel fondo di altissimo livello, tuttavia un bersaglio mancato in entrambe le sessioni di tiro le ha impedito di proseguire la striscia di quattro podi consecutivi iniziata nella sprint di Pokljuka. Per l’azzurra è stata comunque una giornata positiva in ottica classifica generale della Coppa del Mondo, in quanto Kaisa Mäkäräinen non è andata oltre il 58° posto a causa di un poligono in piedi macchiato addirittura da 4 errori, dopo che ne aveva accumulato uno anche a terra.
Per l’Italia in generale non è stata una grande giornata per quanto concerne la precisione al tiro: Lisa Vittozzi (18^) e Federica Sanfilippo (32^) hanno mancato lo stesso numero di figure di Wierer, mentre ad Alexia Runggaldier (70^) e Nicole Gontier (80^) è andata anche peggio, rispettivamente affardellate da 3 e 4 giri nell’infausto anello. Queste ultime due non sono riuscite a qualificarsi per l’inseguimento in programma domani alle ore 17.00.
Ricapitolando, nella graduatoria generale della Coppa del Mondo Wierer ha confermato la propria leadership essendosi portata a 284 lunghezze, alle sue spalle Fialkova (267) ha scavalcato Mäkäräinen (245), mentre Vittozzi (225) è saldamente in quarta posizione. La ventottenne azzurra ha guadagnato anche la vetta in solitaria della classifica di specialità con 146 lunghezze, nuovamente seguita dalla slovacca (122) e dalla finnica (114).
NOVE MESTO – SPRINT FEMMINILE
1. RØISELAND Marte Olsbu [NOR] (0+0) 19’44’’6
2. DAHLMEIER Laura [GER] (0+1) a 4’’5
3. FIALKOVA Paulina [SVK] (0+0) a 6’’2
4. CHEVALIER Anais [FRA] (1+0) a 23’’0
5. HAECKI Lena [SUI] (0+1) a 29’’3
6. ÖBERG Hanna [SWE] (0+0) a 31’’0
7. SEMERENKO Vita [UKR] (0+1) a 31’’4
8. ZBYLUT Kinga [POL] (0+0) a 32’’1
9. WIERER Dorothea [ITA] (1+1) a 38’’3
10. STARYKH Irina [RUS] (0+0) a 40’’9
Clicca qui per i risultati completi.
Marte Olsbu Røiseland vince per la prima volta in carriera nella Sprint di Nove Mesto!
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