STORIA
Planica è a tutti gli effetti una "Classicissima" della disciplina, poiché ha ospitato almeno una competizione di primo livello in tutti gli inverni dal 1979 a oggi.
Inoltre la località delle Alpi Giulie ha assunto a titolo pressoché definitivo il ruolo di tappa conclusiva della stagione. Infatti si chiude in Slovenia per il quattordicesimo inverno consecutivo e per la ventesima volta negli ultimi ventidue anni.
D’altronde questa è una location di culto grazie alla presenza del Letalnica bratov Gorišek, su cui il record del mondo di salto con gli sci è stato migliorato per ben 28 volte tra il 1969 e il 2005. La leggenda di questo impianto attira ogni anno decine di migliaia di spettatori da tutta Europa, che trasformano l’appuntamento finale in un’autentica festa.
In realtà Planica era teatro privilegiato per l’abbattimento del primato mondiale già dagli anni ’30, quando fu inaugurato il trampolino Bloudkova Velikanka, all’epoca il più grande dell’orbe terracqueo.
Su quell’impianto, tra il 1934 e il 1948, sono stati stabiliti 10 record del mondo, fra i quali si annovera il primo storico salto oltre i 100 metri, realizzato dall’austriaco Sepp Bradl il 15 marzo 1936.
Tuttavia, a partire dagli anni ’50, la costruzione dell’Heini-Klopfer-Schanze di Oberstdorf, seguito poi dal Kulm e dal Vikersundbakken, ha strappato al Bloudkova Velikanka il ruolo di “trampolino dei record”.
Alla metà degli anni ’60 però Planica decise di riprendersi il ruolo perduto, imbastendo la costruzione di un nuovo, gigantesco, trampolino. La struttura venne progettata e realizzata dai fratelli Lado e Janez Gorišek, a cui è poi stata intitolata.
Completato all’inizio del 1969, le prime competizioni ufficiali sul Letalnica bratov Gorišek si tennero dal 21 al 23 marzo dello stesso anno. In quei tre giorni il primato mondiale, all’epoca fissato a 154 metri, venne migliorato cinque volte con il tedesco dell’Est Manfred Wolf a raggiungere infine i 165 metri.
Il 17 marzo 1994 venne abbattuta per la prima volta nella storia la soglia dei 200 metri. Prima l’austriaco Andreas Goldberger raggiunse i 202, ma appoggiò le mani sulla neve, invalidando il record. Pertanto è stato il finlandese Toni Nieminen, arrivato a 203 solo pochi minuti dopo, a passare alla storia come il primo uomo in grado di raggiungere la pietra miliare.
Il 20 marzo 2005, in un’epica gara in cui il record del mondo cadde a ripetizione, Bjørn Einar Romøren toccò i 239 metri prima che Janne Ahonen atterrasse a 240.5, finendo però a terra. Il primato del norvegese è ancora oggi l’ultimo stabilito in questo luogo.
Il trampolino, un HS215, aveva infatti raggiunto il suo limite. Quando la Fis, nel 2010, ha modificato i parametri di costruzione degli impianti di volo è stato possibile effettuare la nuova ristrutturazione che ha partorito la struttura attuale.
Complessivamente a Planica si sono disputate la bellezza di 72 gare di primo livello, 43 delle quali sul Flying Hill: 38 valevoli per la Sfera di cristallo a cui si aggiungono 5 Mondiali di volo (1972, 1979, 1985, 2004, 2010).
Sono 28 gli atleti a essersi imposti almeno una volta sul Letalnica bratov Gorišek. Fra di essi il più vincente in assoluto è Gregor Schlierenzauer, che vanta ben 5 successi (due nel 2008, a cui fanno seguito uno nel 2009, uno nel 2011 e uno nel 2013).
Comprendendo l’austriaco sono nove i saltatori in attività ad aver primeggiato da queste parti nel contesto dei voli. Si tratta di Peter Prevc, per 3 volte (2015, due nel 2016). Si contano 2 affermazioni per Jurij Tepes (2013, 2015), Robert Kranjec (2012, 2016) e Stefan Kraft (entrambe nel 2017). Successo singolo per Noriaki Kasai (1999), Harri Olli (2009), Simon Ammann (oro iridato 2010) e Kamil Stoch (2011).
Dunque, come si può notare, Kranjec e Tepes sono gli unici ad aver primeggiato su entrambe le versioni del trampolino di volo.
In tema di nazioni sul gradino più alto del podio hanno sventolato dieci diverse bandiere. Comanda l’Austria con 10 successi. Segue la Slovenia a 7. Vengono poi la Finlandia (6). La Norvegia, la Germania, la Polonia e il Giappone si attestano tutte a 4. La Svizzera può vantare 2 vittorie. Chiudono a 1 la Svezia e la Repubblica Ceca.
A proposito di podi, sono sedici gli uomini in attività a vantare top-three in questa location. La graduatoria è comandata da Kranjec con 8 (2-2-4). Si attesta a quota 6 il terzetto composto da Schlierenzauer (5-1-0), Peter Prevc (2-3-1) e Ammann (1-4-1). Sono a 3 Tepes (2-1-0), Kraft (2-0-1), Kasai (1-0-2), Janne Ahonen (0-3-0) e Johann Andre Forfang (0-1-2). Se ne contano 2 per Andreas Wellinger (0-2-0). Chiudono a 1 Olli, Stoch (1-0-0); Jernej Damjan, Dimitry Vassiliev, Piotr Zyla e Markus Eisenbichler (0-0-1).
Non va inoltre dimenticato come alcuni saltatori in attività abbiano vinto o siano saliti sul podio anche sul Bloudkova Velikanka, l’attuale Large Hill del complesso Letalnica. Si tratta di Severin Freund (1-1-0), Peter Prevc (1-0-1), Noriaki Kasai (1-0-0) e Janne Ahonen (0-0-1).
Sabato si disputerà anche un team event. Sinora a Planica ne sono andati in scena 18, di cui 15 sul trampolino di volo. Di questi 5 sono stati vinti dalla Norvegia, 4 dall’Austria, 3 dalla Finlandia, 2 dalla Slovenia padrona di casa e 1 dalla Germania.
Il record ufficiale del trampolino è stato stabilito nel 2017 da Kamil Stoch, capace di raggiungere i 251.5 metri. Tuttavia non va dimenticato come nel 2015, durante un salto di allenamento, lo sloveno Tilen Bartol si sia spinto addirittura a 252 senza però riuscire a rimanere in piedi.
PROGRAMMA
Giovedì 22, ore 11.00 – Qualificazione Gara I
Venerdì 23, ore 15.00 – Gara I
Sabato 24, ore 10.00 – Team Event
Domenica 25, ore 10.00 – Gara II (Finale)
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Nella maestosa Planica l’ultimo atto della Coppa del Mondo di salto
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