Nella stagione 2017-18, Alexander Bolshunov aveva dovuto attendere le finali di Falun per cogliere la prima vittoria in Coppa del Mondo; quest’anno, il russo si è bloccato invece già nella prima gara, la sprint a tecnica classica di Ruka. È inevitabile, però, cominciare il racconto della tappa inaugurale di Coppa dal primo dei battuti, Johannes Høsflot Klæbo.
Il norvegese, detentore della sfera di cristallo, era stato capace di dominare le qualificazioni, di vincere il quarto di finale che lo opponeva a Erik Brandsdal, secondo tempo al mattino, e poi di precedere di stretta misura lo stesso Bolshunov in semifinale. Nell’atto conclusivo, Klæbo si è tenuto sulle code del russo nella prima metà di gara, per poi scatenarsi nel tratto in salita e scavare un solco che sembrava incolmabile per gli avversari.
Sul rettilineo finale, Bolshunov è riuscito a ricucire buona parte dello strappo, ma non sarebbe probabilmente riuscito a completare la rimonta se Klæbo non avesse compiuto un’ingenuità decisiva: si è voltato dalla parte sbagliata per controllare il rivale, e soprattutto, non vedendolo, si è rialzato. Soltanto quando si è girato dall’altro lato il norvegese si è reso conto di quanto il russo si fosse avvicinato, e a quel punto era troppo tardi per rilanciare l’azione.
Più indietro, il podio è stato completato da Brandsdal, il solo a contenere il distacco dai primi due. A 3 secondi dal vincitore è giunto Emil Iversen, quarto e capace di precedere Gleb Retyvikh, quinto, e Sondre Turvoll Fossli, sesto, tutti lontani dall’impensierire gli uomini da podio.
Il debutto stagionale di Federico Pellegrino, unico italiano in grado di superare le qualificazioni, si è esaurito in semifinale. L’azzurro ha superato i quarti con un secondo posto alle spalle di Bolshunov, conquistato grazie a una spaventosa accelerazione in salita. In semifinale, il valdostano ha tentato di replicare l’exploit, dopo avere approcciato l’ascesa in ultima posizione. Il traffico lo ha però costretto a imboccare una scomoda linea esterna, che lo ha costretto a un rallentamento decisivo prima dell’ultima curva. Pellegrino, a cui sarebbe stato sufficiente un quarto posto per il ripescaggio, ha così chiuso quinto la sua batteria e si è piazzato nono nella graduatoria finale.
CLASSIFICA FINALE
1. Alexander BOLSHUNOV 2:29.35
2. Johannes Høsflot KLAEBO +0.31
3. Erik BRANDSDAL +1.35
4. Emil IVERSEN +3.04
5. Gleb RETYVIKH +3.86
6. Sondre Turvoll FOSSLI +4.85
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