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Biathlon , Coppa del Mondo , Olimpiadi

PYEONGCHANG 2018 – Presentazione e Start List Sprint Femminile

STORIA
Il biathlon femminile ha fatto il proprio ingresso nel panorama olimpico ad Albertville 1992. La sprint è uno dei tre format che fanno parte del programma sin dall’edizione andata in scena in Francia.
Finora in questa competizione si sono laureate campionesse olimpiche 6 diverse atlete.
In ordine cronologico si leggono i nomi della russa Anfisa Reztsova (1992), della canadese Myriam Bedard (1994), della russa Galina Koukleva (1998), della tedesca Kati Wilhelm (2002), della francese Florence Baverel-Robert (2006) e della slovacca Anastasiya Kuzmina (2010 e 2014). Dunque quest’ultima merita una menzione speciale, essendo l’unica donna ad aver conquistato due medaglie d’oro in questo format.
Il doppio successo fa della Slovacchia la nazione più vincente nella sprint, con 2 ori. Ne hanno inoltre conquistato 1 la Comunità degli Stati Indipendenti, il Canada, la Russia, la Germania e la Francia.
È a questo punto obbligatoria una precisazione. Reztsova non ha portato la propria medaglia d’oro alla Russia, in quanto nel 1992 l’Unione Sovietica si era appena disciolta e i Paesi componenti il CSI si presentarono ad Albertville come “Squadra unita”. È inoltre impossibile non sottolineare come Kuzmina sia originaria di Tjumen e sia poi diventata slovacca per matrimonio. Tradotto, la Russia è accreditata di un unico oro nonostante quattro delle sette sprint olimpiche andate in scena sinora siano state vinte proprio da biathlete russe!
Guardando ai podi complessivi è invece la Germania a menare le danze.  Nel corso degli anni le tedesche hanno conquistato 6 medaglie (1 oro, 4 argenti, 1 bronzo).
Il caso della Russia è particolare. Teoricamente il conto delle medaglie dice 1 oro, ma dovrebbero essere assimilati l’oro e il bronzo ottenuti nel 1992 dalla Squadra Unita. Inoltre l’argento di Olga Vilukuina a Sochi 2014 è stato revocato dal Cio e ancora non assegnato ufficialmente.
Si 3 medaglie per l’Ucraina (tutte di bronzo), mentre a 2 abbiamo un terzetto di nazioni: Slovacchia (2-0-0), Francia (1-0-1) e Svezia (0-1-1). Infine a 1 troviamo Canada (oro) e Bielorussia (argento).
Come si può notare vi è un’assenza che ha del clamoroso. La Norvegia non è mai salita sul podio olimpico della sprint. Il miglior risultato ottenuto da una norvegese è il quarto posto di Liv Grete Poirée a Salt Lake City 2002.
Incredibile a dirsi, ma l’Italia non ha un bottino poi così dissimile da quello della nazione scandinava. Di medaglie non ne sono mai arrivate, ma i piazzamenti nella top-ten si sprecano. Karin Oberhofer ha concluso 4^ a Sochi 2014, dove peraltro Dorothea Wierer si è classificata 6^. Questa medesima posizione era stata occupata a Lillehammer 1994 anche da Nathalie Santer, poi arrivata 10^ quattro anni dopo.
Chiaramente se il Cio dovesse decidere di riassegnare le medaglie di Sochi, un bronzo ucraino si trasformerebbe in argento, inoltre anche il movimento azzurro otterrebbe una medaglia, ovvero il bronzo di Oberhofer.
Kuzmina a parte, solamente un’altra atleta è riuscita a raccogliere più di una medaglia in questo format. Si tratta della tedesca Uschi Disl, argento sia a Nagano 1998 che e Salt Lake City 2002.
Sono invece tre le donne in attività a essere già salite sul podio a Cinque cerchi. Oltre alla già citata Kuzmina si tratta della francese Marie Dorin Habert (bronzo a Vancouver 2010) e dell’ucraina Vita Semerenko (bronzo a Sochi 2014).
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