L’abbraccio della Val di Zoldo a Sara Pellegrini. Lo scorso 7 aprile, alla sala polifunzionale di Fusine (Val di Zoldo – Belluno), lo Sci club Valzoldana e l’amministrazione comunale hanno festeggiato l’olimpionica delle Fiamme Oro, una ragazza cresciuta gradualmente e che lo scorso inverno ha vissuto l’evento massimo cui può aspirare un atleta.
«Abbiamo voluto questa festa per ringraziare Sara di quanto ha fatto» ha sottolineato il sindaco Camillo De Pellegrin. «La sua partecipazione ai Giochi ci riempie di orgoglio ed è un bel segnale per i nostri giovani: la dedizione, nello sport e più in generale nella vita, paga».
«Sara rappresenta un grandissimo orgoglio per il nostro club» ha aggiunto Arcangelo Panciera, presidente dello Sci club Valzoldana. «La ringrazio del pettorale dei Giochi che ha voluto regalare alla nostra società: farà bella mostra di sé nella nostra sede».
«Una grande emozione» dice Sara dal palco dove è salita insieme ad altri due zoldani presenti ai Giochi: i tecnici Pierluigi Costantin e Luca Molin Pradel. «Bello vedere tanta gente della Valle che mi ha sostenuto. Il loro calore, del resto, l’ ho sentito, anche se a distanza, durante i giorni delle Olimpiadi e questo mi ha dato una carica in più. I Giochi di Corea sono stati il momento fin qui più importante della mia carriera: una soddisfazione grande dopo anni di impegno e lavoro. Il futuro? Non voglio fermarmi qui ma al contempo voglio fare un passo alla volta: ora penso a fare un po’ di vacanza, poi da maggio riprenderò la preparazione. Sicuramente faccio un pensiero ai mondiali di Seefeld 2019 ma non voglio caricarmi di attese: sarà l’inizio di stagione a dirmi a che altezza porre l’asticella».
Sara ha trascorso le ultime due giornate in mezzo ai giovanissimi: venerdì alle scuole elementari di Fusine, ieri alle elementari e medie di Forno. «I ragazzi hanno fatto dei bellissimi lavori sul tema Olimpiadi, con dei cartelloni e delle filastrocche pensati per me» dice la poliziotta. «Hanno fatto tantissime domande e questa curiosità mi ha fatto evidentemente piacere: è bello raccontare lo sport ai più piccoli. La speranza è che un giorno anche qualcuno di loro possa rivivere queste emozioni, rinverdendo la tradizione sportiva della Val di Zoldo».
In effetti, la Valle è legata a filo doppio con gli sport invernali: prima di Sara hanno vestito l’azzurro ai Giochi Eugenio Maier, Pompeo Fattor e Camillo Zanolli nello sci di fondo, Linda De Rocco nell’hockey. Zanolli, ieri era presente e ha ricordato la grande differenza tra lo sci dei suoi tempi («avevamo un paio di sci a stagione» ha sottolineato) e quello odierno (Pellegrini è andata a Pyeongchang con oltre venti paia).
La Val di Zoldo ha festeggiato Sara Pellegrini: “Una grande emozione”
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