Fino alla metà degli anni ’80 lo sci di fondo era uno sport semplice da programmare per atleti e appassionati. Vi erano tre sole competizioni individuali: 15km, 30km e 50km, a cui si aggiungeva la staffetta. Le donne invece si confrontavano sulle distanze dei 5, 10 e 20 km.
Tuttavia, con l’introduzione tecnica a skating, i format si sono automaticamente moltiplicati per due, con introduzione della rotazione nelle grandi manifestazioni, cosa che accade ancora oggi in Olimpiadi e Mondiali
Poi sul finire degli anni ’80 sono state introdotte la gundersen disputate in due giorni e, con l’avvento del XXI secolo, hanno fatto la loro comparsa le sprint. Come se non bastasse dal 2005 la FIS ha cominciato a introdurre a ripetizione nuovi scenari (skiathlon, mass start, minitour e tour de ski ecc. ecc.) creando una miriade di nuovi format, a volte con regole confusionarie.
Guardare il calendario dell’ultimo quadriennio olimpico è emblematico. Lo schedule è un tourbillon di format e distanze diverse, che ha generato un certo distacco del pubblico verso la disciplina.
Conscia di questa situazione, la scorsa estate la Fis ha istituito una commissione atta a ottimizzare il calendario e proporre format definiti che dovrebbero durare nel lungo periodo.
Il risultato è stato quanto partorito dalla Commissione FIS durante il meeting d’autunno. Un pacchetto di modifiche con l’intento di rendere più semplici e leggibili i format. Ovvero l’abolizione dello skiathlon, il ritorno della gundersen in 2 giorni, la cancellazione delle sprint con tecnica classica e l’inserimento di gobbe e salti in quelle a skating, nonchè la trasformazione della team sprint in una prova mista uomini/donne e la riduzione del chilometraggio nelle staffette.
Il Race Director della FIS Pierre Mignerey ci ha illustrato quale sarà ora il percorso verso la loro eventuale introduzione e le linee guida del nuovo fondo degli anni a venire: "I format di gara saranno il principale argomento di discussione nel congresso di fine maggio. L’obiettivo è di avere una decisione finale già in quella sede. Spero, ma non sono sicuro, che si opti per cambiare e in ogni caso ci vorranno comunque un paio d’anni per applicarli nel calendario. I prossimi Mondiali di Seefeld 2019 si di disputeranno con i format attuali, ma la stagione 2019-’20 priva di avvenimenti olimpici o iridati ci darà la possibilità di apportare le maggiori novità nel programma definitivo dello sci di fondo. Un altro importante argomento di discussione sarà la gender equality, ovvero l’opportunità di avere lo stesso chilometraggio per le donne e per gli uomini"
Lo sci di fondo rimane una delle ultime discipline nella quale le donne disputano chilometraggi inferiori agli uomini. Vedremo se già a Pechino 2022 le fondiste verranno equiparate alle nuotatrici e maratonete e assisteremo alla 50km mass start.
Mignerey ci ha illustrato il percorso di cambiamento, ma nel contempo la Fis ha dato particolari "compiti a casa" alle varie Federazioni da svolgere, ovvero osservare attentamente la stagione di Coppa del Mondo, le gare Olimpiche e discuterne internamente con tecnici e atleti ed arrivare al meeting FIS con una posizione definitiva.
Niklas Jonsson ha anticipato a grandi linee quale sarà la posizione della Sveziadurante la discussione finale credendo nel giusto mix che lo sci di fondo deve mantenere per rispettare la tradizione che da sempre caratterizza questa storica disciplina con le nuove invenzioni.
"Le distanze, le tecniche e i format di quest’anno sono un accettabile mix fra la nostra storia e ciò che le nuove generazioni chiedono. Questo ci rende unici e differenti rispetto alle altre discipline. È un buon mix di opportunità sia per gli sprinters che per gli all-arounder. Da’ la possibilità di lottare per la generale ad entrambe le categorie e ad atleti che si distinguono in entrambe le tecniche.
La Svezia vorrebbe mantenere il programma cosi come è adesso. Questi saranno i nostri 3 punti principali che porteremo al meeting Fi:
1) Mantenere le due tecniche in tutti i format, dalle sprint alla 50km, alternandole.
2) Mantenere questi format per un lungo periodo ed evitare cambiamenti.
3) Riteniamo lo skiathlon un format interessante, ma preferiremmo se si alternasse l’ordine delle tecniche fra skating e classico.
4) Non vogliamo salti e gates in stile cross nelle sprint, ma curve naturali e gobbe che rendano le gare più interessanti senza però un’eccessiva spettacolarizzazione con cadute o incidenti.
Pensiamo che questo sia un buon compromesso per tutti, tradizionalisti e innovatori".
La posizione della federazione finlandese è caratterizzata principalmente dalla volontà di eliminare l’enorme confusione per gli spettatori generata da tutti questi continui cambiamenti di distanze, tecniche e sperimentazioni varie.
Juha Kolu, membro per la Finlandia del Comitato FIS dello sci di fondo, così spiega la posizione sinivalkoinen:
"Vi sono troppe gare e troppe variazioni che rendono la nostra disciplina nella sua visione generale parecchio incomprensibile per il pubblico. Sulle 29 gare proposte in questa stagione quasi la metà hanno distanze e tecniche diverse fra loro. Dobbiamo arrivare alla conclusione che le distanze inferiori ai 15km per le donne e ai 30km per gli uomini debbanno essere sempre con partenze ad intervalli, mentre con distanze superiori si gareggi con mass start. Per le sprint invece manteniamole cosi come sono alternandole fra classico e skating anno dopo anno. Se vuoi essere un contendente per la Sfera di cristallo devi destreggiarti con successo su tutte le distanze e tecniche, ma sempre entro un limitato numero di variazioni nell’arco di una stagione. In linea di massima noi siamo per l’eliminazione dello skiathlon che al momento non è più né carne né pesce e rappresenta un costo eccessivo soprattutto per le giovani generazioni".
Delineate le linee guida di ciò che sarà lo sci di fondo del futuro, verificate le proposte FIS e consegnati da parte di tutte le Federazioni Nazionali i "compiti a casa " attendiamo ciò che verrà deciso congiuntamente da tutte le parti direttamente interessate nel prossimo congresso FIS in programma a Costa Navarino (GRE) dal 13 al 19 Maggio prossimo.
Pierre Mignerey: “Nel fondo del futuro meno format e 50 km femminile”
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