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Salto

Ryoyu Kobayashi vince per dispersione la seconda gara di Nizhny-Tagil

Un dominio incontrastato è quello instaurato da Ryoyu Kobayashi nella Coppa del Mondo maschile di salto con gli sci: nella serata di Nizhny-Tagil il nipponico ha archiviato il terzo successo ed il quinto podio stagionale  su cinque competizioni disputate, numeri che molto probabilmente verranno ribaditi nelle prossime settimane, salvo incidenti di percorso.
La superiorità quest’oggi è stata netta e mai in discussione, un po’ come capitato lo scorso week-end in quel di Ruka: il ventiduenne di Hachimantai ha fatto registrare il miglior punteggio in ambedue le serie di gara, nella prima di poche lunghezze a causa del grande equilibrio collettivo, nella seconda con un margine sontuoso considerando il contesto in cui si è gareggiato.
Alla fine il più giovane dei fratelli Kobayashi ha realizzato salti da 132.5 e 133.5 metri con condizioni del vento tutto sommato in linea, se non peggiori, con coloro che hanno provato ad impensierirlo: Johann Andre Forfang, Piotr Zyla e Kamil Stoch.
Il norvegese, grazie ad una prima prestazione da 132.5 metri che gli è  valsa la seconda piazza parziale, si è riconfermato nella seconda serie (130 metri) difendendosi dal ritorno dei polacchi. Alla fine il distacco dal vincitore si è attestato sulle 13.9 lunghezze, mentre il margine sui mitteleuropei è stato di pochi decimi. Tutto ciò è valso un primato al ventitreenne di stanza a Trondheim, ovvero quello di più podi ottenuti nella località russa, attualmente quattro.
Ha completato la top three, confermando un rendimento mai visto in carriera, Zyla: il trentunenne di Wisla è  stato quello tra gli atleti di vertice ad aver avuto più problemi nel primo salto, chiuso alla decima piazza (126 metri); nel momento decisivo tuttavia il secondo polacco più blasonato in attività ha realizzato il secondo punteggio, grazie ad una performance da 133 metri, che gli ha consentito di realizzare una rimonta da favola di ben 7 posizioni.
Dunque quarto posto, comunque positivo, per il detentore della sfera di cristallo: Stoch non ha mai gradito granché questo contesto di gara ed in parte l’ha confermato quest’oggi, poiché ha sempre realizzato salti pregevoli e di sostanza (entrambi da 129.5 metri), ma non è mai riuscito ad avere quel quid per riuscire a piazzarsi alle spalle di Kobayashi, che sarebbe stato in ogni caso irraggiungibile. Rimane di certo il miglior inizio di sempre di una stagione, quindi in prospettiva se la potrà giocare con tutti.
Decisamente più attardati, nell’ordine dei venti punti dal leader, gli altri atleti: Karl Geiger – quinto – ha avuto un andamento molto simile a quello di Zyla, compiendo una bella rimonta dall’undicesima posizione di metà gara, in ogni caso ce lo si aspettava più vicino al podio. Sesto posto e miglior risultato della carriera per Antti Aalto che ha costruito la sua fortuna nella prima serie, per poi difendersi nella seconda – non come altri atleti a rischio nella sua stessa situazione.
Hanno infatti realizzato grandi rimonte tutti coloro che hanno completato la top ten, complici controprestazioni di coloro che ben avevano figurato nella prima serie, certo non aiutati da un vento infido: Anders Fannemel è passato dalla 12^ alla settima piazza, il padrone di casa Evgeniy Klimov dalla 13^ all’ottava, Robert Johansson dalla 17^ alla nona e Markus Eisenbichler dalla 20^ alla decima. Tra questi lascia ben sperare la performance del russo che evidentemente ha patito oltremodo le strane condizioni di Ruka, ma potrebbe essere già di ritorno sulla stabilità tecnica di Wisla.
Chiaramente  se ci sono state tante rimonte ci saranno stati altrettanti sprofondamenti in classifica: i più sonori sono sicuramente quelli di Stefan Kraft (da 4° a 20°) e Stephan Leyhe (da 8° a 25°), certo anche Killian Peier (da 7° a 12°, comunque career-best), Domen Prevc (da 3° a 14°) e Kevin Bickner (da 9° a 26°) avrebbero gradito confermarsi sul medesimo livello della prima manche.
Detto degli alti e bassi, invece alcuni atleti si sono espressi con costanza di rendimento, seppur non di vertice: Andreas Wellinger (13°) ha confermato un range di classifica in linea con Wisla, Ruka gara uno e la competizione di ieri e a questa luce il podio di Ruka gara due appare un exploit isolato; Daniel Andre Tande (21°) ha raccolto punti per la seconda volta in stagione, facendo intravedere una crescita; mentre è più normale un parziale passaggio a vuoto per un teenager come Timi Zajc (24°).
La stagione dell’Italia dello sci nordico è cominciata più che positivamente, compreso nel salto maschile: Alex Insam per la seconda competizione su tre disputate ha fatto breccia in zona punti, classificandosi alla 27^ piazza. In due week-end di apparizioni il gardenese ha già fatto meglio che nell’intera passata stagione, il che non è affatto male.
Fuori dalla top 30 quest’oggi troviamo nomi blasonati: Jernej Damjan (35°), Stefan Hula (36°), Halvor Egner Granerud (37°) ed una serie di austriaci, capitanati dal più blasonato Gregor Schlierenzauer (45°). Invece non hanno nemmeno superato la qualificazione Jakub Wolny (55°), Anze Lanisek (56°) e Zak Mogel (58°).
La classifica generale della Coppa del Mondo non può che sorridere a Kobayashi che ora comanda con 420 punti, inseguito dai rivali odierni Zyla (285), Stoch (276) e Forfang (255).
Il massimo circuito fa ora ritorno nell’Europa continentale per affrontare la ventosa tappa di Titisee-Neustadt, cittadina collocata nel cuore della Foresta Nera: venerdì 7 dicembre alle ore 18.00  è in  programma la qualificazione alla gara individuale di domenica 9, mentre sabato 10 si disputerà un team event dal dubbio interesse.
NIZHNY-TAGIL II – HS 134
1. KOBAYASHI Ryoyu (JPN) 273.1
2. FORFANG Johann Andre (NOR) 259.2
3. ZYLA Piotr (POL) 258.9
4. STOCH Kamil (POL) 257.8
5. GEIGER Karl (GER) 248.7
6. AALTO Antti (FIN) 246.6
7. FANNEMEL Anders (NOR) 246.5
8. KLIMOV Evgeniy (RUS) 243.2
9. JOHANSSON Robert (NOR) 238.0
10. EISENBICHLER Markus (GER) 236.9 Clicca qui per i risultati completi.

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