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PyeongChang 2018, la gioia di Dominik Windisch: “Mi sembra un sogno”

Ha realizzato il sogno della carriera di ogni atleta conquistando la medaglia di bronzo individuale nella sprint delle Olimpiadi di PyeongChang. Dominik Windisch l’ha fatto grazie alla sua grande forza di volontà, che lo spinge sempre a non arrendersi mai e dare tutto ciò che ha dentro. Un finale di gara straordinario il suo, nel quale ha recuperato 5" in 500 metri all’austriaco Eberhard.
Ai microfoni della Rai l’altoatesino si è giustamente presentato con uno splendido sorriso per festeggiare questo bellissimo traguardo: «Le condizioni di gara erano molto complicate – ha affermato il biatleta dell’Esercitogià durante l’azzeramento il vento non era costante, a volte era fortissimo, poi spariva d’improvviso. Non era facile capire come comportarsi al poligono. Ho cercato di restare tranquillo e pensare a dare il meglio di me. Ci sono riuscito, tranne all’ultimo colpo. Quando è arrivato quell’errore ho pensato di aver perso tutto ma non mi sono arreso, in pista ho fatto il massimo, ho sciato davvero bene e vinto la medaglia».
Windisch ha quindi ringraziato tutto lo staff tecnico azzurro: «È una medaglia di squadra, perché i tecnici sono con noi tutto l’anno, anche quando non c’erano questi risultati loro hanno sempre lavorato con il cuore mettendoci tutto quello che hanno. Li ringrazio».

L’alpino si è quindi lasciato andare a un po’ di emozione: «Dietro questa medaglia c’è un lavoro di quasi vent’anni. Ho iniziato a praticare biathlon all’età di dieci anni, ho subito tantissime sconfitte da cui ho imparato. Nel biathlon le sconfitte sono ovviamente in numero maggiore rispetto alle vittorie, per questo motivo bisogna godersi questi momenti speciali». Domani Windisch partirà terzo nell’inseguimento: «Adesso devo riuscire a concentrarmi per domani, cercare di dormire bene anche se sarà difficile con tutte queste emozioni. Non vedo l’ora di prendere in mano la medaglia, in quel momento diventerà realtà perché ora mi sembra di essere in un sogno»
Il bronzo della sprint di PyeongChang ha poi parlato anche all’ufficio stampa della FISI: «Non ci credo ancora, è assurdo! Quando ho sbagliato l’ultimo tiro ho avuto paura di non riuscire ad arrivare sul podio, ma quando c’è in palio una medaglia bisogna dare tutto e così ho fatto. C’era vento e poteva succedere di tutto, per questo anche i più forti hanno sbagliato. L’inseguimento? Ora mi godo questo sogno, non ho neanche più freddo».

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