Anastasiya Kuzmina trasforma la Mass Start che chiude il programma delle gare individuali del Biathlon in un monologo. La sorella di Anton Shipulin che da dieci anni gareggia sotto la bandiera slovacca mette le mani sul suo terzo Oro Olimpico, la sesta medaglia, terza in questa edizione dei Giochi.
La slovacca non lascia spazio, parte lancia in resta, nel primo giro le sta attaccata solo l’ex-fondista tedesca Denise Herrmann e poi poligono dopo poligono, tiro dopo tiro, allunga dando oggi una sensazione di superiorità disarmante. All’ultimo bersaglio del quarto poligono, dove è entrata con 50 secondi di vantaggio sul resto del mondo, si può anche permettere di farsi venire il "braccino", si blocca per un tempo che pare eterno e sbaglia per un giro di penalità per altro ininfluente. La medaglia di oggi la pone in vetta alla classifica delle biathlete a aver conquistato più medaglie in prove individuali.
L’ultima sessione è il crocevia di gioie e sofferenze dove si risolvono le trame tessute nei quattro giri precedenti da cinque grandi protagoniste: le italiane Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer, la bielorussa Daria Domracheva, la francese Marie Dorin-Habert e la finlandese Kaisa Makarainen. Non sbaglia Daria Domracheva, valletta di Kuzmina fino al terzo poligono dove un giro di penalità la costringe a pensare alle piazze d’onore, e può puntare la prua verso la sua quinta medaglia olimpica, il primo Argento dopo i tre Ori della scorsa edizione e il Bronzo dell’Individuale di Vancouver.
Dorothea Wierer, con un 15/15, e Lisa Vittozzi, decisamente veloce sugli sci seppure con il peso di una penalità pagata nella prima sessione a terra, hanno l’opportunità per portare anche il settore femminile sul podio ma un errore a testa le punisce pesantemente anche se sbagliano Makarainen e Marie Dorin-Habert. Ad approfittare della situazione è "cavallo pazzo" Tiril Eckhoff che, seppure con un bersaglio non coperto al primo e al terzo poligono, esce per l’ultimo giro in terza posizione con 4-5 secondi sulla svedese Oeberg, eccezionale la sua continuità in questa edizione olimpica, Vittozzi, Olsbu e Wierer. La medaglia di Bronzo diventa questione di motore e di benzina rimasta in corpo: la norvegese Tiril Eckhoff coglie l’opportunità per conquistare la prima medaglia olimpica in gare individuali della sua carriera.
Lisa Vittozzi riesce ad aggiudicarsi la sfida delle deluse: è quarta a 45.6 da Kuzmina e a 18 secondi dal podio. Chiude in quinta posizione la svedese Hanna Oeberg (per lei 7-5-1-5 a PyeongChang) che precede di meno di un secondo Dorothea Wierer, sesta. Settimo posto per Nedhezna Skardino che ritrova il 20/20 e precede Marte Olsbu, Marie Dorin-Habert e Kaisa Makarainen. La prima delle tedesche è Denise Herrmann, undicesima a 1.04.2 davanti a Franziska Preuss mentre non è giornata per Laura Dahlmeier con due errori a terra e oggi senza il passo per ritorni imperiosi, sedicesimo posto a 1.47 per lei
MASS START FEMMINILE – PYEONGCHANG 2018
1. KUZMINA Anastasyia (SVK) [0+0+0+1] in 35.23.0
2. DOMRACHEVA Daria (BLR) [0+0+1+0] a 18.8
3. ECKHOFF Tiril (NOR) [1+0+1+0] a 27.7
4. VITTOZZI Lisa (ITA) [1+0+0+1] a 45.6
5. OEBERG Hanna (SWE) [0+0+1+0] a 46.5
6. WIERER Dorothea (ITA) [0+0+1+0] a 47.3
7. SKARDINO Nadhezda (BLR) [0+0+0+0] a 47.9
8. OLSBU Marte (NOR) [0+1+0+0] a 51.6
9. DORIN HABERT Marie (FRA) [0+1+0+1] a 57.9
10. MAKARAINEN Kaisa (FIN) [0+1+0+1]
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