Ci siamo quasi: domani alle 13.50 ora italiana scatterà l’unica gara del salto femminile ai Giochi Olimpici di PyeongChang 2018. Come da copione quest’oggi sono stati disputati gli ultimi salti di prova e proprio la vicinanza con l’evento clou della stagione li hanno resi i più interessanti per capire a fondo i veri valori in campo nella lotta per i metalli più pregiati.
L’impressione è che la lotta per il successo è più aperta di quanto ci si poteva aspettare appena qualche giorno fa: certo è che la favorita era ed è rimasta Maren Lundby, attenzione però perché più di qualche segnale in controtendenza è arrivato quest’oggi.
Nel primo salto di allenamento, infatti, la migliore è stata Sara Takanashi: la fenomenale nipponica è riuscita ad imporsi di un’inezia su un folto numero di rivali a lei prossime, grazie ad una prestazione da 103.5 metri con meno vento favorevole rispetto alle altre saltatrici.
Nella seconda serie di prova, invece, è tornata sopra tutte la leader della Coppa del Mondo Lundby (3^ nel primo salto) in virtù di una fenomenale performance da 111 metri, 2 oltre il punto HS. Una difficile fase di atterraggio è però sfociata in una caduta che a primo impatto non ha destato troppa preoccupazione, ma la norvegese ha deciso di disertare l’ultima manche per effettuare degli accertamenti in merito.
La stessa scelta presa dalla scandinava è stata effettuata anche da diverse altre big che hanno così reso l’ultima prova di minor spessore: le varie Takanashi (4^ nella seconda performance), Carina Vogt (2^ e 3^) e Nika Kriznar (5^ e 2^) hanno così lasciato campo aperto a Katharina Althaus (6^ nei primi due salti) che si è imposta di poco su Daniela Iraschko-Stolz.
Dopo ben 9 salti di allenamento distribuiti in 3 giorni si può ora stilare la lista delle favorite in vista della competizione di domani: postumi della caduta permettendo la più quotata rimane Lundby, ma dietro la scandinava la lotta sarà apertissima anche per provare a scalzarla dal primo gradino del podio.
Saranno ben 6 le atlete con credenziali di andare a medaglia, oltre ovviamente alla ventitreenne di Lillehammer: Takanashi partirà come prima outsider, altrettanto pericolosa sarà Vogt che dopo aver faticato nel primo giorno ha via via trovato la chiave di volta ed andrà alla caccia del bis olimpico difendendo l’imbattibilità nei main event che porta in dote da Sochi 2014.
Un’altra nipponica potrebbe far saltare il banco ed ovviamente non può che essere Yuki Ito (4^ e due volte 5^ quest’oggi), anche la Germania avrà una seconda freccia nel proprio arco e sarà Althaus, mentre l’Austria punterà tutto su Iraschko-Stolz e la Slovenia su Kriznar, potenzialmente la vera sorpresa di quest’edizione coreana a cinque cerchi.
Quest’oggi le azzurre sono tornate sul rendimento mostrato negli allenamenti di giovedì: a brillare è stata nuovamente la famiglia Malsiner, con Lara che ha chiuso 12^ nel primo e nel terzo salto e Manuela 10^ nell’ultima fatica di giornata. Per loro il sogno sarà di provare a fare breccia nella top 10 in gara, ma di certo semplice non sarà.
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