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Olimpiadi , Salto

Maren Lundby detta legge nei primi salti d’allenamento a cinque cerchi

Pronti via ed è subito Maren Lundby a far parlare di sé: si è aperta quest’oggi la rassegna a cinque cerchi di PyeongChang 2018, la seconda della storia del salto speciale femminile. Sul trampolino piccolo dell’Alpensia Resort sono stati disputati i primi tre salti d’allenamento che porteranno le atlete a contendersi lunedì il titolo più prestigioso al Mondo: l’oro olimpico, ossia la gloria eterna.
Come pronosticabile ormai da due mesi la favorita assoluta per l’alloro coreano sarà Lundby: la leader della classifica generale della Coppa del Mondo è stata la migliore in tutti i salti fin ora effettuati. Nel primo la  norvegese è atterrata a 107.5 metri, miglior misura di giornata, partendo dalla medesima stanga delle altre 34 atlete qualificatesi all’evento più importante dell’anno. Nelle successive due prestazioni la scandinava è partita due gate più in basso, realizzando comunque di gran lunga i migliori punteggi, avendo raggiunto i 105.5 metri in entrambe le occasioni, con vento tutto sommato uniforme per tutti i salti realizzati.
Tra le immediate inseguitrici la più costante ad alto livello è stata Sara Takanashi: la detentrice della sfera di cristallo, ancora alla caccia del primo oro della carriera in un main event, è partita realizzando il quarto punteggio nel primo allenamento, per poi risultare la seconda migliore nei successivi due. A seguire il ruolo di terza incomoda l’ha recitato Katharina Althaus che ha realizzato sempre il punteggio immediatamente successivo inferiormente alla coetanea nipponica.
Hanno trovato salti di alto livello anche l’argento di Sochi 2014 Daniela Iraschko-Stolz (2^, 6^ e 5^), la fresca campionessa iridata juniores Nika Kriznar (10^, 5^ e 4^) e Yuki Ito (3^, 7^ e 6^), le quali si sono confermate tutte potenziali outsider per i metalli più pregiati.
Appena fuori dalla rosa delle migliori 6 troviamo due belle realtà, la cinese Xinyue Chang (8^, 17^ e 9^) e tedesca Ramona Straub (13^, 10^ ed 8^), clamorosamente la seconda per rendimento del suo movimento, che si sono dimostrate competitive al pari delle più quotate Ema Klinec (6^, 8^ e 7^) ed Irina Avvakumova (9^, 4^ e 10^). Va detto che tra queste ultime atlete citate la vera differenza l’hanno fatta le instabili condizioni del vento, che nel pomeriggio coreano ha spirato un po’ da tutti i fronti del trampolino, rendendo la vita dura alle saltatrici.
Più in difficoltà la campionessa uscente Carina Vogt: la pluricampionessa iridata non è andata oltre il 12°, 14° e 12° punteggio nei tre salti fino ora effettuati, dimostrandosi atleta poco adatta al contesto di gara estremo qual è quello del normal hill della contea di PyeongChang, avente punto K fissato a 98 metri ed HS a 109.
Le migliori azzurre quest’oggi sono state alternativamente le sorelle Malsiner: nel primo salto Manuela ha fatto segnare il miglior punteggio azzurro, mentre nei successivi due è stata Lara a prendersi questa palma. In generale le sorelle di Ortisei si sono confermate costantemente tra la 10^ e la 20^ piazza, mentre Elena Runggaldier si è classificata nella terza parte della top 30 ed Evelyn Insam costantemente nelle ultimissime posizioni.
Nella mattinata di sabato, alle ore 8.30 italiane, si terrà la seconda sessione di allenamento per il salto femminile, mentre domani ci sarà una giornata di riposo poiché tutte le attenzioni saranno rivolte all’attesa cerimonia di apertura. Clicca qui per i risultati completi.

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