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BIATHLON AI RAGGI X: Puntata 6 (settore femminile)

 

KUZMINA IPOTECA LA SFERA DI CRISTALLO

Anastasya Kuzmina sembra aver preso definitivamente il largo per la conquista della Coppa del Mondo generale. La biathleta slovacca (di scuola russa), è stata nettamente la più forte sugli sci stretti nella gara sprint, riuscendo a trionfare nonostante 1 errore nella serie a terra.
Kuzmina sembrava destinata a fare doppietta nell’inseguimento, dove si è presentata al secondo poligono con 1′ di vantaggio sulle avversarie. L’attuale leader della generale ha però confermato la sua tendenza, di tanto in tanto,a buttare via le gare, commettendo 2 errori sia nella 2° che nella 3° serie. La grande condizione sugli sci le ha permesso comunque di recuperare, e grazie ad un ultimo poligono pulito, ha chiuso la gara in 2° posizione.
Kuzmina così guadagnato il pettorale giallo, e può vantare, considerando gli scarti, 52 punti di vantaggio su Kaisa Makarainen.
La finlandese ha commesso davvero troppi errori (ben 4) nella gara sprint, chiudendo 40° con ampio distacco dalle posizioni di vertice, compromettendo di fatto anche il successivo inseguimento chiuso al 22° posto (con 3 errori complessivi).

DOMRACHEVA IN GRANDE SPOLVERO

In questo finale di stagione, l’atleta più in forma in assoluto pare essere Darya Domracheva. La bielorussa è stata infatti l’unica a chiudere sempre nella top-ten nelle ultime due tappe, conquistando ben 2 vittorie e 3 podi nelle 4 gare disputate dopo le Olimpiadi.
Domracheva, grazie al 2° posto nella sprint e alla vittoria nell’inseguimento (4° in stagione), sembra ora indirizzata verso una posizione sul podio nella generale. È infatti salita al 3° posto in classifica, con 641 punti, 26 in più di Laura Dahlmeier (3° nella sprint, ma solo 28° nell’inseguimento) , e 43, considerando gli scarti, su Dorothea Wierer.

ITALIANE PROTAGONISTE IN STAFFETTA

L’Italia si conferma protagonista nelle staffette. Dopo aver vinto la scorsa settimana la staffetta mista, è arrivato un altro podio per l’Italia in una prova a squadre. Le azzurre hanno infatti chiuso al 3° posto nella staffetta femminile.
Dorothea Wierer, in difficoltà nella gara sprint (39° posto con 3 errori in piedi), si è riscattata nella staffetta, trovando uno "0" al poligono che le ha dato fiducia anche per la gara ad inseguimento. Nel format a lei più congeniale, ha infatti prodotto una grande rimonta, recuperando ben 28 posizioni. Nella gara ad inseguimento è riuscita inoltre a far registrare il miglior tempo di giornata, risultando anche l’atleta più efficace in assoluto al poligono.
Il risultato in staffetta è stato comunque frutto del lavoro di squadra, in cui tutte e 4 le atlete si sono espresse al meglio. Lisa Vittozzi (10° nella sprint, 32° nell’inseguimento con 6 errori al poligono), è stata schierata al lancio, riuscendo a cambiare in testa. Nicole Gontier, dopo aver disputato una sprint negativa (86° con 5 errori al tiro) è riuscita a limitare a 2 le ricariche utilizzate. Infine Federica Sanfilippo, riuscita a chiudere in zona punti entrambe le gare individuali, ha portato la squadra sul podio, chiudendo dietro a Francia e Germania.

DUNKLEE E DZHYMA CHIUDONO SUL PODIO LA STAGIONE

Per Susan Dunklee e Yuliia Dzhima, all’ultima uscita stagionale (salteranno per scelta politica la tappa di Tyumen), la stagione si è conclusa nel migliore dei modi. 
La statunitense, dopo aver chiuso in 4° posizione la gara sprint, è riuscita nell’inseguimento a salire sul gradino più basso del podio. Per Dunklee, alla prima top-three stagionale, è arrivato il 5° podio in carriera (1° nel format), 2° ad Oslo (3° nella sprint nel 2014).
Yuliia Dzhima ha invece conquistato il 3° podio dell’inverno nella gara sprint, tornando sul gradino più basso del podio come nelle prime 2 gare della stagione.
Per la nazionale ucraina, la scelta (politica e ingiustificabile) di boicottare l’ultima tappa stagionale, costerà molto probabilmente un pettorale per la prossima stagione. Nella classifica per nazioni verrà infatti scavalcata quasi sicuramente da  Russia e Norvegia, e chidendo in 6° posizione avrà solamente 5 pettorali per la prossima stagionale. L’Ucraina peraltro rischia di perdere un pettorale anche a livello maschile, dove invece scenderà a quota 4.

TACHIZAKI NELLA STORIA

Nonostante non sia arrivata sul podio, Fuyuko Tachizaki ha scritto una piccola pagina di storia per il biathlon giapponese. Non era mai accaduto infatti che una biathleta del sol levante avesse chiuso due gare consecutive nelle prime 5 posizioni.
Dopo il 5° posto nella gara sprint, ampiamente miglior risultato in carriera (10° posto a Rupholding  nel 2016 come precedente miglior risultato), è riuscita a migliorarsi ulteriormente nella gara ad inseguimento.
Il 4° posto conquistato, eguaglia il miglior risultato ottenuto da una biathleta  giapponese nella storia, pareggiando quanto fatto in 3 occasioni da Tamami Tanaka, 3 volte 4° in carriera, una volta delle quali proprio a Oslo in occasione dei campionati del mondo nel 2000.

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