Nella tarda mattinata odierna in quel di Premanon è andata in scena la quarta competizione individuale valevole per l’VIII edizione della Coppa del Mondo femminile del salto speciale. Dopo un Lillehammer Triple che aveva dato come responso un sostanziale equilibrio tra le atlete, nella località francese è stata trovata l’atleta che potrebbe aver qualcosa in più delle avversarie, almeno per il momento.
Questa è la vincitrice odierna Katharina Althaus, al secondo successo consecutivo: la bavarese, dopo essersi imposta nella qualificazione di ieri, ha trovato un primo solido salto da 84.5 metri che l’ha collocata alla seconda piazza provvisoria alle spalle di Sara Takanashi, quest’ultima nettamente la migliore nella prima serie grazie ad una performance da 87.5 metri.
Nel momento decisivo la ventiduenne di Oberstdorf ha alzato prepotentemente l’asticella della competizione, sfruttando un improvviso forte vento frontale per atterrare a 94.5 metri (4.5 oltre l’Hill Size e con telemark!), andando a polverizzare il precedente record del trampolino. A questo salto senza eguali nulla ha potuto opporre la coetanea giapponese, comunque capace di salvare la piazza d’onore con una prestazione da 85 metri – con vento meno favorevole della vincitrice – che le è valso il terzo punteggio di manche.
Dunque Althaus, dopo due quarti posti ed un successo nel Lillehammer Triple, ha continuato la striscia positiva di risultati di alto livello ed ha consolidato la propria leadership nella classifica generale, dove le avversarie più quotate cominciano a pagare un distacco corposo. Inoltre la tedesca ha raggiunto quota sei successi in gare di primo livello, prendendosi in solitaria la quinta posizione all time nella particolare graduatoria.
Seconda top three stagionale per Takanashi che, nonostante sia risultata distante poco meno di dieci lunghezze da Althaus, ha dato segnali incoraggianti per le prossime competizioni in quanto la sua competitività sui trampolini di piccolissime dimensioni è aumentata, indice di un progresso nel take off.
Ha completato il podio Ema Klinec che è stata la punta di diamante di una squadra slovena estremamente competitiva: la ventenne di Ziri ha recuperato una posizione nella seconda manche grazie ad un salto da 88.5 metri, portante in dote il secondo punteggio parziale; le connazionali di Klinec non sono andate lontane dalla top three – con Nika Kriznar e Ursa Bogataj rispettivamente classificate quinta e sesta – ed una ritrovata Spela Rogelj si è piazzata dodicesima.
In mezzo alle forti slovene ha fatto capolino una sempre più convincente Lidiia Iakovleva – quarta – che ha perso il treno del podio nella seconda manche, quando non è riuscita a far fronte ad una pimpante Klinec. Con il risultato odierno la russa è balzata al secondo posto nella classifica generale della Coppa del Mondo, superando una spenta Juliane Seyfarth (16^).
Chi non se l’è passata bene un po’ come la veterana tedesca è stata certamente la dominatrice della passata stagione Maren Lundby, nona: la norvegese si è trovata addirittura 13^ al termine della prima serie, nella seconda invece è riuscita ad agganciare la top 10 grazie al quarto punteggio parziale. Situazione analoga per Yuki Ito – decima – la cui alta competitività delle scorse annate è ancora lontana, almeno per il momento.
Hanno completato le migliori dieci una certezza del calibro di Carina Vogt (settima), che tuttavia continua a peccare nel momento in cui bisogna piazzare la zampata vincente, e un’ottima Sofia Tikhonova (ottava) che è diventata la terza russa capace di classificarsi nelle dieci più forti da inizio stagione, sempre tenendo conto che Irina Avvakumova è alle prese con un anno sabbatico, dunque risultati estremamente incoraggianti.
Gara dall’amaro in bocca per Lara Malsiner: la diciottenne di Ortisei ha flirtato per metà competizione con la top ten, purtroppo nel momento decisivo le è mancato quel quid per raggiungere un risultato di peso, accontentandosi della tredicesima posizione finale. Di certo domani la giovane gardenese potrà provare a rifarsi. Giornata meno fortunata per Elena Runggaldier (37^), lontana dalla zona punti.
Oltre a non aver brillato Seyfarth, in casa Germania anche Ramona Straub (17^) è stata opaca, complice anche un contesto non proprio adatto alle sue caratteristiche. Chi invece avrebbe potuto fare bene sarebbe stata Daniela Iraschko-Stolz, sfortuna per lei che sia stata squalificata per lunghezza irregolare degli sci.
Domani mattina a Premanon si replicherà, inizio ore 11.00.
PREMANON I – HS 90
1. ALTHAUS Katharina (GER) 260.3
2. TAKANASHI Sara (JPN) 250.7
3. KLINEC Ema (SLO) 247.5
4. IAKOVLEVA Lidiia (RUS) 241.2
5. KRIZNAR Nika (SLO) 239.9
6. BOGATAJ Ursa (SLO) 235.4
7. VOGT Carina (GER) 233.5
8. TIKHONOVA Sofia (RUS) 232.5
9. LUNDBY Maren (NOR) 230.4
10. ITO Yuki (JPN) 227.2
Clicca qui per i risultati completi.
Che Katharina Althaus! La tedesca vince gara uno a Premanon
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