La terza gara stagionale di Coppa del Mondo di salto speciale, la seconda consecutiva sul Rukatunturi, ha regalato uno spettacolo dalla bellezza stordente, proponendo una seconda serie di livello mostruoso. Ad imporsi, in Ostrobotnia settentrionale, è stato ancora una volta uno stratosferico Ryoyu Kobayashi (al secondo successo e terzo podio stagionali, su tre gare disputate), che ha rifilato, in una competizione caratterizzata da (non esagerato) vento frontale (1 m/s nella seconda serie per i top), oltre 20 punti di distacco a due califfi della disciplina come Andreas Wellinger (campione olimpico) e Kamil Stoch (forse il più grande di sempre), che, da par loro, avevano eseguito in modo sublime.
Il 22enne da Hachimantai ha fatto il vuoto in entrambe le serie, vincendole con facilità quasi imbarazzante (miglior misura e punteggio con ambo i salti). Nella seconda, il nipponico si è permesso addirittura il lusso di atterrare a 147.5 metri (dopo i 140 del primo salto), più di chiunque altro in giornata, partendo da 2 stanghe più in basso (8 contro 10) dell’intera concorrenza. Un autentico marziano, dunque, sul trampolino finnico, in grado di eseguire due salti quasi perfetti: quota stellare ed angolo perfetto in uscita dal dente, fluidità sui primi 30 metri e fase di volo eccezionale, favorita anche dalla portanza di una tuta giapponese estremamente performante. Un pacchetto completo celestiale, che ha annichilito una concorrenza stellata.
Andreas Wellinger e Kamil Stoch, infatti, anche se sembra paradossale leggendo i meri numeri della classifica, hanno mostrato una versione di loro stessi catalogabile tra l’ottimo e l’eccellente, pagando, tuttavia, dazio (anche in modo pesante) rispetto all’ingiocabile asiatico. Il tedesco, secondo (anche lui sia nella prima che nella seconda serie, atterrando a 136 m e 145.5 m), ha sciorinato tutto il suo talento, trovando grande quota e mostrando fluidità d’esecuzione, il tutto sublimato da un’ottima fase d’atterraggio. Esecuzione superba, valida, però, solo per la seconda piazza. Discorso analogo per il fuoriclasse polacco, atterrato a 136.5 e 144 m. Il ragazzo di Zakopane può comunque sorridere oltremodo, visto che in carriera non aveva mai iniziato una stagione con tale, fantastico, stato di forma.
Quarta piazza per un Domen Prevc rigenerato dalla bella prestazione di ieri, ed a proprio agio, ancor più con vento frontale (e velocità di stacco alte abbastanza affinchè lo sloveno riesca ad esprimersi al meglio), sul Rukatunturi. Il giovane, classe ’99, ha confermato di avere qualità aerodinamiche con pochi eguali nel circuito, veleggiando a 136.5 m e 142.5 m, riuscendo così a tenere alle proprie spalle i brillantissimi Piotr Zyla (quinto) e Stephan Leyhe (sesto), che hanno ribadito di essere in una condizione invidiabile, issandosi nuovamente nelle zone più nobili della graduatoria.
Settima piazza per un Robert Johansson in palla, ma ancora con margine rispetto ai migliori momenti della passata stagione, con in scia un Karl Geiger in grande spolvero, e due big del circuito come Forfang (meno esplosivo rispetto al recente passato, e più alla ricerca della ‘traiettoria’, a discapito, probabilmente eccessivo della quota in uscita dal dente) e Stephan Kraft, che hanno pagato quasi 50 punti a Ryoyu Kobayashi.
Da rimarcare le prove solide di Jakub Wolny (13esimo), ormai presenza fissa nella top20, e Manuel Fettner (15esimo), in una forma che non gli si vedeva da tempo. Degna di nota anche la fantastica 19esima posizione dell’estone Artti Aigro, in grado di eseguire due salti notevoli. Lontano, invece, dai vertici, il vincitore della prima gara dell’anno, il russo Evgeniy Klimov, che ha chiuso in 23esima piazza. Assenti, ovviamente, anche oggi, gli azzurri.
Il circo del salto si sposta ora a Nizhny Tagil, dove nel prossimo weekend andranno in scena due prove individuali.
RUKA II – HS 142
1. KOBAYASHI Ryoyu (JPN) 310.4
2. WELLINGER Andreas (GER) 288.4
3. STOCH Kamil (POL) 285.4
4. PREVC Domen (SLO) 274.8
5. ZYLA Piotr (POL) 274.0
6. LEYHE Stephan (GER) 268.9
7. JOHANSSON Robert (NOR) 268.0
8. GEIGER Karl (GER) 267.4
9. FORFANG Johann Andre (NOR) 264.8
10. KRAFT Stefan (AUT) 264.3
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Ryoyu Kobayashi concede il bis a Ruka, dimostrandosi ingiocabile per la concorrenza
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