Nella tarda mattinata europea dal Kazakistan era arrivata la notizia del ricovero “in serie condizioni” dell’atleta dopo essere stato accoltellato alla coscia destra. Ten aveva subito la recisione dell’arteria femorale e aveva perso tre litri di sangue. Trasportato in ospedale, i medici non sono riusciti a salvargli la vita. Nel giro di un paio d’ore è infatti arrivato il drammatico annuncio della sua morte.
Stando alle prime informazioni, l’aggressione sarebbe avvenuta in pieno centro ad Almaty attorno alle ore 15.00 locali (le 11.00 in Italia). Lo sfortunato pattinatore avrebbe colto sul fatto due uomini intenti ad armeggiare con la sua auto. Si sarebbe generato un alterco, conclusosi con il fatale accoltellamento del venticinquenne.
Nato in Kazakistan, ma di chiare origini coreane, Denis Ten era uno dei pattinatori artistici più talentuosi nel panorama mondiale e gli infortuni che lo hanno pesantemente condizionato negli ultimi anni non avevano offuscato la sua fama. Nel suo palmares figurano la medaglia di bronzo ai Giochi olimpici di Sochi 2014, nonché due medaglie ai Mondiali (argento nel 2013, bronzo nel 2015) e il trionfo al Four Continents 2015.
Peraltro la sua morte, oltre a essere un’immane tragedia sul piano umano, lo è anche sul piano sportivo per l’intera nazione asiatica. Infatti Ten era uno dei soli cinque atleti kazaki capaci di conquistare una medaglia olimpica ai Giochi invernali.
Gli sport invernali piangono il tragico assassinio di Denis Ten
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