Per Janne Ahonen le Olimpiadi di Pyeongchang saranno le settime di una lunghissima carriera e venerdì diventerà il primo atleta finlandese a portare la bandiera per ben due volte. La prima volta era accaduto esattamente 20 anni fa, a Nagano 1998.
Nei giorni scorsi nella rosa dei papabili portabandiera sembravano dividersi le maggiori possibilità l’eterna fondista Aino -Kaisa Saarinen e il combinatista Hannu Manninen, con Kaisa Mäkäräinen meno considerata per via del suo impegno agonistico il giorno seguente alla cerimonia nella sprint del biathlon. Invece questa mattina la scelta definitiva è ricaduta di nuovo sul quarantenne saltatore di Lahti.
Il Team Manager della spedizione olimpica Suomi Mika Kojonkoski ha voluto sottolineare la grandezza della carriera di Ahonen come motivo principale della scelta “La decisione di affidare ad Janne il ruolo di portabandiera nella cerimonia di apertura era alla fine evidente. Un compito prezioso che rende la gloria della sua carriera da atleta. La storia di successo di Ahonen è una parte importante della storia dello sport finlandese“.
Subito dopo la nomina il “kuningaskotka“ ha subito incontrato i media finlandesi nel villaggio olimpico di Pyeongchang sentendosi molto orgoglioso di poter nuovamente sfilare con la bandiera sinivalkoinen: “ Senza alcun dubbio sono stato immediatamente pronto ad onorare il compito quando la richiesta mi e’ arrivata. L’avevo già svolto con onore durante i giochi di Nagano 1998 ed il fatto di poter di nuovo essere il portabandiera dopo venti anni per me è un fatto miracoloso . Questo potrebbe essere un fatto ricorrente per me ogni vent’anni … “ conclude l’incontro con una battuta il cinque volte vincitore della Tournee.
A dispetto delle sue precedenti sei partecipazioni olimpiche il bottino personale per Janne non è all’altezza della sua fama di plurivincente in Coppa del Mondo e Mondiali. Al finlandese infatti manca ancora una medaglia olimpica individuale. Può contare "solo" su due medaglie d’argento a squadre ottenute a Salt Lake City 2002 e a Torino 2006.
Dopo questo ennesimo riconoscimento personale e le settime Olimpiadi in terra coreana assisteremo al terzo e definitivo ritiro per il più longevo e apprezzato saltatore finlandese della storia? Al riguardo il diretto interessato non ha ancora lasciato intendere nulla in un senso o nell’ altro.