Alla fine di una stagione con più ombre che luci, anche se ha preso parte ai Giochi Olimpici di PyeongChang, Lukas Runggaldier quest’oggi è tornato a far segnare un risultato di peso in Continental Cup, il circuito cadetto della combinata nordica, dopo aver ottenuto i migliori risultati nel mese di dicembre a Steamboat Springs proprio a questo livello di competitività.
Il veterano gardenese ha ottenuto la prima vittoria individuale della carriera in Coppa Continentale in virtù di un segmento di salto estremamente interessante: in quest’occasione è riuscito a difendersi al meglio grazie ad una prestazione da 86.5 metri con vento essenzialmente nullo che gli ha permesso di partire al via del segmento sugli sci stretti con un ritardo limitato a 1’19’’ dal padrone di casa Ernest Yahin, il migliore della prima parte di gara con un salto da 99.5 metri con quasi un metro e mezzo di brezza frontale.
Nella seconda parte della competizione Runggaldier ha avuto i favori del pronostico dalla sua e non ha tradito le aspettative: senza particolare difficoltà l’azzurro si è riportato sulla testa della corsa, raccogliendo per strada atleti del calibro di Aguri Shimizu, Laurent Muhlethaler e Terence Weber, oltre ovviamente al russo battistrada.
La vittoria di giornata è stata decisa soltanto negli ultimi metri, quando il gruppo composto dall’italiano, il giapponese, il tedesco ed il francese ha dato spettacolo. Il primo ad aver alzato bandiera bianca è stato Muhlethaler, mentre gli altri tre hanno lottato sin sul rettilineo conclusivo, dove Runggaldier ha trovato la volata vincente.
L’Italia non vinceva in Continental Cup da più di 4 anni, l’ultimo rappresentante del “Belpaese” ad essersi imposto a livello cadetto fu Armin Bauer il 12 gennaio del 2014 in quel di Hoeydalsmo (Norvegia). Runggaldier è tornato sul podio un anno dopo le ultime due volte ad esserci riuscito, proprio nelle finali di Nizhniy Tagil del 2017.
L’ultimo ad aver reso dura la vita all’azzurro è stato Shimizu: il nipponico si è dovuto accontentare della piazza d’onore davanti al teutonico Weber, terzo. Queste ultime tre gare stagionali di questo fine settimana sono fondamentali per le grandi nazionali in quanto assegneranno i tre pettorali supplementari in vista del primo periodo del prossimo inverno ed in questo senso l’Italia, il Giappone e la Germania sono partite con il piede giusto.
Subito ad inseguire, invece, ci sono l’Austria e la Norvegia: il miglior atleta Rot-Weiß-Rot al traguardo è stato Paul Gerstgraser che ha chiuso alla 5^ piazza, preceduto anche da Muhlethaler, mentre il norge meglio piazzato è stato Lars Buraas sesto, che ha eguagliato il miglior risultato in carriera ottenuto più di un anno fa ad Otepää.
Gli altri due azzurri presenti in Russia hanno avuto una competizione opposta per quanto riguarda l’andamento della gara, ma alla fine il risultato è stato comparabile: Manuel Maierhofer si è classificato 28° senza aver mostrato un passo sugli sci in linea con quello ottimo avuto tra gennaio ed inizio febbraio, Luca Gianmoena invece ha tenuto un ottimo passo nel fondo che l’ha condotto alla 31^ posizione finale.
Nella giornata di domani a Nizhniy Tagil andrà in scena la seconda prova Mass Start della stagione, dunque il segmento di fondo precederà quello di salto. Inoltre sempre tra 24 ore scenderanno in pista anche le ragazze in occasione della penultima gara stagionale della prima storica edizione della Continental Cup della combinata nordica femminile.
COC NIZHNIY TAGIL I – GUNDERSEN HS 100 / 10 KM
1. RUNGGALDIER Lukas (ITA) 26’19’’0
2. SHIMIZU Aguri (JPN) a 0’’7
3. WEBER Terence (GER) a 2’’9
4. MUHLETHALER Laurent (FRA) a 8’’3
5. GERSTGRASER Paul (AUT) a 14’’5
6. BURAAS Lars (NOR) a 14’’8
Clicca qui per i risultati completi.
Lukas Runggaldier vince la prima gundersen della Continental Cup di Nizhniy Tagil
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