Venerdì e sabato ad Hakuba andrà in scena la quinta tappa del Summer Grand Prix maschile. Rispetto al passato è stato deciso di disputare entrambe le competizioni nella serata giapponese, in maniera tale da averle ambedue a metà giornata in Europa, evitando così una gara in nottata.
Tantissime le assenze. Eccezion fatta per il Giappone padrone di casa, solo la Russia si presenta a ranghi compatti. Sono infatti presenti solo tre dei primi dieci della corrente classifica generale del Summer GP: Evgeni Klimov, Killian Peier e Daniel Huber.
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In questo 2018 la località della prefettura di Nagano festeggia un ventennale. Infatti è entrata nel calendario del Summer Grand Prix nell’ormai lontano 1998 e da allora non ne è più uscita, eccezion fatta per una parentesi durata un biennio a inizio XXI secolo.
Come di consueto si gareggerà sull’Hakuba jampu kyōgijō (K120/HS131) costruito all’inizio degli anni ’90 allo scopo di ospitare le competizioni dei XVIII Giochi Olimpici invernali, rivelatisi trionfali per il movimento giapponese.
Proprio su questo trampolino l’8 febbraio 1998 il quartetto formato da Takanobu Okabe, Hiroya Saito, Masahiko Harada e Kazuyoshi Funaki vinse la medaglia d’oro nel team event, raggiungendo quello che in Giappone viene considerato il punto più alto nella storia del movimento. Una settimana dopo, nella competizione individuale, vi fu un’altra apoteosi. Funaki vinse l’oro e Harada il bronzo.
Con Nagano 1998 passata in archivio, l’utilizzo invernale dei trampolini di Hakuba è stato marginale (complessivamente si contano solo 6 prove di Coppa del Mondo, l’ultima delle quali nel 2004). In compenso sono diventati tappa fissa estiva, ospitando la bellezza di 35 gare di Summer Grand Prix, più di qualunque altra località. Il primato è figlio del fatto di aver sovente organizzato due competizioni individuali in tutte le stagioni.
A dispetto dell’elevatissimo numero di prove tenutesi, nessun saltatore è ancora riuscito a imporsi più di due volte! Sono invece ben nove gli atleti capaci di bissare un successo. Tra essi quattro sono ancora in attività. Si tratta di Simon Ammann (entrambi nel 2008), Andreas Wank (ambedue nel 2012), Noriaki Kasai (2009 e 2013) e Junshiro Kobayashi (doppietta nel 2017).
Vantano invece un’affermazione singola Janne Ahonen (2000), Shohei Tochimoto (2007), Robert Kranjec (2009), Daiki Ito (2010), Kamil Stoch (2010), Krzysztof Biegun (2013), Jernej Damjan (2013 ex aequo con Kasai), Kento Sakuyama (2015), Anders Fannemel (2016) e Taku Takeuchi (2016).
Dunque sono 14 gli uomini in attività ad aver già vinto almeno una gara da queste parti. Se si allarga il discorso ai podi, il numero sale addirittura a 25!
7 – KASAI Noriaki [JPN] (2-0-5)
6 – AMMANN Simon [SUI] (2-2-2)
5 – TAKEUCHI Taku [JPN] (1-2-2)
4 – ITO Daiki [JPN] (1-3-0)
3 – AHONEN Janne [FIN] (1-2-0)
3 – DAMJAN Jernej [SLO] (1-1-1)
3 – KUBACKI Dawid [POL] (0-2-1)
2 – WANK Andreas [GER] (2-0-0)
2 – KOBAYASHI Junshiro [JPN] (2-0-0)
2 – TOCHIMOTO Shohei [JPN] (1-1-0)
2 – KRANJEC Robert [SLO] (1-1-0)
2 – STOCH Kamil [POL] (1-0-1)
2 – SAKUYAMA Kento [JPN] (1-0-1)
2 – FANNEMEL Anders [NOR] (1-0-1)
2 – ZYLA Piotr [POL] (0-2-0)
2 – TANDE Daniel-Andre [NOR] (0-1-1)
1 – BIEGUN Krzysztof [POL] (1-0-0)
1 – TEPES Jurij [SLO] (0-1-0)
1 – HAUER Joachim [NOR] (0-1-0)
1 – GANGNES Kenneth [NOR] (0-1-0)
1 – KOBAYASHI Ryoyu [JPN] (0-1-0)
1 – KOZISEK Cestmir [CZE] (0-0-1)
1 – WELLINGER Andreas [GER] (0-0-1)
1 – MURANKA Klemens [POL] (0-0-1)
1 – LANISEK Anze [SLO] (0-0-1)
PROGRAMMAZIONE TELEVISIVA
Venerdì 24: Gara I, ore 11.30 – Eurosport (Diretta)
Sabato 25: Gara II, ore 11.30 – Eurosport (Diretta)