Nella Squadra B che si sta allenando in questi giorni in Val Martello agli ordini di Alex Inderst e Samantha Plafoni è presente anche Patrick Braunhofer, ancora Junior essendo classe 1998. I tecnici azzurri gli hanno dato fiducia, ritenendolo un talento su cui investire per il futuro e mettere già alla prova con i più grandi. Ovviamente il giovane atleta del CS Carabinieri è molto felice per questo riconoscimento che gli è stato dato al termine di un anno nel quale ha vinto due titoli italiani individuali e un argento europeo in staffetta. L’abbiamo intervistato: ecco cosa ha affermato il classe 1998.
Ciao Patrick. Che effetto ti fa essere entrato a far parte della Squadra B nonostante tu sia ancora Junior?
«Non riesco a descrivertelo perché non me lo sarei mai aspettato. Potevo immaginare una cosa del genere per Irene (Lardschneider, ndr), ma mai avrei pensato di avere anch’io questa opportunità. Sono contento perché potrò allenarmi insieme a buona parte del gruppo con cui l’ho fatto negli ultimi tre anni, perché siamo molto uniti e lavoriamo bene insieme».
La fiducia dei tecnici ti mette maggiori responsabilità?
«In realtà avrei sentito le stesse responsabilità anche se mi fossi ritrovato nel gruppo degli Junior. Sono contento perché mi trovo molto bene con questi allenatori, sono persone con cui si può parlare ed è una cosa importante per una squadra. Ovviamente sento una maggior pressione, come ovvio che sia quando si sale di livello».
Ti farebbe piacere esordire anche in IBU Cup?
«Sicuramente sarei curioso di mettermi alla prova in quel circuito ma so che l’esordio non sarà così scontato perché mi trovo in un gruppo forte. Inoltre anche gli atleti della Squadra A potrebbero gareggiare a volte in IBU Cup, senza dimenticare coloro che si alleneranno con i rispettivi corpi sportivi e saranno determinati a prendersi un posto. Ho comunque sempre la Coppa Junior nella quale cercherò di confermarmi con ottimi risultati».
Agli Europei hai vinto l’argento in staffetta e hai sfiorato un’altra medaglia nell’individuale. Sei felice di come è andata la stagione?
«La medaglia di squadra nella staffetta mista è stata perfetta, anche perché quel giorno ero in splendida forma. A inizio stagione non mi sentivo benissimo sugli sci, mentre sono cresciuto tanto al poligono, come velocità e sicurezza. Sono contento di come è andata lì agli Europei e la stagione in generale, anche se ho ancora un margine per fare il salto di qualità. Peccato per il bronzo nell’individuale sfuggito per un nulla ma il biathlon è anche questo. Per tutto quello che ho fatto voglio ringraziare i miei allenatori in nazionale e il Centro Sportivo Carabinieri che mi sostiene sempre».
Dove ritieni di dover migliorare?
«Un biatleta deve sempre lavorare per migliorare al tiro perché all’inizio di ogni stagione non sai mai da dove riparti. Per il resto dovrò fare il salto di qualità soprattutto dal punto di vista fisico per trovare costanza nel fondo».
Con l’ingresso in Squadra B hai già salito il primo gradino della tua carriera.
«Si, sono super soddisfatto di aver fatto il mio primo passo nel lungo percorso che mi aspetta. Io do sempre il meglio di me in ogni allenamento, poi se questo basterà per raggiungere dei risultati sarò felice. Voglio essere sempre consapevole a fine stagione di aver dato il massimo».
Patrick Braunhofer, uno junior in Squadra B “Ho ancora margini per il salto di qualità”
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