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PYEONGCHANG 2018 – Presentazione e Start List Inseguimento Maschile

L’inseguimento è stato introdotto nel programma olimpico a partire dall’edizione di Salt Lake City 2002. Nell’ambito a Cinque cerchi la prova si è sempre disputata usando come base di partenza l’ordine d’arrivo della sprint
Sinora in questa gara si sono laureati campioni olimpici 4 diversi atleti
In ordine cronologico si leggono i nomi di Ole Einar Bjørndalen (2002), Vincent Defrasne (2006), Björn Ferry (2010) e Martin Fourcade (2014). Come si può notare nessun uomo è ancora stato capace di ripetersi.
Sono tre le nazioni in grado di produrre un campione olimpico. La Francia è l’unica ad aver raccolto 2 medaglie d’oro, mentre la Norvegia e la Svezia ne hanno ottenuta 1.
Guardando ai podi complessivi il Paese più ricco è sempre la Francia, con 5 medaglie (2 ori, 1 argento e 2 bronzi). Se ne contano 2 per la Norvegia (1-1-0) e per la Germania (0-0-2). Chiudono a quota 1 la Svezia (oro), l’Austria (argento) e la Repubblica Ceca (argento).
Come si può notare vi è un’assenza pesantissima. La Russia non è mai salita sul podio olimpico dell’inseguimento. I migliori risultati ottenuti sono due quinti posti, raccolti da Pavel Rostovtsev a Salt Lake City 2002 e da Evgeny Ustyugov a Sochi 2014.
L’Italia ha storicamente fatto fatica in questo format. Nessun azzurro ha mai fatto breccia nella top ten e la posizione più nobile raggiunta da un italiano rimane la 13^ di René Laurent Vuillermoz a Torino 2006.
Nell’inseguimento il solo Ole Einar Bjørndalen è riuscito a salire sul podio in 2 diverse edizioni. Il norvegese ha prima conquistato l’oro a Salt Lake City 2002 e poi l’argento a Torino 2006.
Comprendendo Bjørndalen (1-1-0), sono quattro gli atleti in attività a essere già saliti sul podio olimpico del pursuit. Al quarantaquattrenne scandinavo si aggiungono Martin Fourcade (oro nel 2014), Ondrej Moravec (argento nel 2014) e Jean Guillaume Beatrix (bronzo nel 2014).
Come nel settore femminile, anche in campo maschile nell’ambito a Cinque cerchi la competizione è sovente stata caratterizzata da rivoluzioni in classifica e rimonte da lontano.
Solamente in 1 caso (25,0%) si è assistito al back-to-back, ovvero il vincitrice dell’inseguimento è stato lo stesso della sprint. Nelle altre occasioni, invece, il titolo olimpico del pursuit è andato a un atleta neppure piazzatosi nella top-three nella prova su due poligoni.
Tale percentuale si presenta anche guardando alle medaglie complessive, in quanto solo 3 su 12 sono andate a un uomo che avevano chiuso sul podio anche la sprint.
L’atleta peggio classificato nella sprint capace di vincere l’oro olimpico dell’inseguimento è Björn Ferry, impostosi nel 2010 con il pettorale numero 8. Per quanto riguarda le medaglie invece la rimonta più imponente è quella del francese Jean Guillaume Beatrix, bronzo nel 2014 partendo con il numero 14. CLICCA QUI PER LA START LIST DELLA GARA

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