Più spettacolo in una competizione su singola serie che nell’intero opening di Wisla, ma gli affari commerciali non seguono queste logiche. Quest’oggi a Ruka, stazione sciistica nei pressi della città finlandese di Kuusamo, è stata disputata la seconda gara individuale stagionale della Coppa del Mondo maschile di salto speciale 2018-19 e si è registrato il primo vero e proprio boom dell’annata di prestazioni oltre l’ordinario.
In un contesto dalle bassissime velocità di stacco, a causa della stanga bassa imposta dalla bufera di vento frontale che perseguita il Rukatunturi dagli scorsi giorni, è emerso prepotentemente l’astro nascente del movimento nipponico: Ryoyu Kobayashi.
Il fresco ventiduenne rappresentante della multinazionale Tsuchiya Home ha colto la prima vittoria della carriera nel massimo circuito al termine di un salto a dir poco eccezionale, portato a termine a metri 138.5 con complessivamente soltanto mezzo metro al secondo di brezza favorevole, una delle meno intense dell’intera giornata odierna.
Ciò che più impressiona dell’evoluzione tecnica del giovane giapponese è la sensibilità in fase di volo acquisita negli ultimi tempi, che abbinata alla proverbiale forza in fase di stacco dal trampolino, crea un connubio inarrivabile anche per un Kamil Stoch in versione extra lusso.
Infatti il trentunenne detentore della sfera di cristallo ha dovuto inchinarsi al più giovane dei fratelli Kobayashi per soli 2.1 punti, accontentandosi della piazza d’onore, seppur abbia eseguito una performance in linea con quelle del marzo d’oro dello scorso anno, essendo atterrato a 140.5 metri. I primi due atleti classificati sono andati ben oltre l’immaginabile per la fine del mese di novembre, considerando che difficilmente la forma è già quella dei giorni migliori, dunque aspettiamoci faville per le competizioni a venire.
Sul terzo gradino del podio, staccato di ben 7 lunghezze da Kobayashi, si è piazzato un altro polacco e coetaneo di Stoch: Piotr Zyla. L’atleta originario di Wisla ha confermato le voci che lo vedono come uno dei possibili crack dell’inverno appena cominciato in virtù di un salto da 136 metri con leggermente più vento del vincitore ed in tal modo ha tolto il sogno del ritorno col botto a Domen Prevc.
Si, proprio Domen Prevc, il talento sloveno e fratello d’arte che negli ultimi 22 mesi si era smarrito completamente dopo un inizio di stagione 2016-17 coi fiocchi: i quasi 2 m/s di vento frontale trovati al momento del proprio salto gli hanno permesso di supplire ai limiti tecnici in fase di stacco e l’eccellente qualità in fase di volo gli ha permesso di raggiungere l’incredibile misura di 146 metri; il mancato telemark però gli ha tolto pesantissimi punti che infine gli sono valsi un’agrodolce quarta moneta.
Quinto posto, al termine di uno dei migliori gesti atletici di giornata, per Karl Geiger: l’elevatissima velocità generata in in-run, preludio di un salto da 135 metri con vento non così favorevole, gli ha permesso di accomodarsi ad un solo decimo di punto dal diciannovenne sloveno ed a sua volta di precedere di un’altrettanta inezia il bulgaro Vladimir Zografski, sesto ed al miglior risultato della carriera frutto di oltremodo favorevoli condizioni meteo.
Dopo Kobayashi, Stoch, Zyla e Geiger, soltanto un altro atleta si è riconfermato nella top ten e questi è il giovanissimo sloveno Timi Zajc – settimo e sempre più in crescita – che ha preceduto uno sfortunato Robert Johansson. Il norvegese ha trovato soltanto 0.5 m/s di vento frontale e, date le sue caratteristiche tecniche, ha ottenuto un risultato di elevato spessore, indice di una forma notevole.
Hanno chiuso i migliori 10 un solido Andreas Wellinger ed un altro sloveno, Anze Lanisek. Il tedesco, considerando la terribile caduta di qualche stagione fa proprio su questo impianto, ha dato buone risposte, mentre il ventiduenne tesserato per lo sci club di Menges è tornato a fare capolino tra le posizioni di vertice dopo diverso tempo, complice sicuramente un Eolo oltremodo clemente.
A ridosso della top ten ci sono da segnalare un paio di piazzamenti interessanti: undicesimo si è classificato Jakub Wolny, sempre più nel cuore delle dinamiche dei vertici della squadra polacca anche in un contesto non amico delle sue caratteristiche tecniche, mentre Gregor Schlierenzauer – dodicesimo – è stato il miglior austriaco anche grazie al buon vento trovato, in linea con quello dei vari Prevc, Zografski e Lanisek.
Risultato di fondamentale importanza per il salto ceco è stato quello di Lukas Hlava (18°) che è riuscito ad entrare nei migliori 55 del World Ranking List e consentirà verosimilmente alla propria squadra di avere un terzo atleta spesato dalla tournee dei quattro trampolini in poi. Primi punti della carriera per il più giovane in gara Zak Mogel (24°), esordio positivo dopo due anni di stop per Severin Freund (29°) che potrà soltanto crescere nel rendimento da qui sino agli appuntamenti clou della stagione.
Veniamo infine alle note dolenti odierne, definite nella maggior parte dei casi da raffiche di vento sfavorevole che non hanno dato scampo viste le bassissime velocità di stacco: nonostante l’ottima forma dimostrata la scorsa settimana, Stephan Leyhe non è andato oltre il 16° posto, ma ancora peggio è andata a Evgeniy Klimov (31°), Antti Aalto (32°) e Dawid Kubacki (35°); invece non sono riusciti a riscattare un opening sottotono i vari Richard Freitag (21°), Stefan Kraft (26°), Daniel Andre Tande (33°), Andreas Stjernen (42°) e Michael Hayboeck (55°), dai quali ci si aspetta sempre un rendimento decisamente superiore.
Ricordiamo che nessun saltatore italiano è presente nella tappa di Ruka in quanto sono in corso degli allenamenti sul trampolino innevato di Wisla in vista dei prossimi appuntamenti.
Nella giornata di domani terminerà il classico week-end finlandese di inizio stagione: a partire dalle ore 17.00 comincerà la seconda competizione individuale in programma.
RUKA I – HS 142
1. KOBAYASHI Ryoyu (JPN) 142.0
2. STOCH Kamil (POL) 139.9
3. ZYLA Piotr (POL) 135.0
4. PREVC Domen (SLO) 133.6
5. GEIGER Karl (GER) 133.5
6. ZOGRAFSKI Vladimir (BUL) 133.4
7. ZAJC Timi (SLO) 131.8
8. JOHANSSON Robert (NOR) 129.9
9. WELLINGER Andreas (GER) 129.8
10. LANISEK Anze (SLO) 126.8
Clicca qui per i risultati completi.
Gara spettacolare a Ruka: prima vittoria in carriera per Ryoyu Kobayashi!
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