Lo scorso 22 settembre Sovere ha nuovamente abbracciato i big dello sci di fondo italiano, che si sono sfidati nell’ottava edizione del Trofeo Penne Nere, sfidando anche gli atleti della nazionale francese. È stato un evento particolare rispetto al passato perché, per festeggiare i cinquant’anni del Gsa Sovere, gli organizzatori hanno deciso di far arrivare la gara direttamente a Sovere, dove era solita partire, anziché a Bossico come da tradizione. È cambiata anche la tecnica, visto che Pellegrino e gli altri si sono sfidati in skating anziché in classico.
«È stata un’esperienza positiva al cento per cento – ha affermato l’organizzatore Daniele Martinelli, ex fondista azzurro, intervistato da Fondoitalia – l’adesione è stata altissima come sempre e il livello dei concorrenti sta crescendo anno dopo anno». Proprio grazie alla sue conoscenze, Martinelli è riuscito a portare negli anni grandi atleti nella località bergamasca: «Ho fatto parte della squadra b della nazionale, ho vestito la tuta delle Fiamme Gialle, quindi conosco molte persone dell’ambiente. Grazie alla mia amicizia con Gal, per esempio, sono riuscito a mettermi in contatto con la Francia e portare qui la loro nazionale. Qualche anno fa, invece, abbiamo ospitato anche campioni come Cologna e Chernousov. Voglio però sottolineare che non sarei riuscito ad arrivare a questo punto senza l’aiuto degli sponsor, in particolare la Selenia Metalli di Marino Pegurri, ex biatleta, e l’Elettrodotti Cantamessa di Sergio Vigani, sponsor tra gli altri di Mirco Bertolina, Elisa Brocard e Martina Bellini».
Martinelli ha poi raccontato come nacque l’idea di organizzare una gara in salita da Sovere a Bossico: «Quando venne a mancare un mio amico, che stava insegnando a mio figlio a sciare, ho pensato di organizzare una gara in suo onore e nello stesso momento Marino Pegurri e Sergio Vigani mi hanno assicurato il loro appoggio, così ho preso coraggio e dato il via a questa avventura. Anno dopo anno stiamo migliorando».
Nell’ultima edizione, vinta da Federico Pellegrino ed Elisa Brocard, il percorso è cambiato: «Volevamo festeggiare in questa maniera i cinquant’anni del Gsa Sovere facendo arrivare la gara in paese. Gli atleti hanno apprezzato moltissimo il nuovo percorso e si sono viste delle medie di velocità altissime. Nella prossima stagione, però, credo proprio che torneremo al classico percorso in salita e in tecnica classica, così da offrire nuovamente un panorama spettacolare sul lago di Iseo. Abbiamo già iniziato a lavorare in vista della prossima stagione grazie all’enorme impegno di Lidia Mafessanti».
Martinelli, inoltre, vorrebbe far diventare la Sovere-Bossico competitiva anche il titolo italiano: «È un nostro obiettivo e inoltreremo presto la domanda alla federazione, anche perché arrivando verso fine settembre, questa gara è un ottimo punto di riferimento per gli atleti, che vogliono capire a che punto sono. Inoltre c’è sempre tanta passione lungo le strade, perché nella bergamasca il fondo è molto sentito. Anche quest’anno abbiamo ricevuto tanto entusiasmo da parte della gente, degli atleti, di sponsor e tifosi. Hanno vinto grandi fondisti e i tifosi hanno apprezzato. Poi qui abbiamo avuto anche l’onore di ospitare il Centro Sportivo Carabinieri, rimasto nella nostra zona ad allenarsi».
Daniele Martinelli: “La Sovere-Bossico è un punto di riferimento per i fondisti italiani”
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