Nel suo piccolo Veronica Gianmoena ha fatto la storia: nella seconda competizione in programma a Steamboat Springs la trentina ha raccolto il primo podio di sempre per l’Italia nella Continental Cup femminile della combinata nordica. A precedere la fiemmese un’arrivabile Tara Geraghty-Moats e la sorpresa di questo opening stagionale Gyda Westvold Hansen.
Nel segmento di salto, disputato sul Medium Hill della località dello stato del Colorado, ha fatto la differenza la norvegese Westvold Hansen, capace di atterrare a 69 metri con una bava di vento alle spalle e nuovamente con una genuflessione appena abbozzata. La differenza tra la scandinava e Gianmoena, al cambio 11’’ alla partenza della prova sugli sci stretti, è stata essenzialmente portata dalla compensazione legata al vento, poiché la misura è stata la medesima ed anzi l’azzurra ha limitato i danni con un migliore stile.
Tra le altre atlete al via il terzo punteggio assoluto l’ha fatto registrare Jenny Nowak (16’’), ma poco distante si è attestata Geraghty-Moats (26’’), mentre un po’ a sorpresa ancora in difficoltà si è espressa la detentrice della Continental Cup Stefaniya Nadymova (50’’) che ha preceduto di non molto la cinese Bing Dong (1’06’’)
Al via del segmento di fondo chiaramente la padrona di casa Geraghty-Moats è partita con la possibilità di fare il bello ed il cattivo tempo. Da buona ex-biathleta, con un’altra prestazione fuori dalle capacità delle avversarie, la statunitense ha raccolto sul tracciato tutte coloro che la precedevano, per proseguire la propria marcia indisturbata verso la seconda vittoria di fila in altrettanti giorni, annunciando al resto del mondo che se tutto andrà per il meglio lei potrà essere l’ “Anette Sagen” della combinata femminile.
Alla piazza d’onore è riuscita a classificarsi come 24 ore prima Westvold Hansen, grazie ad un solido terzo tempo di giornata sugli sci stretti. La sedicenne norvegese è stata la vera sorpresa di questa prima tappa di Steamboat Springs, in quanto l’anno scorso era sempre risultata molto distante dalle posizioni di vertice. È la completezza il vero punto di forza della scandinava che, se dovesse imparare ad effettuare il telemark al termine dei propri salti, potrebbe insidiare Geraghty-Moats.
Buona prova nel fondo anche per Gianmoena che è infine riuscita a difendersi dal ritorno di Nadymova e, complice la mancata partenza di Nowak e la totale assenza delle atlete giapponesi, è riuscita a salire sullo storico terzo gradino del podio. Per la russa, invece, è stato un inizio di stagione nettamente inferiore rispetto a quanto fatto vedere 12 mesi or sono ed anche nel Summer Grand Prix, si vedrà se già a partire dalla settimana prossima in quel di Park City riuscirà a riscattarsi.
COC STEAMBOAT SPRINGS II – HS 75 / 5 Km
1. GERAGHTY-MOATS Tara (USA) 15’49’’5
2. WESTVOLD HANSEN Gyda (NOR) a 40’’1
3. GIANMOENA Veronica (ITA) a 1’08’’7
4. NADYMOVA Stefaniya (RUS) a 2’18’’4
5. HAGEN Ida Marie (NOR) a 2’36’’3
6. MAURUS Sophia (GER) a 2’38’’5
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Competizione maschile dalla fisionomia analoga rispetto a quella di ventiquattr’ore fa, dal momento che nuovamente il segmento di fondo ha avuto un peso molto maggiore rispetto al salto. Nella prova sul trampolino ha ancora primeggiato il nipponico Ryota Yamamoto, autore del salto più lungo di giornata con 71 m, corredato inoltre dalle valutazioni stilistiche migliori. È così scattato con un margine di 25’’ sul connazionale Hidefumi Denda e il tedesco Simon Huettel.
Nel secondo segmento di gara gli specialisti degli sci stretti hanno da subito iniziato a recuperare terreno, andando a formare un gruppone di una quindicina di unità che ha infine chiuso il gap durante la terza tornata. Al contrario di ieri però nessuno è riuscito a prendere il largo, cosicché l’ultima salita è risultata decisiva.
Qui Taylor Fletcher ha tentato l’attacco, al quale è riuscito a rispondere il solo Paul Gerstgraser. Con qualche metro di margine i due si sono involati verso il traguardo, con l’austriaco andato ad affiancare e sopravanzare lo statunitense, che si è dovuto così accontentare della piazza d’onore.
Anche oggi la volata per il terzo posto ha visto un azzurro flirtare con il podio, ma nuovamente Lukas Runggaldier ha raccolto la 5^ moneta, battuto dal norge Lars Buraas, al primo podio della carriera, e dall’austriaco Bernhard Flaschberger, ancora una volta l’atleta più performante nel fondo. Il diciannovenne statunitense Jared Shumate si è riconfermato al vertice concludendo 6° davanti a Thomas Jöbstl e al connazionale Jasper Good. Il gruppo di testa è stato infine chiuso da un altro italiano, Aaron Kostner 9°.
Con il risultato odierno la classifica generale di Continental Cup è ora guidata ex-aequo da Fletcher e Gerstgraser con 180 punti, seguiti da Buraas e Flaschberger, a loro volta a pari merito con 150 lunghezze.
Prossimo appuntamento con la Coc già in settimana, con due prove per sesso previste a Park City mercoledì 19 e giovedì 20.
COC STEAMBOAT SPRINGS II – HS 75 / 10 Km
1. GERSTGRASER Paul (AUT) 24’34’’8
2. FLETCHER Taylor (USA) a 1’’3
3. BURAAS Lars (NOR) a 5’’6
4. FLASCHBERGER Bernhard (AUT) a 6’’5
5. RUNGGALDIER Lukas (ITA) a 6’’7
6. SHUMATE Jared (USA) a 7’’3
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Continental Cup – Veronica Gianmoena conquista il primo storico podio azzurro nella combinata nordica femminile a Steamboat Springs
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