MAKARAINEN VINCE LA COPPA
L’ultima tappa stagionale si è svolta a Tyumen, città natale di Anastasiya Kuzmina. La biathleta naturalizzata slovacca sembrava pronta a poter conquistare la prima Coppa del Mondo in carriera, ma le cose non sono andate come da lei pianificato.
Dominante per l’intero inverno nel fondo, Kuzmina ha fatto segnare il miglior tempo sugli sci sia nella gara sprint che nell’inseguimento. I troppi errori commessi al poligono, l’hanno però relegata in 12° e 6° posizione nelle due gare.
In virtù di questi risultati, la slovacca ha comunque vinto la coppetta di specialità in entrambi i format. Il vantaggio nella generale su Kaisa Makarainen, 2° nella sprint e vittoriosa nell’inseguimento, si è però ridotto a soli 5 punti prima dell’ultima gara.
Entrambe le contendenti non hanno fornito la loro miglior prestazione nella mass start decisiva, commettendo entrambe 3 errori al poligono. All’inizio dell’ultimo giro, le due erano appaiate in 8° e 9° posizione, con Kuzmina che sembrava favorita in virtù della sua qualità nel fondo. Nell’ultima tornata, l’ex russa è però completamente crollata, chiudendo in 11° posizione.
Makarainen, 6° al traguardo, ha così conquistato la 3° Coppa del Mondo della sua carriera, oltre alla coppa di specialità nella mass start.
DOMRACHEVA ANCORA DOMINANTE
Darya Domracheva, è stata senza dubbio l’atleta più competitiva in assoluto in questo finale di stagione. Per la verità, è apparsa la biathleta più forte nel corso dell’intero inverno. La bielorussa è stata infatti la migliore sia in termini di media punti, che di vittorie (al pari di Kuzmina, 6 per ciascuna), chiudendo solamente in 3 occasioni fuori dalla top-ten (su 21 gare portate a termine). Le troppe gare saltate (4, più una non terminata), non le hanno però consentito di conquistare la sfera di cristallo.
Domracheva è stata dominante anche a Tyumen, dove ha primeggiato sia nella sprint, che nella mass start. La 31enne, cresciuta agonisticamente proprio in Russia, ha così chiuso al 3° posto nella classifica generale, staccata di soli 18 punti dalla vetta, con 4 vittorie nelle 7 gare disputate dopo le Olimpiadi.
PRIMO PODIO IN CARRIERA PER FIALKOVA
Così come avvenuto in campo maschile a Tsvetkov (vincente nella partenza in linea), e a Simon Desthieux (2° nella sprint), anche in ambito femminile una biathleta ha potuto festeggiare il primo podio in carriera. Paulina Fialkova ha infatti chiuso la mass start in 2° posizione, in una gara in cui tante big sono apparse in difficoltà.
Dietro la slovacca, ha chiuso al 3° posto Anais Chevalier, già sul podio nello stesso format di gara a Kontiolahti in questo inverno (7° podio in carriera).
Un’altra francese, Anais Bescond, ha invece conquistato il secondo podio stagionale nell’inseguimento, chiuso alla piazza d’onore. Per la 30enne, già bronzo olimpico a Pyeongchang nello stesso format, si tratta del 9° podio in carriera, giunto grazie ad una prestazione convincente nel fondo (2° tempo assoluto).
CASA ITALIA
Lo staff tecnico della nazionale ha scelto di far gareggiare in Russia soltanto 2 atlete, ovvero quelle che sono state più competitive durante tutto l’inverno.
Lisa Vittozzi, 6° assoluta nella classifica generale, è sembrata l’azzurra più in condizione in questo finale di stagione. La sappadina è stata capace anche in Russia di guadagnare per 2 volte l’accesso in top-ten, fatto accaduto in metà delle gare nel corso dell’inverno (13 su 26).
Dorothea Wierer ha invece chiuso 5° nella classifica generale, riuscendo anche lei ad entrare nella top-ten nella sprint (7°). Ancora con qualche possibilità di conquistare la coppetta di specialità nell’inseguimento, ha commesso troppi errori chiudendo la gara in 16° posizione, e 4° nella classifica di specialità.
La stagione per entrambe le atlete, e per tutto il movimento del biathlon azzurro, rimane in ogni caso oltremodo positiva. Il movimento italiano può guardare con fiducia all’immediato futuro, anche in considerazione del possibile ritiro di diverse big del circuito nella prossima estate.