In questa rubrica, al termine di ogni tappa, verrà analizzato in 5 punti quanto accaduto nel mondo del biathlon.
1 – Wierer e Vittozzi al top
Grande inizio di stagione per Dorothea Wierer, che grazie ai due secondi posti conquistati nella gara sprint e nell’inseguimento, conquista il pettorale giallo al termine della prima tappa. L’altoatesina, oltre ad un ottimo 48/50 al poligono (96%, con 0 errori nelle due gare chiuse sul podio e 25/25 complessivo a terra), è stata in ciascuna gara la più veloce in assoluto in termini di range time. Qualora Dorothea riuscisse a tenere questa condizione per tutta la stagione, potrà essere sicuramente una seria pretendente alla sfera di cristallo.
Ottime prestazioni sono arrivate anche da parte di Lisa Vittozzi, che pur non essendo riuscita a salire sul podio, è stata l’unica atleta capace di chiudere tutte le 3 gare nelle prime 6 posizioni, mettendo in mostra un ottimo passo sugli sci, e proponendosi anche lei come possibile "contender" per la classifica generale.
2 – Mäkäräinen dominante
Ad essere la favorita assoluta per la conquista della Coppa del Mondo, è però senza dubbio Kaisa Mäkäräinen. La 35enne finnica, dopo aver sbagliato 4 volte nel primo poligono della gara individuale, ha fatto segnare uno straordinario 45/45 nei restanti poligoni del weekend, dominando sia la gara sprint che l’inseguimento. Mäkäräinen è dunque salita a 25 vittorie in carriera, risultando letteralmente dominante nel fondo. Nella gara su due poligoni, la vincitrice della classifica generale della passata stagione, ha infatti inflitto oltre mezzo minuto di distacco a tutte le avversarie nel tempo sugli sci, dimostrando di avere veramente una marcia in più rispetto a tutte le avversarie.
3 – Prima vittoria in carriera per Yuliia Dzhima
Incredibile vittoria nella gara individuale per Yuliia Dzhima. L’ucraina, alla prima vittoria in carriera, era infatti parsa vicino al ritiro in estate. La ventottenne ucraina, è stata brava a trovare lo "0" nella 15 km, riuscendo nell’ultimo giro a resistere al ritorno di un’ottima Monika Hojnisz, che ha chiuso alla piazza d’onore davant alla sorprendente Marketa Davidova. Dzhima, nonostante sia stata perfetta al poligono anche nella sprint e nell’inseguimento, non è però riuscita ad andare oltre la 20° e 24° posizione nelle altre due gare.
4 – Hermann e Kuzmina in difficoltà
Due delle possibili contendenti per la sfera di cristallo, sono apparse molto in difficoltà in questa prima tappa stagionale. Anastasiya Kuzmina, in corsa fino all’ultima gara per la conquista della classifica generale nella passata stagione, è sembrata essere decisamente fuori condizione sugli sci e fallosa al poligono, non riuscendo mai ad entrare nelle 15. Discorso simile si può fare per Denise Herrmann, che se nell’individuale, nonostante i 4 errori al tiro, è stata vicina ai tempi di Mäkäräinen chiudendo in 29° posizione, nella sprint non è stata in grado nemmeno di qualificarsi per la gara ad inseguimento, chiudendo 62°.
5 – Inseguimento da record
La gara ad inseguimento è stata storica dal punto di vista statistico. Mai nella storia, neanche in ambito maschile, era successo che le prime 4 atlete classificate chiudessero tutte con 0 errori al poligono una gara ad inseguimento. Impressionante anche la percentuale complessiva che hanno avuto tutte le partecipanti alla gara (1006/1120 con 89,8% complessivo per le 56 atlete al traguardo).