Anche Karin Oberhofer ha deciso di porre fine alla propria carriera agonistica. Lo ha annunciato la stessa trentaduenne altoatesina tramite un post su Facebook:
"Ovunque tu vada, vai con tutto il tuo cuore…
Oggi mio figlio compie 10 mesi e proprio oggi, dopo tanti anni dedicati al biathlon, ho deciso di chiudere la mia carriera agonistica.
La motivazione e il piacere che provo nel praticare il biathlon è ancora grande, ma con oggi scelgo di dedicarmi alla famiglia perché mi sento soddisfatta e orgogliosa dei risultati che ho raggiunto e di tutto quanto ho vissuto fino a qui.
Spesso viviamo troppo nel passato o abbiamo paura del futuro, dimenticando completamente di godersi il presente.
Questa "pace interiore" indescrivibile che il piccolo Paul mi dà dalla sua nascita è bella da provare e voglio godere ogni singolo giorno e istante con lui.
Non è una decisione semplice, ma so che è il momento di iniziare qualcosa di nuovo e fidarsi del fascino di un nuovo inizio di vita.
GRAZIE con tutto il cuore alla mia famiglia, agli amici, ai parenti, ai FAN, al C.S. Esercito e ai miei sponsor di tutti questi anni passati, per il vostro aiuto e per il vostro supporto.
La cosa più bella al mondo è amare ed essere amati. Senza tanti proclami vi vorrei dare questa notizia. Queste parole arrivano dal mio cuore e a tutti voi che mi avete seguito e aiutato in questi anni auguro solo il meglio.
Grazie,
Karin"
Dunque smette una delle biathlete italiane più titolate di sempre. La sua stagione di grazia rimane il 2014-’15, anno in cui concluse decima la classifica generale di Coppa del Mondo e conquistò 2 podi.
Il secondo posto nella sprint di Hochfilzen e soprattutto la medaglia di bronzo nella mass start dei Mondiali di Kontiolahti, all’epoca primo podio iridato azzurro a livello individuale in campo femminile.
Podi che potrebbero anche diventare tre, in attesa delle decisioni del Tas in merito al caso di Olga Vilukhina. Se venisse squalificata dalla sprint olimpica di Sochi 2014, Oberhofer – piazzatasi quarta – verrebbe promossa al bronzo.
In ogni caso la trentaduenne della Valle Isarco ha già una medaglia olimpica al collo, quella conquistata proprio a Sochi nella staffetta mista.
A proposito di gare a squadre, non va dimenticato come l’atleta del centro sportivo esercito abbia fatto parte del quartetto che il 13 dicembre 2015 conquistò la prima (e tutt’ora unica) vittoria dell’Italia in una staffetta femminile.
Karin Oberhofer dice basta: “Oggi scelgo di dedicarmi alla famiglia”

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